
Autore: Beatrice Da Vela
Pubblicato da Nua edizioni - Aprile 2024
Pagine: 316 - Genere: Saga famigliare
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9791281026155
ASIN: B0CV4V9PYQ

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Dopo la Grande Guerra, Anita parte per insegnare in Sardegna, affrontando le conseguenze del conflitto su famiglie e scuole. Felice, con i suoi compagni, spinge per una rivoluzione in Italia simile a quella russa. Nanni, deluso dall'armistizio, trova ispirazione nelle idee di Mussolini. Verdiana, invece, non riesce a ottenere l'idillio familiare desiderato. Nel Biennio Rosso, le comunità di Castelfiorentino e Certaldo vivono tra speranze e disillusioni, con un futuro sempre più incerto.

Nanni prese quella domanda come un’offesa. Lui non era come suo fratello, che non era capace di aspettare, che dall’inizio della guerra non vedeva l’ora di tornare a casa. Lui aveva paura di tornare. Non per Verdiana, non per Aida, ma per la vita che lo aspettava: a casa sarebbe tornato a essere un povero diavolo che si spaccava la schiena e non contava quasi niente.
Un orizzonte più scuro è il seguito più che ben riuscito di L’ampolla di vetro, dove le famiglie tanto amate si ritrovano ad appassionare il lettore con le loro intrecciate vicende. I personaggi sono gli stessi di sempre solo che sono cambiati come le loro ambizioni. La Grande Guerra ha sviluppato nuovi umori, rivalse e paure, quello che dovranno affrontare nel romanzo è il Biennio Rosso, uno dei momenti più scuri come cita il titolo della storia italiana.
La storia comincia con il racconto dei reduci di guerra, tra cui ritroviamo il facinoroso e irruente Nanni e il pacato e timido fratello Lorenzo. Il primo ha voglia di fare la guerra, la pace non gli dà quello scopo a cui ambisce, in patria proprio non vuole tornarci anche se rischia così di perdere l’amore che si è affievolito con Verdiana e l’affetto della figlia Aida, ma tornerà e ad aspettarlo ci sarà il solito ingrato lavoro alla vetreria.
Nel frattempo, Anita si trova in Sardegna a svolgere il suo ruolo di maestra in un paese sperduto e con poche anime, bambini radi e solo figli di borghesi, tutti gli altri non hanno tempo per frequentare la scuola. Felice, l’amato di Anita, è tornato anch’esso a fare il suo lavoro alla vetreria, ma lui lo sa fare bene il lavoro, e con questo campa dignitosamente. Lui sa farsi rispettare in paese e anche alla Casa del Popolo dove è riconosciuto come cittadino di valore. Verdiana e Tosca faticano a tirare la giornata e aspettano che i mariti siano capaci di portare a casa più denaro, entrambe hanno lasciato la vita agiata per amore e a volte questa rinuncia pesa molto.
Il rientro di Nanni in paese verrà accolto meglio di quanto si potesse aspettare e in poco tempo l’avvocato Manetta e altri nobili si faranno condizionare dai suoi fervidi racconti sulla guerra e sulle capacità politiche di Mussolini e D’Annunzio, tanto che in poco tempo questi assumerà la dirigenza della casa del Fascio reclutando tesserati, migliorando velocemente la posizione sociale e garantendo in pochi mesi una nuova vita alla moglie Verdiana, che a breve avrebbe partorito un figlio maschio.
Il veloce riposizionamento di Nanni rinsalda la relazione con la moglie; lei si occupa delle faccende economiche e Nanni si trova un lavoro ben retribuito come responsabile delle commesse fra i nobili e commercianti.
«Anche i signori ti ascoltavano.» «Io credo davvero che ci sia una speranza che, d’ora in poi, anche le persone semplici, ma che hanno dimostrato il loro valore con le armi, siano ascoltate e che il loro merito gli sia riconosciuto. In fondo è proprio questo che dice quel Mussolini.» «Chi è?» «Uno che le conta chiare a quelli che ci hanno mandato in guerra, ma che poi ai tavoli della pace non sono capaci di difendere i nostri interessi. Insomma, un dritto. Finalmente qualcuno che ci può rappresentare.»
Entrambi riconquistano quella passione smunta degli anni iniziali e convincono Lorenzo a inserirsi negli affari per amore di Tosca e del piccolo Ramesse.
«Quando Nanni le chiese se avesse voglia di organizzare la riunione dei suoi amici nazionalisti a casa, in un primo momento avrebbe voluto rifiutare. Ma le bastò sapere chi sarebbero stati gli ospiti per capire che quella era l’occasione per essere riammessa in quei circoli sociali da cui era stata cacciata al momento del matrimonio, ed era in particolare felice che ci rientrasse per i meriti di quel marito che tutti avevano giudicato come un miserabile».
Nel frattempo, però a Certaldo la situazione degenera tra la casa del Popolo e la nuova armata pro Mussolini. Risse burrascose e pestaggi scombussolano la cittadinanza e preparano il paese a un destino di sfida e insicurezza. Tra i morti anche Tormenti, un amico di Felice, e chissà fino a che punto il Nanni fascista riuscirà a difendere il suo amico rosso in nome del passato, chissà fino a che punto le famiglie di Anita e Verdiana non si vedranno l’una come l’opposta dell’altra.
Approfondimento
L’epilogo de L’orizzonte più scuro lascia un grande vuoto, non si è pronti a concludere così, il lettore con molto interesse è totalmente spaesato dal finale, desideroso di un seguito immediato.
Nel secondo romanzo resta ancora irrisolta la morte improvvisa di Silvio, il fratello di Verdiana, e forse si scopre il mandante in Ferrini, ma le carte non sono completamente dispiegate per affrontare questa risoluzione.
Ci sono molte tematiche da scandagliare e approfondire con il seguito, compagini aperte e poco chiare, via via che impariamo ad amare i personaggi la curiosità cresce e divampa nel lettore tanto che ormai non se ne può più fare a meno.
Una storia davvero ben costruita che ci fa sentire tutta l’amarezza del periodo e le asperità sociali.
Nausicaa Baldasso