Autore: Claudio Volpe
Pubblicato da Anordest - 2013
Pagine: 320 - Genere: Drammatico
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Linea Controcorrente
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Alla ricerca di un traguardo stabile in una vita caotica Alice viene attratta da un mondo dove l'anoressia sembra essere un'apparente via di fuga.
Stringimi prima che arrivi la notte è difficile da recensire. La capacità stilistica di Claudio Volpe è indubbia, come lo è la sua spiccata empatia, l’impegno espresso nel raccontare quell’umanità derisa e disprezzata. Il problema sta nell’inquadramento realistico dei concetti presi in esame.
Delia e Raimondo, lei cardiochirurgo tormentato dal rimorso per una bambina che non ha potuto salvare e dall’infertilità che non lascia scampo, lui uomo fragile, perennemente malinconico che cerca di andare avanti, sempre spaccato fra cosa sia moralmente giusto e cosa no. Il romanzo cerca di scandagliare a fondo delle problematiche molto complesse che spaziano dalla sterilità al tradimento, fino all’anoressia. Non potendo procreare la coppia decide per l’adozione, così arriverà Alice. La ragazza col procedere del romanzo ci guiderà alla scoperta del mondo Pro-Ana, dove l’anoressia è incoraggiata.
Non perdersi pur continuando a scandagliare a fondo la psicologia delle figure narrative presenti nel testo, risulta davvero difficile. Il romanzo sembra procedere in maniera scomposta nella vita della coppia. Raimondo intraprende una relazione con Annuska, artista itinerante che si occupa di spettacoli di burattini. La nascita di questo amore clandestino, da una parte offre un senso di protezione a quest’uomo in balia della vita, dall’altra lo mette davanti alla massima espressione del moralmente sbagliato. Intanto Delia cade preda di un vortice autodistruttivo, ossessionata dal pensiero della bambina morta in ascensore. Il dolore tocca punte così alte da portarla al tentato suicidio.
Dopo il punto di massima tensione, dopo la scoperta che Annuska ha abortito il figlio di Raimondo e le varie discussioni che Delia ha con una barbona (che cerca disperatamente di salvare), il romanzo si concentra su Alice, la figlia adottiva della coppia e del mondo oscuro che incita l’anoressia. Passeremo per i blog Pro-Ana, dove il bisogno di controllo riduce all’osso le persone. Leggendo il libro ho avuto l’impressione che Claudio sia partito bene, ma che abbia incontrato qualche difficoltà nel gestire tutte le situazioni messe in ballo in Stringimi prima che arrivi la notte. Le vicende non sono male, offrono molti spunti di riflessione, tuttavia gli eventi si susseguono molto rapidamente, da lui mi aspettavo un’analisi attenta; è senz’altro in grado di indagare più fondo le zone d’ombra delle proprie creazioni.
Col procedere della lettura la storia cade nell’utopia. Il romanzo precipita in una sorta di politicamente corretto, dove alla fine si riesce ad avere il “vissero tutti felici e contenti.” Per un libro che si propone dei temi così reali, sarebbe stato più opportuno una diversa scelta procedurale, ma qui entriamo nel settore dei gusti personali.