
Autore: Luis Sepúlveda
Pubblicato da Guanda - Novembre 2012
Pagine: 86 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Paperback

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La storia di un'amicizia capace di andare oltre i preconcetti, le differenze. La diversità che da ostacolo diventa arricchimento nella parole di Sepulveda, come fu per La Gabbianella E Il Gatto.

Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico è il nuovo racconto dell’autore cileno, Luis Sepulveda, che ha come protagonisti gli animali. Dopo più di sedici anni dalla pubblicazione dell’altro libro Storia della gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, divenuto un film d’animazione grazie all’italiano Enzo D’Alò nel 1998, l’autore ritorna alle prese con storie di animali che, anche se diversi, diventano amici. Come nel primo si decrive una gabbianella che certamente nella realtà non può essere allevata da un gatto e imparare a volare da lui , ma poi l’amicizia, la volontà, la solidarietà e la fantasia provocheranno la magia del volo, anche in quest’ultimo libro ciò che nella realtà è , per lo meno, poco credibile, qui, nel regno della fiaba e del racconto quasi di fantasia, diventa reale. I protagonisti sono il ragazzo Max che ha un gatto Mix e … il topo che, non avendo nome, verrà chiamato Mex.
In questi nomi diversi solo per una lettera, la vocale che cambia, l’intero racconto. Max, cresciuto, va a vivere da solo e si porta nel suo appartamento il gatto Mix che è diventato vecchio e sta perdendo la vista. Un giorno il felino ode dei rumori che provengono dalla dispensa e capisce che a provocarli è il topo che vive in cima alla libreria, sceso per mangiare. I due diventano amici: Mex diventerà gli occhi del gatto e Mix il suo ispiratore. Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico è un inno all’amicizia: i veri amici devono essere sinceri tra di loro, devono condividere i fatti belli di ogni giorno ma anche consolarsi nei momenti tristi. Anche Max accetta subito il terzo inquilino nel suo appartamento. Uomo, gatto e topo, diversificati solo da un’unica vocale, diventano amici veri. La diversità, sembra dire l’autore, è piccola, una semplice vocale.
Qui amicizia, solidarietà, affetto sussistono nei personaggi che a prima vista sembrano tanto diversi, ma che in realtà, come dimostra la storia, non lo sono. E infine la spiegazione dell’autore Luis Sepulveda sul suo amore per gli animali e soprattutto per i gatti. È già la seconda volta che per protagonista di un suo libro, anche se dedicato ai più piccoli, sceglie un gatto. Perché questa predilezione? Ecco il motivo. Un astrologo cinese gli ha spiegato che l’affetto per i gatti deriva dal fatto che un tempo l’autore era stato anch’egli un gatto, molto felice perché era quello del mandarino, capo della Cina. Oltre a questa interpretazione molto fantasiosa, Luis Sepulveda ne dà un’altra molto più convincente e più veritiera: mi piacciono i gatti perché sono misteriosi, pieni di dignità e molto indipendenti.
E comincia a parlare del gatto del figlio Max, Mix, che, nonostante la sua infermità dovuta alla cecità, problema che avrebbe fatto sicuramente star male qualsiasi altro animale, era sempre di buonumore e che nella sua espressione si poteva leggere una grande felicità. Luis Sepulveda si è chiesto la ragione di questa gioia e la risposta, sta in questa nuova storia, ricca di valori, come La storia della Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare, che ci ha raccontato interpretando le fusa e il silenzio del gatto del figlio. Ancora una volta l’autore ci ha regalato una storia bellissima, dando voce e parola a degli animali, che ,anche se talora presentano parvenze umane, restano tali nelle loro caratteristiche.
Maria Romagnoli