Autore: Maria Judite de Carvalho
Pubblicato da Sellerio - Luglio 2024
Pagine: 208 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: La memoria
ISBN: 9788838947100
ASIN: B0CX2WZZ8M

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Pubblicato in Portogallo nel 1959, quando regnavano la dittatura di Salazar e i rigidi editti della Chiesa cattolica, Tanta gente, Mariana fece scalpore. I racconti che compongono questo libro appartengono a un momento storico e a un paese, ma ritraggono l'eterno paradosso della vita umana. Maria Judite de Carvalho, scrittrice segreta di una grande letteratura segreta, mette in scena la mediocrità e l'indifferenza della società di fronte a situazioni limite come il rapimento, lo stupro, il tradimento, l'aborto, il suicidio. Sono storie di donne e uomini perennemente in conflitto: con le loro famiglie, con sé stessi, con la prospettiva di un futuro migliore, o di qualsiasi futuro. Sono resoconti duri e inflessibili di donne intrappolate da una cultura che le valorizza come lavoratrici o mogli, mai come persone, mentre l'orizzonte della sessualità oscilla pericolosamente tra la libera scelta e l’inganno.

Ho urlato quando le regole più elementari imponevano di parlare piano, ho taciuto quando dovevo assolutamente dire qualcosa, non ho saputo stare la mondo.
Non sanno stare al mondo i protagonisti dei racconti che compongono il romanzo Tanta gente, Mariana. Fuori tempo, fuori luogo, fuori posto; troppo ribelli per stare in società e troppo codardi per fare la rivoluzione, uomini e donne toccati dalla sorte e dagli altri, immobili nel loro dolore. È un’umanità sofferente quella che emerge dalle pagine del romanzo, sempre in lotta con sé stesso, con rigidi legami familiari, che deve fare i conti con i traumi del passato o con l’immobilismo del presente. Sono soprattutto i personaggi femminili a spiccare in questo universo di perdenti; sono donne costrette nelle maglie di una società, quella portoghese degli anni ‘60, che le vuole ingabbiate in ruoli precisi, di madri, mogli e lavoratrici, che le vuole vestite con decoro e con i guanti alle mani, ignorate del resto del mondo e solo nel loro dolore, nelle loro lotte per sopravvivere ad un presente che schiaccia, opprime e nasconde.
Nelle vite di tutti i protagonisti di questi racconti non accade mai nulla di straordinario, non viaggiano per il mondo, tuttalpiù sognano di viaggiare per altri lidi, come Aderito, che ogni domenica mentendo alla moglie non va allo stadio ma in aeroporto a vedere gli aerei partire, non vivono storie d’amore appassionanti e rocambolesche, non salvano il mondo da catastrofi; ma semplicemente sono fotografati nella quotidianità delle loro vite grigie e monotone, fatte di giorni uguali come grani di un rosario; le vite senza orpelli e senza clamori di gente comune, dove l’assurdo dell’esistenza è dissimulato nella banalità del quotidiano.
Tanta gente, Mariana, è un romanzo doloroso e necessario, figlio della sua epoca e di quel Portogallo sfiancato dalla dittatura salazarista che diventa però paradigma di ogni società, diventa simbolo ed icona di tutta l’umanità, mite e sofferente, immersa nella solitudine che spesso diventa disperazione; restituisce al lettore la sensazione fredda e amara di come la società, che impone ruoli e comportamenti, condanni uomini e donne a vivere una vita di prigionia, dove non si riconoscono più da cui non riescono ad affrancarsi, se non attraverso la pazzia o la morte.
Approfondimento
Maria Judite de Carvalho racconta l’asfissia, il dolore, l’incomprensione, ma soprattutto racconta il silenzio dentro vite ordinarie, ingabbiate negli schemi di una società gretta e meschina, ancorati a dolori incommensurabili, appiccicati ad un passato che li inchioda e li incolla a terra; ma è proprio questo silenzio, che mirabilmente emerge dalla scrittura, che urla il dolore, la rabbia, il rancore, le parole, precise, chirurgiche, essenziali, diventano arma e fendenti che squarciano l’immobilismo della realtà e rendono vivi i personaggi di questi racconti. Maria de Carvalho, andando ben oltre la sua epoca ed il suo narrato, si fa portavoce dei vinti di tutte le epoche e rende loro quella dignità che la vita aveva negato.
Era un uomo pacato, abituato a sopportare le contrarietà della vita. Un uomo per cui le gioie non erano mai troppo intense né i dispiaceri troppo intollerabili. Un uomo metodico, con sogni impossibili ma nessuna ambizione.
Romina Celani