
Autore: Jean-Baptiste Andrea
Pubblicato da La nave di Teseo - Settembre 2024
Pagine: 480 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834618523
ASIN: B0DFHCR144

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Non ero una mezza cartuccia, ma una cartuccia intera. Con mia madre mi ero giustificato sostenendo che non potevo fare altrimenti. Io ero diverso, aveva replicato lei, su questo non ci pioveva. Invece di avermi fatto alto, bello e forte, il buon Dio mi aveva fatto piccolo, bello e forte. E anche la mia fortuna sarebbe stata diversa. A me non sarebbe toccata la fortuna al primo colpo, quella fortuna da strapazzo, da baraccone, dove tutti vincono sempre e quindi non vincono nulla. Il buon Dio mi aveva riservato la fortuna più grande. Tu sarai l’uomo delle seconde occasioni.

La vita è un susseguirsi di scelte che non ripeteremmo se ci fosse data la possibilità di ricominciare tutto da capo, Mimo. Se tu sei riuscito a fare sempre le scelte giuste, senza mai sbagliare un colpo, allora sei un dio. E nonostante tutto l’amore che ti porto, nonostante il fatto che tu sia mio figlio, nemmeno io credo di aver messo al mondo un dio.
Vegliare su di lei, già dal titolo Jean-Baptiste Andrea ci racconta quella che è una storia, ma anche una emozione che dura all’infinito, un amore privo di confini che riesce ad andare oltre la morte senza mai restare compromesso da condivisione fisica.
Siamo in Italia a cavallo fra le due Grandi Guerre, un’Italia divisa politicamente, povera, affranta e difficile, dove chi non ha denaro e condizione fisica riesce a malapena a destreggiarsi disponendosi alla vita, mentre chi al contrario possiede ricchezza può fare molto, ma anche perdere la libertà.
Da una parte abbiamo il dolce Michelangelo, detto Mimo, che nasce in una famiglia di umili origini dove il padre sculture gli insegna con devozione l’arte prima di morire; dall’altra Viola, una ragazza temeraria e dalle idee rivoluzionarie, ma cresciuta in una famiglia benestante e dalle convinzioni storiche. Il loro incontro avverrà per caso e quasi per paura all’interno di un cimitero, dove la giovane Orsini era solita recarsi come un’intrusa a far visita alle tombe delle generazioni passate. Qui si conosceranno, si comprenderanno e legheranno una indissolubile relazione di amicizia e amore. Fra di loro non ci sarà mai un rapporto o un approccio fisico, ma qualcosa di più profondo e duraturo che resterà impresso nella realizzazione artistica di Mimo.
Devo tutto a mio padre, alla nostra troppo breve frequentazione su questa palla di magma. A volte sono stato tacciato di indifferenza perché non parlavo molto di lui. Mi rimproveravano di averlo dimenticato. Dimenticato? Mio padre viveva in ogni mio gesto. Fino alla mia ultima opera, al mio ultimo colpo di scalpello. Devo a lui la mia audacia con lo scalpello. Mi ha insegnato a tenere conto della collocazione finale di un’opera, poiché le sue proporzioni dipendevano dal fatto che la si guardasse di fronte o dal basso, e a quale altezza. E della luce. Michelangelo Buonarroti aveva levigato all’infinito la sua Pietà per catturare il minimo sfavillio di luce, sapendo che sarebbe stata esposta in un luogo buio. Insomma, devo a mio padre uno dei consigli più validi che abbia mai ricevuto: “Immagina la tua opera finita che si anima. Che cosa farà? Devi immaginare cosa accadrà l’istante dopo in cui tu l’hai colta, e suggerirlo. Una scultura è un annuncio.
Mimo e Viola hanno fra loro molte parole da esprimere, incarnano due storie contrapposte, l’uno schiavo, maltrattato in un mondo in cui solo il dolore esiste, fra sofferenza e sacrificio e l’altra sfuggente e incantevole, cresciuta nel lusso, ma maturata nelle favole, con il sogno di poter volare.
Prima che Mimo possa lasciare il paese per nuove esperienze accade un evento spiacevole, durante la festa di compleanno alla giovane Viola viene prospettato un matrimonio prestigioso e lei si getterà dal balcone, a seguito del tragico incidente Mimo si trasferirà a Firenze dove lo zio Alberto cercherà di farlo lavorare come un misero bracciante, mentre le sue competenze e talenti sono spiccati ed evidenti.
Un triste destino a cui Mimo non vorrà aderire, così mostrando le proprie abilità diventerà uno scultore di un atelier famoso, ma la situazione durerà poco, perché la sua nuova posizione scatenerà invidie e ben presto dovrà rifugiarsi in un circo, sfruttato come un pagliaccio.
Alcuni mesi dopo, Francesco fratello di Viola che nel frattempo era divenuto un alto prelato lo riconoscerà e lo ricondurrà prima nel paese natio e poi a Roma presentandolo in Vaticano come l’artista di cui la Chiesa necessitava e lì finalmente Mimo riuscirà ad ottenere fama e ricchezza, ma il prestigio da solo non sarà sufficiente a renderlo felice.
Il suo sogno infatti era quello di ritrovare Viola e per ora ancora le loro strade non si incrociavano.
Quando finalmente Viola e Mimo ebbero la fortuna di ricongiungersi iniziò a prendere sopravvento la sofferenza sociale e sentimentale che accompagnava la vita della ragazza e Mimo facendosi su di lei scudo cominciò ad intraprendere una lotta infinita con il marito della donna, un uomo violento e pericoloso.
Altri incidenti si susseguirono e a nessuno dei due la gioia fu tale da riempirne i cuori, ma al lettore resta la magia di un filo teso all’infinito, un filo di speranza e di fiducia, che legò i due personaggi fino alla morte, e la scultura di cui Mimo era maestro ne suggellò l’atmosfera per sempre.
Approfondimento
Con Vegliare su di lei siamo dinanzi a un romanzo che ha il piacere di leggersi in poco tempo. Una scrittura sensibile, asciutta e drammatica accompagna le vicende dei personaggi, incanalando emozioni e spiritualismo, un’aurea di gotico racchiude i primi capitoli per poi espandersi sul finale. Ipocrisie e malvagità campeggiano mostrandoci quanto possa essere difficile il destino di chi porta con sé deficit fisici e come possa essere arduo il cammino per farsi strada, per farsi riconoscere.
Vegliare su di lei è un’opera di puro riscatto, rivalsa e coraggio, perché il mondo in qualche modo se si è capaci di governarlo, accoglie e ricolma di ricchezze.
Mimo trionfa dunque su ignoranza e incredulità, anche se la vera felicità arriverà esclusivamente nella trasformazione in pietra dell’amore indivisibile con Viola. Un capolavoro intenso da non dimenticare.
Nausicaa Baldasso