“Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua”. Se lo chiedeva il Piccolo Principe nel romanzo di Antoine de Saint-Exupèry, sinceramente me lo domando anch’io. A dire il vero io ne sono sicura. Quanta meraviglia e quanto potere in quei puntini luminosi nel Cielo, quanti desideri espressi vedendone di cadenti, tenendo il naso per aria nelle notti d’estate.
Stanotte sarà la notte di San Lorenzo, bisogna tener pronti dei sogni, nei cassetti, nelle tasche, ma soprattutto nel cuore. Un sogno da condividere con una stella che cade cullati dalla speranza che possa diventare realtà… Ma bisogna anche tener pronti dei libri, che sono magici sempre, soprattutto se parlano di stelle. Meglio ancora se lasciano parlare le Stelle.
Finché le stelle saranno in Cielo di Kristin Harmel: Da sempre Rose, nell’attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l’amatissima nipote Hope. Una nonna, sua nipote, un segreto, una promessa.
Perfino le stelle devono separarsi. In questa Autobiografia di Chiara Frugoni si dispiega un mondo scomparso che è chiamato a dirci di cosa non deve andar priva la nostra memoria; Illumina i bellissimi occhi chiari dello zio dottore, elegante anche per sentieri e strade infangate, scolpisce la laboriosa severità di Censo, il falegname, evoca la ruvida nonna Teresa e il pio nonno Serafino…
Ma le stelle quante sono di Giulia Carcasi. È un romanzo senza peli sulla lingua, schietto, diretto, una freccia che va dritta al bersaglio. Una partita di ping-pong sentimentale. Con una bella ventata di romanticismo. Un libro a due facce. A due sessi. A due voci. Per un amore solo.
La risposta è nelle stelle di Nicholas Sparks Ira e Ruth. Sophia e Luke. Due coppie che apparentemente non hanno nulla in comune, divise dagli anni e dalle esperienze, ma che il destino farà incontrare, nel più inaspettato ed emozionante dei modi. Ricordandoci che anche le decisioni più difficili possono essere l’inizio di un viaggio straordinario, perché i sentimenti e i segreti degli uomini percorrono strade impossibili.
Cosa tiene accese le stelle di Mario Calabresi. Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l’esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro.
Proprio così. Credere nel futuro. Non potremmo guardare le stelle, vederle brillare e cadere se non credessimo nel futuro, che per quanto sia incerto e sconosciuto è affascinante e misterioso.