Melegnano (MI) – Al mercato le bancarelle da 5€ sono prese d’assalto, la gente fruga all’impazzata tra scarpe di marca comprate a stock, vere o “taroccate”, per essere rivendute a prezzi da crisi. Questo è il cambiamento degli italiani di provincia.
Gli imprenditori italiani del mercato ambulante itinerante sono spariti, lasciando spazio a extracomunitari, sopratutto marocchini e cinesi, che vendono le cose dei loro paesi. Anche frutta e verdura vengono importate: carciofi, fragole, arance. Arrivano direttamente dai paesi caldi del Nord Africa, supponendo una vera e propria rete di distribuzione parallela. In barba al Monti “controllore” del fisco, scontrini quasi assenti. Così oltre a soffrire il mercato italiano (importando anche i generi alimentari il PIL scenderà a picco), subiscono una contrazione anche i distributori grossisti. “Da quando avevo 6 anni frequento questo mercato” dice Vito un fruttivendolo della piazza, “E’ da 60 anni che lavoro sulla strada, ma oggi la gente non fa più la spesa settimanale, compra poco e cerca le offerte”. La crisi colpisce anche i generi alimentari, quelli primari. Ad infliggere ancora più difficoltà l’amminstrazione comunale, che non incentiva il mercato, continuando a fare multe ai visitatori, creando solo parcheggi a pagamento, come quello in prossimità della stazione ferroviaria, che si attiverà tra poco. Poche borse in mano, molto passeggio. La crisi non colpisce chi vende sementi, perchè chi ha la fortuna di avere un orto, si sta programmando una stagione con produzione propria di ortaggi.