
Autore: Fred Vargas
Pubblicato da Einaudi - Giugno 2024
Pagine: 472 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806263553
ASIN: B0D45G1ZTZ

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A Louviec, cittadina bretone, un uomo viene ucciso per strada con due coltellate al petto. Il commissario Adamsberg viene chiamato a indagare, visto che il nobile Chateaubriand risulta essere sospettato. L'indagine si svolge tra false piste, credenze popolari e il dolmen dove si stende il commissario a riflettere darà la svolta all'indagine.

– Un delitto Danglard, molto semplicemente. Delitto attribuito a un vagabondo, ma molti ipotizzavano che lo Zoppo fosse andato a Louviec con intenti omicidi e che quella morte fosse opera sua. Perciò oggi hanno una gran paura che il suo arrivo preannunci un nuovo assassinio. E infatti è successo – disse battendo il palmo sul giornale. – L’articolo menziona la leggenda per riderci su, ma immagino che gli abitanti siano preoccupatissimi. É così facile, vero, ridere da lontano. Ma stavolta non è il delitto di un vagabondo… [..].
Il commissario Jean-Baptiste Adamsberg si occupa del XIII arrondissement parigino, ma in questa indagine deve spostarsi in Bretagna, nel paesino di Louviec, chiamato direttamente dal Ministero della Giustizia per occuparsi di un caso misterioso. Gael Leuven, un uomo ben piazzato, guardiacaccia, benvoluto nel suo paese, viene trovato morto con due coltellate al petto date da un mancino, forse finto. Il primo sospettato è il nobile Josselin de Chateaubriand, discendente del famoso scrittore Francois-René de Chateaubriand, proprietario del castello meta di turisti e curiosi, ancor di più vista la sua presenza che ricorda fisicamente quella del suo avo.
Ademsberg è subito dubbioso sul suo coinvolgimento, anche se i delitti continuano con lo stesso modus operandi e viene utilizzato un coltello Ferrand, lo stesso modello che Chateaubriand adopera nella ricerca dei funghi. Nel paese ci sono anche voci su chi calpesta le ombre: sembra infatti che porti sfortuna calpestare le ombre degli altri ed è nata una setta contro chi non crede a tutto ciò. Può darsi che l’omicidio sia legato a questa credenza? E l’uovo che viene trovato nelle mani dei cadaveri? Si pensa possa essere legato alla gravidanza o alla sua interruzione. E perché lo Zoppo, il fantasma del castello, è tornato a vagare nelle stradine di Louviec incutendo timore con il rumore del suo bastone? Forse c’è un legame tra un fantasma e un assassino. Ma davvero possiamo credere a tutte le dicerie del paese?
Adamsberg si riposa sul dolmen nelle campagne bretoni e medita sui vari indizi, mentre il lavoro duro degli inseguimenti e delle sparatorie spetta a Retancourt, abilissima a usare anche le maniere dure con i sospettati. Le piste di indagine porteranno a molti arresti, visto che apriranno anche vari segreti del passato, ma il colpevole dietro agli omicidi e il suo movente sarà davvero inaspettato.
Sulla pietra è un giallo che diverte a tratti, visto i personaggi molto particolari, a partire dal commissario, e porta il lettore a conoscere nozioni e curiosità del territorio bretone. Un romanzo che lascia spazio all’azione, tra inseguimenti, lotte, sparatorie, minacce; oltre ai numerosi omicidi, per strada con arma bianca, c’è anche il rapimento di una bambina per fortuna conclusosi in modo positivo. Nel corso della storia per ben due volte i delinquenti vengono arrestati con la stessa modalità dell’inseguimento e questo mi sembra inverosimile anche se a rincorrerli è l’agente Retancourt, che si dimostra la vera eroina. Per il resto la trama sembra solida, anche se il finale arriva in modo accelerato proprio grazie all’intuizione di Adamsberg che in un ultimo dialogo con l’assassino svela il movente e lo inchioda senza diritto di replica. Funzionano le false piste di indagine, i legami del paese, i personaggi buffi e particolari, il lettore partecipa dello stato d’animo di inquietudine per gli omicidi misteriosi, per le minacce al commissario.
Il testo in terza persona ci introduce l’ambiente investigativo, spesso però ci descrive anche il serial killer, nei suoi pensieri, subito dopo aver ucciso o dopo essere sfuggito sotto la pioggia in modo da rendere più coinvolto il lettore e creare maggiore suspence.
Un romanzo che mi è piaciuto, consigliato sotto l’ombrellone per passare una piacevole serata in compagnia del mistero e del fantasma del castello. Fa quasi venir voglia di andare in Bretagna.
Approfondimento
Fred Vargas è una archeologa e medievista francese, ha pubblicato molti romanzi gialli con Einaudi editore che hanno avuto un buon seguito. Le sue opere più conosciute sono la trilogia degli Evangelisti ( “Io sono il Tenebroso” -2000, “Chi è morto alzi la mano” -2002, “Un po’ più in là sulla destra”- 2008) e gli altri gialli legati alla figura del commissario Adamsberg, un bell’uomo di mezza età, considerato “spalatore di nuvole” perché sembra perso nel suo mondo, spesso divaga e conduce le sue indagini in modo casuale, ma dopo aver riflettuto viene folgorato dalla soluzione e riesce a risolvere con il suo intuito anche i casi più difficili. È il protagonista anche della serie televisiva Fred Vargas: Crime Collection e viene interpretato dall’attore francese Jean-Hugues Anglade.
Gloria Rubino