
Autore: Xavier Bosch
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Giugno 2016
Pagine: 290 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Pandora

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Avete mai passeggiato lungo Rue de Rivoli, attraversato i giardini delle Tuileries per poi passare sulla Rive Gauche? A questo punto è consigliata una buona colazione al caffè Le Deux Magots, per sentirsi un po’ vip e un po’ artisti. Bè se non l’avete mai fatto, sappiate che vi può cambiare la vita.

Biel osserva dalla finestra della biblioteca scolastica quando vengono a prendere Gina; sente che è successo qualcosa di grave. Infatti Georgina Castro, per tutti Gina, ha appena perso la mamma per un malore improvviso. Rimangono accanto a lei la domestica Isabel ed il padre Manuel, uomo autoritario e prepotente che tende a soffocare la libertà della figlia finché questa, ormai pronta per l’università, decide di andarsene e trasferirsi in un alloggio per studenti.
Prima di lasciare la casa di famiglia, un episodio però la colpisce: a distanza di dieci anni si presenta alla porta un certo Mark Granger, un gallese che cerca Paulina Homs, la defunta madre di Gina. Egli non può sapere che la donna è deceduta, perché in realtà non l’ha mai conosciuta; ha trovato in una libreria di Londra, tra le pagine di un volume, un suo biglietto da visita con scritto “Chiamami” in francese. L’uomo è semplicemente in cerca di una distrazione, ma Gina non può fare a meno di pensare al perché la madre abbia lasciato i suoi dati in un romanzo.
Passano gli anni, Gina e Biel hanno ormai trentotto anni e non si sono mai più visti dopo il liceo. Proprio ad una cena di classe si ritrovano, entrambi prevedibilmente single: Gina non ha mai sviluppato una tendenza alla stabilità, soprattutto nelle relazioni, che cerca rapide e senza coinvolgimenti. Biel è sempre stato innamorato di lei e sarebbe disposto a tutto pur di ottenere un briciolo di considerazione da parte sua. Così decide di aiutarla a scavare nel passato di Paulina Homs: Gina infatti è stata a Parigi ospite di alcune cugine e ha trovato delle lettere indirizzate a sua madre che l’hanno spinta a volerne sapere di più sulla donna, che forse aveva tenuto nascosta una parte di sé.
Ci troviamo così catapultati a Parigi negli anni Ottanta, quando Paulina al matrimonio della cugina Julie conosce Jean-Pierre, un gallerista affascinante che sembra poterle offrire tutto quello che il marito Manuel non è in grado di darle. Sceglierà di rischiare per un sentimento nuovo ma promettente o lascerà che quei quattro giorni rimangano un piacevole e fortificante ricordo?
Capisco che hai la tua vita, ma è di questo che si tratta. Della vita. Ce ne hanno regalata una, una soltanto, e dobbiamo viverla. Sei troppo giovane per espiare ogni giorno la pena di non fare quello che desideri.
Ti ho trovato tra le pagine di un libro è sicuramente un romanzo romantico e delicato, dove la nostalgia e il rimpianto per ciò che non è stato si alternano alla consapevolezza che un sentimento vero vale sempre la pena di essere vissuto, perché per quanto poco possa durare continuerà a riscaldarci il cuore per il resto della vita.
Approfondimento
Ti ho trovato tra le pagine di un libro è un romanzo che si può quasi dividere in due parti, che convivono non proprio armoniosamente: la prima è il racconto della storia di Gina, caratterizzato da un’atmosfera quasi sordida, cupa e degradata. Anche nella forma vi sono all’inizio passaggi un po’ rapidi che confondono e danno un’impronta disordinata alla prosa. Inoltre Gina è un personaggio femminile difficile da apprezzare: ha una vita disordinata e vive da cinica facendo finta di sapere come si stia al mondo; si contrappone alla figura di Paulina che, al di là dell’avventura parigina, è tutto un altro stampo di donna.
Nella seconda parte il clima si fa più delicato e tenero, con il racconto della vita di Paulina e di come abbia lottato contro se stessa per rimanere fedele alla sua famiglia.
Pensa che l’infedeltà verso gli altri sovente significa un ritorno alla fedeltà verso se stessi. Non c’è nulla di sbagliato a scendere a patti con i propri sentimenti.
Il tema dell’incontro d’amore a Parigi tra due sconosciuti che si scoprono anime gemelle è ormai frequente, quasi un ever green e per questo l’ho trovato di una banalità disarmante. Son piene le librerie di storie ambientate a Parigi più o meno impostate su un incontro inaspettato. Vero che Parigi è forse la città più bella e romantica del mondo, o almeno per me lo è, però una storia così rischia di essere l’ennesima. E il fatto che sia accompagnata dal racconto delle vicende di Gina non la migliora, anzi “sporca” la delicatezza della storia.
Due elementi che salvano Ti ho trovato tra le pagine di un libro: la forza d’animo di Paulina, che semina biglietti da visita nelle librerie di tutto il mondo per lanciare un segnale al suo amore, e la tenerezza di Jean-Pierre che, ormai anziano e pensionato, vive di ricordi lontani ma ancora in grado di farlo sentire vivo.