
Autore: Dan Brown
Pubblicato da Mondadori - 3 ottobre 2017
Pagine: 560 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Omnibus

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«Che le nostre filosofie riescano a stare al passo con le nostre tecnologie. Che la nostra umanità riesca a stare al passo con i nostri poteri. E che l’amore, non la paura, possa essere il motore del cambiamento.»
-preghiera per il futuro.

«E dunque è esattamente questa la propensione degli umani. Contro il caos. A favore dell’ordine.»
Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa, riceve un invito per una presentazione al museo Guggenheim di Bilbao da parte di un ex alunno: l’ormai noto in tutto il mondo, futurologo e pioniere delle tecnologie, Edmond Kirsch.
Edmond affermava di aver dato una risposta scientifica alle domande che accumunano tutti gli esseri umani da sempre; uomo di scienza e ateista affermato, sapeva bene che le risposte a queste domande avrebbero fatto crollare secoli e secoli di fondamenti religiosi e far così prevalere il dimostrabile, il razionale, alla fede.
Da dove veniamo? Dove andiamo?
La presentazione -in puro stile futuristico e sorprendentemente ben organizzata- viene sconvolta da un evento che impedirà a Kirsch di rivelare la sua scoperta, la scoperta che cambierà il mondo e ciò in cui ha sempre creduto. Robert, fedele amico di Edmon, farà di tutto affinchè la scoperta di Kirsch non rimanga un segreto, anche mettendo in pericolo sé stesso, spinto e incoraggiato dal forte sentimento di amicizia che unisce i due uomini. Ma non sarà solo in questa forsennata ricerca contro il tempo: con lui ci sarà Ambra Vidal, la bellissima e intelligente direttrice del museo di Guggenheim e anch’essa grande sostenitrice di Kirsch. I due saranno costretti a sfuggire da Bilbao inseguiti da un nemico che farà di tutto per fermarli, e si recheranno a Barcellona, alla ricerca di codici e messaggi che li aiuteranno a svelare il segreto di Kirsch. Districandosi tra gli enigmatici messaggi dell’arte moderna, delle religioni e delle poesie, arriveranno alla sconvolgente scoperta del futurologo che lascerà il mondo a bocca aperta.
Origin di Dan Brown è un libro molto scorrevole, piacevole, con la giusta dose di suspence -elemento che, a parer mio, deve essere sempre ben misurato in un thriller- e colpi di scena elaborati. Interessante la descrizione accurata dei luoghi e delle opere d’arte: Gaudì ha un particolare rilievo nel racconto e viene ben delineato insieme alle sue maggiori opere d’arte. Dan Brown ha la capacità di scrivere e catapultarti nei luoghi che descrive, nei personaggi che crea, facendoli diventare parte di te. Interessante anche la scelta di inserire molto realismo: le innovazioni tecnlogiche, gli esperimenti, i luoghi, tutti reali. E’ senza dubbio un viaggio culturale piacevole e mai pesante. Il lettore è spinto sin dalla prima pagina ad andare sempre più in fondo, alla scoperta di questo misterioso personaggio che è Edmond Kirsch e scoprire quale grande scoperta avrebbe cambiato le sorti del mondo. Libro a tratti divertente, con la singolarità del professore Robert Langdon e il sarcasmo di Ambra Vidal, che a volte sembrava smorzare la tensione pure di chi legge. Inoltre, è ricchissimo di spunti di riflessione: Scienza e Fede, Evoluzionisti e Creazionisti. Argomenti che formano la cornice all’intero racconto. Da un lato Kirsch, ateista e Creazionista, con le sue nuove scoperte che minacciano la religione, e dall’altro lato la Chiesa, che nonostante non abbia più nessun potere politico sulla Nazione, emana ancora una forte influenza.
Mi ha sorpreso molto Brown, perché fino a metà libro si ha la sensazione di sapere chiaramente chi è il colpevole, e sembrerebbe quasi un thriller scontato e noioso, e invece no!
Il personaggio che maggiormente ho apprezzato, nonostante la sua scarsa presenza nella vicenda è il vescovo Antonio Valdespino, perché è il tipico personaggio da cui ti aspetteresti di tutto tranne ciò che realmente è. E forse, sotto sotto, personaggi come Valdespino ci ricordano di non giudicare con troppa facilità.
Se lo consiglio? Assolutamente sì. La trama scorre un po’ lenta alla fine del racconto, ma non guasta che l’autore abbia deciso di rallentare un po’ la narrazione, dopo il susseguirsi spedito di eventi nelle pagine precedenti. Un attimo di respiro. Il finale lo avrei voluto diverso per il nostro Professore Robert, ma mi piace pensare che piano piano abbia trovato la forza per superare tutto e dimenticare ciò che non ha potuto avere.
Il messaggio dell’autore è chiaro: nessuna macchina sarà mai in grado di superare l’uomo, con la sua fragilità e razionalità, una macchina naturalmente perfetta. Inoltre, appoggio pienamente le idee di Kirsch, e forse è per questo che ho apprezzato tanto questo libro: è stato come se qualcun altro mi leggesse dentro e mettesse tutto nero su bianco.
Giorgia [amazon_link asins=’8804665378,8804667257,8804675055′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’a40a1f8e-a7c6-11e8-a1b6-0d6272948dcf’]