
Autore: Charles Brandt
Pubblicato da Fazi - Ottobre 2019
Pagine: 468 - Genere: Politica
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Fuori collana
ISBN: 9788893251341

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
🎬 La video recensione su Youtube
La scomparsa di Jimmy Hoffa, leggendario leader sindacale, definito «l'uomo più potente degli Stati Uniti dopo il presidente» dal suo oppositore Robert Kennedy, è uno dei più grandi misteri della storia americana. Arrivato talmente in alto da intrattenere rapporti con la mafia e con le più importanti cariche dello Stato, Hoffa era un personaggio scomodo a molti uomini, politici e criminali. Fu visto l'ultima volta il 30 luglio 1975 e il suo corpo non fu mai ritrovato. Frank Sheeran, detto l'Irlandese, prima di morire chiede di confessare tutti i suoi crimini e nel corso di svariati anni di interviste rilasciate al procuratore Charles Brandt rivela il suo coinvolgimento in più di venticinque omicidi, tra cui quello di Jimmy Hoffa. Racconta anche la storia della sua vita: figlio della Grande Depressione, fu soldato in Italia durante la seconda guerra mondiale e, una volta tornato in patria, divenne uno dei più fidati sicari della Cupola di Cosa Nostra.

Lasciate scorrere le parole e la verità troverà il modo di mostrare il suo volto.
Frank Sheeran, l’irlandese, è una delle figure più controverse, poliedriche, enigmatiche e spigolose della recente storia americana e la sua vita è una caleidoscopio di eventi, un giro mozzafiato attorno ai fatti ed agli eventi che hanno segnato la seconda metà del secolo scorso sino ad arrivare agli anni 2000. Frank racconta la storia della sua vita. La sua infanzia irlandese, la guerra, il doversi reinventare una nuova vita dopo il ritorno in America, il suo incontro con la mafia, le difficoltà di un’esistenza sempre al limite, sempre sull’orlo del baratro; ma Frank è un temerario, un impavido, uno che la vita la prende di petto, che non si accontenta, che va oltre…sempre e comunque. È questa la figura che emerge dal lungo racconto tessuto in prima persona da Frank, che racconta, con onestà e lucidità la sua storia, e non fa sconti a nessuno, nemmeno a se stesso; non tenta giustificazioni, né pietà, né pentimento perché non ha bisogno…è solo uno che faceva le cose quando e come andavano fatte.
Nel lungo racconto della sua vita, a metà tra memorie e cronaca, con una scrittura cruda e tagliente, Frank ripercorre la sua storia e lo fa alternando con nostalgia e tenerezza, con momenti di grande lucidità e freddezza, dove il racconto di certi meccanismi, l’accondiscendenza ad una realtà ed ad una gerarchia diventa necessario, naturale, scontato; non c’è rimpianto, non c’è rimorso per le scelte di una vita che avrebbero potuto essere altre, nelle parole di Frank c’è solo la voglia di un uomo, ormai alla fine della sua vita, di raccontare un’esistenza, che per certi versi, è stata “fuori dall’ordinario”. Davanti al lettore si dipana non solo la storia di Frank, ma emerge nitida ed imponente la figura di Jimmy Hoffa, l’uomo più potente degli Stati Uniti, con tutte le sue contraddizioni, le sue molteplici ombre, la sua fragilità; e sono proprie le parole Frank Sheeran che plasmano e definiscono la figura di Jimmy, la collocano in un preciso posto nel mondo e nella storia e lo restituiscono al lettore in tutta la sua umanità. Nel lunghissimo arco di tempo coperto dal romanzo, dagli anni cinquanta al duemila, la parole di Frank, il suo racconto lucido e tagliente, sfalda e dipana gli eventi della storia e delitti, tradimenti, paure, legami feroci ed indissolubili, potere e denaro non hanno più senso, perché sarà proprio la vita a presentare il conto ad uomini abituati a pensarsi indistruttibili.
The Irishman è un romanzo di grande potenza, un viaggio monumentale attraverso i meandri nascosti del crimine organizzato, delle sue dinamiche interne, delle rivalità e le connessioni con le alte sfere della politica: un grande classico della letteratura americana sulla mafia.
Approfondimento
Charles Brandt, procuratore di fama che si è spesso occupato di casi di mafia, è stato uno dei primi ad indagare sull’omicidio di Jimmy Hoffa, risolvendo il mistero che per anni ha ossessionato l’opinione pubblica americana, trasfondendo le sue ricerche in questo colossale romanzo, che beneficia di un ritmo narrativo in continua oscillazione tra narrazione e inchiesta, dove si fondono la retorica della narrazione e il pragmatismo della cronaca, dove ogni fatto è raccontato con meticolosità, quasi dovesse rimanere imperituro a testimonianza degli eventi più sconvolgenti della storia americana.
Laggiù, oltreoceano, qualcosa dentro di me si era indurito e, da allora, non si sarebbe mai più ammorbidito. Ci si abitua alla morte. Ci si abitua ad uccidere.
Romina Celani