
Autore: Mario Pacchiarotti
Pubblicato da Amazon - 2016
Pagine: 268 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook

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Anni Venti del terzo millennio. L’Italia è dominata dalla Fratellanza, un partito con pericolose tendenze assolutiste che ha ottenuto incredibili risultati elettorali. Vengono approvati provvedimenti iniqui, eppure popolari, come la legge che priva gli ultraottantenni del diritto di voto. In questo clima autoritario e distopico, dove la corruzione è ormai pervasiva, c’è qualcuno che decide di ribellarsi.
Si tratta dei Baby Boomers, sei affiatati vegliardi che decidono di sferrare un colpo al sistema di governo. Congegnando un piano minuzioso e audace, i rivoltosi organizzano un attacco terroristico contro il Nuovo Palazzo del Parlamento, centro nevralgico di un potere arrogante e insaziabile. I Baby Boomers sono l’ultimo afflato di coraggio in una società assuefatta alla corruzione, l’emblema di una generazione che rischia tutto nel tentativo di risvegliare le coscienze, il gesto estremo e simbolico di un’età non avvezza al consenso: sono la goccia che diventa mare.

Baby Boomers è la nuova opera narrativa di Mario Pacchiarotti, abbiamo già avuto modo di conoscere questo nuovo autore che ha esordito con degli ottimi racconti, raccogliendo buoni risultati dalla critica e dai numerosi lettori anche tramite i social, dove in tanti hanno espresso il loro gradimento.
Il libro è stato pubblicato da Sad Dog un marchio editoriale indipendente libero dai vincoli delle case editrici tradizionali, che punta molto sulla qualità degli autori e sulle opere di autori emergenti.
Questa volta Pacchiarotti ha composto un libro più complesso, un romanzo avvincente, che ripercorre a tratti le atmosfere surreali di uno dei più grandi romanzieri del XX secolo George Orwell con il suo 1984. Anche in questa nuova opera si parla di politica estrema, decadenza moderna, un futuro irrazionale e dispotico che mette in ginocchio il popolo con una vivida distopia totalitaria:
“Agli anziani togliamo già la possibilità di guidare, persino i cardinali a quell’età non sono più considerati idonei, non si capisce quindi perché viene sollevata eccezione per la nostra decisione di non farli votare. È una naturale conseguenza dell’invecchiamento. Anche i giovani prima dei diciotto anni non hanno diritto di voto, perché considerati immaturi. Cosa c’è mai di sbagliato nell’applicare lo stesso principio anche ai vecchi, le cui menti ormai regredite e ottenebrate dagli anni sono incapaci di scelte razionali?[…] ”
C’è la donna che ha perso il lavoro, Antonio il carcerato che passa le notti a sognare corpi martoriati dalle bombe, Mario il nanerottolo che si rotola dalle risate, Luca il menestrello, la maggior parte di loro è della classe 1960, a cavallo del terzo millennio si troveranno davanti ad un provvedimento di stato che vieterà agli ultraottantenni di votare, rendendo le elezioni una vera e propria farsa.
Da un clima teso saturo di corruzione e falsi ideali, prenderà forma una sorta di movimento rivoluzionario, i “Baby Boomers”, partigiani del pensiero libero, che si trasformeranno in terroristi, terroristi in rivolta:
C’è una cosa che potremmo fare, una cosa che nessuno potrebbe ignorare, una cosa enorme. Ma dovremo intraprendere una strada senza ritorno.
Non disse altro, e rimase in attesa delle reazioni dei suoi amici.»
Lo scontento è grande nell’animo di questi personaggi, dipinti da Pacchiarotti in una maniera molto autentica, ma il racconto prosegue nello sviluppo verso un senso comune di rinascita, una rivendicazione popolare contro i soprusi, l’obbligo alla reazione per ottenere un cambiamento.
È evidente nello scorrere delle pagine che ogni individuo paga a proprie spese la responsabilità di avere un sistema corrotto al governo, ed è duro leggere la realtà sulle pagine di un libro di fantasia, ma ad ogni azione scaturisce un risultato, e finché noi stessi per primi non ci voteremo al cambiamento, sia materiale che spirituale, non possiamo pretendere che le cose vadano al meglio senza nessuna azione di lotta.
Ho trovato l’idea principale del romanzo davvero originale, e molti spunti mi hanno ricordato la metafora orwelliana ad arricchire la tematica, sono convinto che lo stesso autore sia rimasto affascinato da libri come “la fattoria degli animali” un’altra allegoria simile, dove i personaggi principali (degli animali) stanchi dello sfruttamento dell’uomo, si ribellano. Seguendo uno dei principi Marxisti, che a tratti viene fuori anche nel libro di Mario Pacchiarotti, ovvero: “da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni.”
Riusciranno questi baby boomers, questi sei personaggi avanti negli anni, a sistemare le cose nonostante una presa di posizione rigida e spietata? Riusciranno a portare a termine i loro piani verso quel simbolo indiscusso di potere e corruzione? Non vi resta che addentrarvi nelle pagine di questo buon libro, per farvi trasportare in queste atmosfere irreali che nascondono all’interno delle vere e proprie idee rivoluzionarie e contro corrente. “Siamo la goccia che diventa mare” non è una frase scelta a caso, è solo il principio del caos che insorge per rimediare all’austerità!
Approfondimento
Mario Pacchiarotti ha iniziato a scrivere con costanza solo da un paio d’anni rivelando subito una grande passione per i racconti. La sua estrazione tecnica e il suo amore per la fantascienza e la letteratura fantastica in generale emergono con chiarezza dai suoi lavori.
Non gli piace sentirsi limitato da un genere specifico e anzi trova molto stimolante scrivere senza imporsi vincoli di questo tipo. I suoi testi dunque non sono sempre facili da inquadrate ma spesso si finisce per etichettarli come fantascienza anche se non sempre appartenenti a pieno titolo a questo genere.
In questo suo ultimo libro è evidente una certa maturità narrativa capace di mantenere alta l’attenzione del lettore, le tematiche di questo autore non sono mai semplici, ma neppure banali o scontate, Pacchiarotti sceglie con cura temi e soggetti fuori dai margini, mantenendo sempre una semplicità evidente, dove si legge chiaro un segno di riconoscimento della grottesca imperfezione umana.