
Autore: Caterina Bonvicini
Pubblicato da Mondadori - 05/06/2018
Pagine: 300 - Genere: Thriller
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Scrittori italiani e stranieri

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
A Lindos, in Grecia, Filippo si sveglia in una notte d’estate scorgendo accanto a lui una ragazza che piange. Chi è? E in che modo è finita nel suo stesso letto? Queste domande vengono frenate da un’orribile scoperta: a poca distanza, disteso a terra, c’è infatti il cadavere di Ludò, sua moglie. Sarà la fine di tutto o solo un inaspettato e agghiacciante nuovo inizio?

“Mi piace guardarli, i diamanti, non possederli: quando ho infranto questo patto con loro, è cominciata la mia fine.”
La struttura di Fancy red di Caterina Bonvicini1 è quella di un ottaedro: le otto facce triangolari del diamante trasformate in otto capitoli di tre paragrafi ciascuno. Ma l’essenza del romanzo si riconosce ancora di più in quel colore rosso così vivo e veemente da evocare, quasi paradossalmente, il sangue e la morte.
Ed è proprio in presenza di un corpo senza vita che si apre questa storia. Il corpo di Ludò, una giovane donna assassinata mentre trascorreva un periodo di vacanza in Grecia. Chi è stato a toglierle la vita con un paio di forbici, in modo brutale e spietato? In quella stessa stanza, a pochi centimetri dal suo corpo, ci sono suo marito Filippo e una ragazza sconosciuta. Lui non ricorda niente, come se la sua mente avesse cancellato ogni dettaglio delle ultime ore. Lei lo accusa: “Sei stato tu”. Insieme a loro, c’è un oggetto d’inestimabile valore: il Fancy Vivid Red, rarissimo diamante rosso che Ludò portava al naso montato come un piercing. Filippo lo ritrova stretto nel palmo della mano della misteriosa ragazza. Ma non ha tempo di pensarci. Potrebbe aver ucciso sua moglie. Senza neanche saperlo, potrebbe essere diventato un mostro. Ora però vuole solo far sparire il corpo della donna che ha amato. Buttarlo in mare e allontanare da lui quella vicenda. Racconterà che è stato un incidente, che Ludò, ubriaca e incosciente, ha deciso di fare una nuotata nel cuore della notte.
Dieci mesi dopo, il diamante ricompare. Come è possibile sia finito nelle mani di un ricettatore? Ludò non lo toglieva mai. Se fosse veramente annegata accidentalmente, il diamante sarebbe affondato con lei. Per suo padre questo vuol dire rimettere tutto in gioco: far riaprire le indagini alla ricerca di una verità autentica. Per Filippo, invece, ritrovare il Fancy Red equivale a riaccendere paure e timori mai sopiti. È davvero stato lui ad uccidere sua moglie? Ma perché avrebbe dovuto farlo? Ritrovare il diamante per lui, gemmologo di professione, vuol dire però anche riallacciare un rapporto d’amore mai interrotto. Una passione incontrollabile che lo lega al Fancy Red in modo totale.
Nella vita di Filippo, riappare ora anche la ragazza che l’aveva aiutato a far sparire il corpo di sua moglie. Perché è tornata? Qual è il suo ruolo all’interno di una vicenda in cui niente è realmente come appare? Non solo, infatti, sulla morte di Ludò continua a ergersi un velo di mistero ma anche intorno alla sua vita iniziano ad emergere sempre più ombre. Ed è inseguendole che Filippo si accorge di come dietro quella voglia incontenibile di rincorrere qualsiasi tipo di desiderio, per quanto malsano potesse sembrare, si nascondeva semplicemente il bisogno che Ludò aveva di affermare il suo essere viva. Nonostante tutto. Ma quali e quanti erano i fantasmi che portava con sé e chi poteva voler interrompere per sempre la sua forsennata e disperata ricerca di un qualcosa cui aggrapparsi?
Fancy red è un romanzo sfaccettato, in costante movimento e trasformazione. Una storia che ci guida tra la Grecia, Milano, Lisbona, Cuba, le Fiandre, l’Argentina e Sarajevo. Un itinerario alla ricerca di una verità che continua a sfuggire. Con ricorrenti flash-back che ci aiutano a ricostruire le tappe di un cammino accidentato. Come la vita di Ludò: già conclusa all’inizio del romanzo ma desiderosa di lasciarsi scoprire e capire. Perché anche Ludò, come il diamante che porta al naso, è attraversata da sfumature diverse che necessitano di tempo per essere afferrate e accettate.
E poi ci sono loro, protagonisti silenziosi ma imprescindibili di questo romanzo: i diamanti. “Condannati a guardare da vicino la miseria estrema e la ricchezza estrema. Solo loro conoscono intimamente questi due opposti che non si toccano mai. Solo loro conoscono davvero il mondo. E non lo possono nemmeno raccontare.” Due opposti che si susseguono costantemente lungo le pagine di Caterina Bonvicini. Certo, senza mai sfiorarsi ma ricordandoci quanto la distanza tra di loro possa anche essere effimera e passeggera. Quasi evanescente.
[amazon_link asins=’880470201X,881168854X,8811679974′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c03e61e6-933a-11e8-8866-4d0d757f49fe’]