
Autore: David Ignatius
Pubblicato da Mondadori - Settembre 2016
Pagine: 393 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura
Collana: Omnibus

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La CIA ha un nuovo, enorme nemico: gli hacker. Capaci di impossessarsi di ogni dato presente nei suoi database, non si fermeranno fino a quando l’agenzia non riuscirà a prenderli, in una guerra in cui ogni certezza crolla, trasformando anche gli amici in possibili traditori.

Non è passato nemmeno un mese da quando Graham Weber, presidente di un’industria di comunicazioni, è diventato direttore della CIA, deciso a cambiare una volta per tutte quella che è un’agenzia ormai troppo poco al passo con i tempi. Eppure, mentre il nuovo direttore tenta di orientarsi in un mondo totalmente nuovo, a migliaia di kilometri di distanza qualcuno già lo conosce.
È un ragazzo magro, alto, pallido, quello che si presenta al consolato degli Stati Uniti ad Amburgo. A Kitten J. Sandoval, capo della base, chiede di poter vedere il prima possibile Weber di persona, per parlargli: dice di essere un hacker, di essere riuscito a entrare nella rete dell’agenzia, di conoscerne i codici blindati, di avere la lista di tutti gli agenti presenti in Germania e Svizzera. In poche parole, vuole dirle che la rete della CIA è penetrabile.
La Sandoval lo ascolta, dapprima scettica ma poi sempre più convinta dalle sue parole e dallo sguardo così allucinato da essere credibile, così gli propone un nuovo incontro, ma da quando il ragazzo esce dai cancelli dell’ambasciata di lui vengono perse le tracce.
Oltreoceano, quindi, Weber si troverà a gestire qualcosa più grande di sé, a meno di un mese dall’inizio della sua carriera, in una caccia all’uomo che non si svolge tra le strade ma nello schermo di un computer, in un mondo di codici capaci di distruggere ogni barriera, dove ogni strumento tecnologico può diventare un nemico, dove anche fidarsi dei propri colleghi diventa difficile.
Il direttore è un intrigo internazionale che vede la scomparsa del giovane hacker solamente come punta dell’iceberg, in cui non esistono fazioni, non ci sono white hats e black hats: è tutto un enorme complotto, dal quale uscire sembra quasi impossibile, se non rischiando il tutto per tutto.
Approfondimento
David Ignatius ci catapulta nel mondo dell’intelligence, dei complotti, degli hacker capaci, attraverso uno schermo di un computer, di scatenare i peggiori disastri.
Unico nel suo genere, Il direttore, l’ultimo thriller di Ignatius, riesce a descrivere tutti i segreti dell’Intelligence, inoltrandosi nel mondo del cyber con grande maestria e portando con sé anche noi.
Il libro è permeato di linguaggio tecnico, informatico, spionistico, un lessico che può farci arrivare nel vivo del racconto ma che, per chi di informatica e spionaggio non se ne intende troppo, rischia di confondere e, forse, rende il libro quasi criptico.
Compaiono zero-day exploit, code-breaking, payload, termini presi da un mondo che forse non tutti conoscono ma che Ignatius porta a galla, in un libro atto a rompere ogni segretezza, rischiando così di rendersi incomprensibile a quella parte di mondo che ancora non conosce il regno dell’informatica e di tutti i complotti che vengono orditi nelle sue pieghe. David Ignatius, raccontandoci le avventure di Graham Weber, ci svela questa nuova dimensione, riuscendo ad avvincere anche utilizzando un linguaggio estremamente tecnico.
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