
Autore: Pino Roveredo
Pubblicato da Bompiani - Giugno 2017
Pagine: 176 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Letteraria italiana

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Un libro piacevole ma non troppo scontato che racconta dell’amicizia di tre ragazzi adolescenti e di come questo sentimento venga rafforzato dalla scoperta casuale di un ordigno bellico.

Giuliano, Mirko e Stefano, tre ragazzi persi nei loro giochi, accomunati da vite semplici vissute nel perimetro del rione San Servolo, scoprono una bomba rimasta inesplosa nel corso della Seconda guerra mondiale. È pericolosa ma anche molto affascinante, un segreto che li unisce: la bomba diventa il loro scudo, l’oggetto magico a cui ricorrere tutte le volte che si sentono insicuri o in difficoltà.
Sono ragazzi che provengono da situazioni familiari delicate e che nell’amicizia incondizionata cercano la via di fuga da una vita che troppo presto ha presentato loro il conto.
Stefano, il benzinaio comunista e anche un po’ razzista che vive separato dalla moglie e dal figlio, un sognatore idealista che purtroppo un male incurabile si è portato via.
Mirko, dipendente comunale che prima della maturità era considerato un bravo ragazzo e che poi in seguito alla classica goliardata giovanile vede la sua famiglia andare in pezzi; si sposa per convenzione e quell’amore affrettato finirà presto e gli lascerà addosso un bagaglio di cattiveria che neppure gli amici di una vita riusciranno ad attenuare.
E poi c’è Giuliano, idraulico a tempo perso che dalla sua vita non ottiene nulla di interessante se non il rapporto morboso che ha con i suoi amici; ciò lo porta a tenersi dentro segreti vergognosi e inconfessabili e pur annegandoli nell’alcol la sua mente e la sua coscienza ottengono solo un oblio temporaneo.
Dopo la morte dei suoi due unici amici la vita di Giuliano comincia una spirale discendente per cui perde la sua officina, gli viene ritirata la patente e lui affonda in uno stato di morte apparente finché dopo sette giorni di “non vita” decide di compiere un gesto estremo.
I tre uomini hanno voglia di rivalsa, tutti e tre provengono da famiglie umili, con vite molto semplici e infanzie dure e difficili. Il loro tentativo di rivincita però non andrà a buon fine e la loro amicizia servirà anche a proteggerli dai fallimenti delle loro vite, di questo si accorgeranno quando ne rimane uno solo e lì il dubbio sorgerà veloce e obbligherà l’unico sopravvissuto a domandarsi se sia stata o meno vera amicizia oppure solo un’abitudine, un modo per stare insieme esclusivamente per sentirsi meno soli.
Approfondimento
La scrittura è diretta, semplice con una sensibilità profonda e schietta senza preamboli che a volte spiazza ma ti fa sentire più compreso.
Tira la bomba racconta quanto è diversa e sacra l’amicizia, con la A maiuscola, dalla conoscenza e abitudine di frequentarsi.
Manuela Delfino
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