
Autore: Arnaldo Colasanti
Pubblicato da Fazi - Marzo 2017
Pagine: 240 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Le starde
Dal 16 marzo in libreria
Tra pochi giorni arriverà in libreria La Magnifica, il nuovo libro edito da Fazi con il quale Arnaldo Colasanti torna al romanzo per raccontare le miserie di un gruppo di undici scrittori – i migliori scrittori italiani – scelti da un’influentissima e temuta operatrice culturale, la Vecchia, per partecipare a un tour promozionale negli Stati Uniti d’America. Il romanzo si svolge tutto dentro l’aeroporto di Fiumicino, in un arco temporale di un paio d’ore. Piero, scrittore e critico, nell’attesa dell’imbarco riattraversa tutta la sua esistenza passata a studiare in solitudine, quando ancora ragazzo raggiungeva in bicicletta la biblioteca del suo paese, dentro quella meravigliosa abbazia nascosta tra le montagne; giorni in cui sognava che lo studio avrebbe cambiato la vita e il mondo. Ora, però, osserva i suoi colleghi e si domanda chi sono gli scrittori italiani. Dal Professorino al Narratore Padano, all’Esordiente belloccio, Arnaldo Colasanti fa sfilare vanità, viltà, frustrazioni, invidie e speranze (poche) degli intellettuali italiani, interrogandosi su quale sia il rapporto oggi tra scrittura e verità. La Magnifica è un romanzo cattivo, struggente, definitivo.
«Ma cosa è successo di strano agli italiani?».
La Magnifica è la storia di Piero Aprile, scrittore e critico, convocato per un viaggio premio a New York insieme ad altri autori italiani, I migliori scrittori italiani, scelti dalla Vecchia, l’operatrice culturale che ha trovato i soldi al ministero per finanziare il viaggio in business class. Siamo dentro l’aeroporto di Fiumicino, e Piero, nell’attesa dell’imbarco, si guarda dentro, riattraversa tutta la sua esistenza passata a studiare in solitudine, osserva i suoi compagni di viaggio e si domanda chi siano per davvero gli scrittori italiani. Eccoli, gli intellettuali chiusi nelle loro piccole miserie, pronti a tutto per garantirsi un effimero successo, pure a massaggiare i piedi della Vecchia – che decide del bene e del male di ognuno di loro, che conosce le loro debolezze, che ne decreta la gloria o la sconfitta. Piero entra nei pensieri dei suoi colleghi, dando loro una voce. La Puerpera incinta, accompagnata dal Maritino, il quale parla troppo ed è continuamente fulminato dagli sguardi punitivi della moglie. L’Esordiente belloccio, vincitore del maggiore Premio Letterario Nazionale, irrimediabilmente superficiale, fresco di una scuola di scrittura che gli ha insegnato che l’importante è non sapere, dimostrare di non sapere. Poi il Professorino, che giudica tutti dalla sua altezza fasulla e appunta in un taccuino osservazioni per il suo inutile canone della contemporaneità. Il Servo, l’accompagnatore della Vecchia, insolitamente rilassato, perché anche per lui è finalmente vacanza. Il Narratore Padano, che zoppica perché le scarpe nuove comprate appositamente per il viaggio gli hanno fatto venire un callo. Lo Scrittore Impegnato, civile perché getta una gomma masticata solo dopo averla avvolta in un pezzetto di carta. La Spilungona, frigida, che sembra nata per intrattenere la Vecchia. Eppure, mentre osserva e si osserva, Piero non smette di confessarsi. Cos’è realmente un romanzo? La risposta: «Una disputa sulla verità». Ma alla verità sono ancora votati gli scrittori e i lettori? Cosa è successo di strano agli italiani? La Magnifica racconta anche come il costruirsi di un romanzo sia al tempo stesso un conflitto con se stessi, tra quello che si è e quello che avevamo sognato d’essere, tra le proprie viltà e la consapevolezza delle nostre più profonde ferite – che sono ciò che svela la realtà nuda della nostra esistenza.
Arnaldo Colasanti (Fiuggi, 1957) è scrittore e critico letterario. Tra i suoi libri ricordiamo i saggi A giorno chiaro. Ritratti di poesia italiana (1991), Febbrili transiti. Frammenti di etica (2012), Suite celeste. Saggi di letteratura francese (2014), e i romanzi Gatti e scimmie (Rizzoli, 2001, Premio Grinzane Cavour) e La prima notte solo con te (Mondadori, 2010). Con Fazi Editore ha pubblicato, nel 1996, Novanta. Il conformismo della cultura italiana.