
Autore: Claire Seeber
Pubblicato da HarperCollins Italia - Gennaio 2021
Pagine: 329 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788830525955

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Jeanie vorrebbe solo essere amata, trovare stabilità e vivere felice, proprio come succede alla fine delle favole. Ma le favole insegnano anche che le matrigne sono creature da combattere e sconfiggere, ed è quello che pensa Scarlett, figlia adolescente del marito, e che la odia con ogni fibra del suo cuore.

Non esiste un posto in cui il male possa andare a nascondersi.
Jeanie incontra Matthew quando non desiderava alcuna relazione in un momento delicato della propria vita, cedendo in breve tempo però alla sua corte e finendo per sposarlo pochi mesi dopo.
Matthew è padre di due gemelli adolescenti, Scarlett e Luke, ma anche Jeanie ha avuto un figlio da una precedente relazione, Frankie di qualche anno più grande dei gemelli ed entrambi sperano che i reciproci figli vadano d’amore e d’accordo.
Jeanie desidera con tutta se stessa una famiglia perfetta, una famiglia felice anche se è cosciente che dovrà lavorare molto per conquistare il cuore dei gemelli: Luke sembra accettarla senza problemi, le vuole bene, l’ascolta e soprattutto fa amicizia con Frankie, trascorrendo a volte con lui il proprio tempo libero; Scarlett invece è un osso duro, la odia dal primo istante e la tratta come una seccatura, qualcosa che ha rotto gli equilibri precedenti e che accusa di qualsiasi cosa va storto.
Dopo il matrimonio, la famiglia si trasferisce a Malum House, una vecchia casa dall’aspetto ombroso circondato da alte mura e con interni asetticamente moderni che sembrano mettere in risalto quanto Jeanie non c’entri niente con la vita di Matthew, sembra quasi voler mettere in risalto il concetto stesso che alla fine lei sia una sorta di intrusa, una sostituta di chi ha avuto tanto peso in quella casa. Che lei sia forse solo di passaggio.
Jeanie lotta con decisione e devozione, cercando di avvicinarsi al cuore dei gemelli e far capire che non è la nemica che le fiabe hanno narrato e che in lei troveranno appoggio e sostegno. Perché alla fine Jeanie è un animo gentile, sempre pronto a fare il primo passo verso gli altri, ponendo la serenità altrui prima della propria. China la testa praticamente sempre, senza mai far ascoltare la propria voce.
Malum House non è la casa ospitale che Jeanie si aspettava, da quando ci mette piede sembra prendere vita, tra sussurri dalle pareti, risate di scherno che solo lei sembra udire e incidenti sempre più inquietanti, rendono la convivenza man a mano più difficile, alimentando tensioni sopite e scoprendo nervi sensibili che avvolgeranno Jeanie nell’ombra, rendendola il fulcro dell’odio e del disprezzo altrui.
Una buona matrigna è un libro moderno, che parla ad una società in cui la famiglia non è più composta da pilastri stabili ed eterni, ma dove è sempre più facile vederla spezzarsi, ricomporsi, a volte autodistruggersi.
La patina di perfezione, di luce che sembra avvolgere le famiglie nasconde più ombre di quanto ci si aspetterebbe. Scopre quello che diversamente dovrebbe essere taciuto, mettendo in mostra tutti quei lividi, quelle ferite che le persone si portano addosso e che condizionano la loro vita.
La Seeber ha un tratto così netto e preciso, ma allo stesso tempo non rivela ogni cosa, te lo sussurra, te lo accenna fin quando la tensione raggiunge livelli quasi insopportabili, in una conclusione adrenalinica ed emozionante.
Approfondimento
Esattamente perché, cari lettori, credete che la matrigna di Biancaneve avesse tanti problemi con lei?
Era solo perché la ragazza era più giovane, e s’invidia sempre la giovinezza? […] Forse perché il re amava la sua piccola Biancaneve, la sua primogenita, più di quanto avrebbe mai amato la matrigna?
I personaggi principali sono pochi e ben dettagliati, almeno quelli che realmente si mostrano al lettore.
Jeanie è una donna remissiva che non alza mai la voce, che cerca sempre di darla vinta a tutti e che non mette mai prima sé stessa. Una donna che ha un passato terribile, difficile, e che ha lottato fin dall’infanzia per giungere ad un equilibrio a volte troppo precario per essere quello che la salverà davvero. In ogni passaggio, si nota la sua fragilità, la sua voce non ascoltata e quanto il peso dei segreti per lei sia un tormento così grande da non riuscire a conviverci con serenità. Ama con tutta sé stessa, ma allo stesso tempo si nasconde e non si mostra mai a nessuno, neppure ai propri cari. C’è un momento in cui questo lato di lei viene a galla ed è come se ricevesse una martellata sulla testa, non si è mai resa conto che era solo l’ombra della donna meravigliosa che poteva essere.
Matthew è un uomo fragile, un uomo debole, cieco e ama a modo suo in modo a volte infantile, che non sa stare da solo e che si aggrappa a qualsiasi persona possa donargli attenzioni. È un uomo di successo, vive in un mondo dove le apparenze sono più importanti, tanto che afferma a Jeanie di non vedere l’ora di sfoggiarla dinnanzi agli amici e colleghi. Abituato ad un certo tipo di comportamento, non va oltre la superficie e preferisce non guardare ciò che si nasconde al di sotto.
L’altra figura che si alterna a Jeanie è sua sorella minore Marlena, una donna forte, autoritaria che sembra aver abbandonato i sentimenti, li rifugge affermando che sia una perdita di tempo. Anche lei colma di segreti, di tormenti, che la spingono a non fermarsi mai, tanto da non notare nulla che non sia direttamente sotto al suo naso.
La narrazione della Seeber è davvero grandiosa, quei pochi personaggi che compaiono e che non fanno da sostegno alla trama, hanno delle caratteristiche ben precise e coerenti che non si smentiscono mai man a mano che la matassa si dipana. Soprattutto ho apprezzato molto il conflitto tra l’adolescente Scarlett e la matrigna, come ci si aspetterebbe da qualsiasi ragazza giovane che sta vivendo un momento già particolare di suo, ma che si ritrova catapultata in troppo poco tempo in una nuova situazione familiare, quando la sua stabilità si poggiava sulla sicurezza che suo padre e sua madre non si sarebbero mai superati.
Al di là del dramma familiare, presente ma non pesante, troviamo l’ingrediente mistery che non fa altro che rendere più appetitoso il prodotto, arricchisce la trama con situazioni per cui ti poni numerose domande, portandoti man a mano in questa corsa pazza accentuata da capitoli brevi e che saltellano da un cuore all’altro senza mai fermarsi, se non alla conclusione tutto sommato non banale.
Lo stile è semplice, senza fronzoli e abbellimenti inutili, non ci sono zone morte e lunghi silenzi, ma un affanno che non dispiace. È una scrittura colma di molti simbolismi, primo e non ultimo sono proprio le alte mura che proteggono Malum House, forse il modo sfacciato di proteggere la casa dalle intrusioni, per tenere lontane le persone. Ma se invece quelle mura non fossero altro che le difese che noi innalziamo spesso per nascondere quello che di brutto abbiamo nel cuore? Se non fosse altro che un modo per non far scivolare via tra le pieghe del nostro animo, quelle brutture che il mondo non deve mostrare? Dopo tutto una vita, un’esistenza fatta solo di superficialità, di bellezza esteriore, quell’esistenza deve essere protetta, affinché quella patina dorata non venga scrostata via.
Consiglio caldamente Una buona matrigna a quelle persone che amano la suspense e l’adrenalina. Perché anche se non ci sono scontri fisici, c’è quel filo sottile che si stringe intorno al collo fino a toglierti il fiato.
Monica (Hear my books)