“…sentirsi come un lungo ramo senza fiori… ogni speranza è raggiungibile
ogni certezza è irragionevole…” Marta sui Tubi.
La speranza è in gran parte argomento di predicatori televisivi, di politici e dei pubblicitari. Il concetto di “ottimismo” appreso fa della speranza un oggetto di laboratorio. Trovare cause permanenti e universali agli eventi positivi e alle sventure è l’arte della speranza. Gli eventi negativi, possono difatti essere descritti in modo disperato o viceversa speranzoso es: “Questo nodulo, sarà certamente un cancro” oppure : “ Farò le analisi che devo, ma questo nodulino non sarà nulla”. Lo stesso vale per gli eventi positivi, es. interpretazione disperata : “Mia moglie affascinata in modo persuasivo i miei clienti!” interpretazione speranzosa: “ Mia moglie è affascinante!”.
La speranza potrebbe essere interpretata come la voglia di vivere che si scaturisce dal piacere di esistere anche in presenza di ambiguità e di incertezze, anche là dove nel presente che si sta affrontando manca il benessere. Anche quando la vita fa sperimentare del dolore, delle malattie e delle perdite. Non si tratta di un’accettazione passiva dello stato di cose ma di fiducia e nella credenza di una possibilità di mutamento. La speranza è una passione, una virtù che conducono ad azioni “felici”. Anche nelle difficoltà, l’individuo che spera ciò che non è presente immagina qualcosa nel futuro, e lo attende con perseveranza. C’è un modo per costruire l’ottimismo speranzoso? Tutti posseggono la capacità di discutere. L’ottimismo consiste anche nel riconoscere e poi discutere i pensieri pessimistici.
La capacità di discutere viene utilizzata in differenti occasioni. Esempio quando un’altra persona, pensiamo ad un rivale sul posto di lavoro che ci accusa ingiustamente di qualche manchevolezza o difetto : “non meriti di essere vicedirettore, sei incompentente! Egoista! Insopportabile!”. Per zittire l’altro, o per difendersi, verranno elencate mille ragioni a conferma della sbagliata interpretazione dell’altro. Quando invece, le stesse accuse vengono rivolte e noi stessi, queste non si discutono, e nel pensiero pessimistico sarà una prassi riconoscerli, trattarli come veri, e credere che la missione di vita del nostro interlocutore sia quella di rattristrarci e amareggiarci perpetuamente. L’ ABCDE dell’ottimismo, in cui A (adversity) sta per avversività, B (Belief) sta per convinzioni, sviluppate in maniera automatica a fronte di avversità, C (consequence) indica le conseguenze di tali convinzioni, D (disputation) la discussione delle proprie convinzioni, ed E (energization) ovvero l’iniezione di energia o di energizzazione che ha luogo quando la vostra discussione ha successo. È essenziale imparare a prendere le vostre convinzioni esattamente per ciò che sono: convinzioni! Ciò che raccontiamo a noi stessi quando subiamo una sconfitta, può essere alle volte tanto infondato quanto le accuse deliranti di un rivale geloso. Le spiegazioni riflessive alle volte altro non sono che semplici distorsioni, cattive abitudini di pensiero che si producono da esperienze passate: conflitti infantili, genitori troppo severi, insegnanti ipercritici o troppo severi… che vengono presi nella quotidianità come “vangelo”! Sono, invece, mere convinzioni!
Esempio il fatto che una persona tema che non troverà mai un buon lavoro o un partner che la ami davvero, o si ritenga inadeguata non significa che questi “timori” siano fondati e che tutto ciò sia vero. Fare un passo indietro dalle nostre convinzioni pessimistiche, almeno quel piccolo passettino che possa permettere di verificarne almeno l’esattezza. Il primo passo consiste nel prendere coscienza che le nostre convinzioni vanno messe in discussione, il passo successivo sarà imparare a metterle in discussione. Come?
Prove… il modo più efficace per mettere in discussione una convinzione negativa è dimostrare che essa è di fatto errata.
Alternative… quasi nulla di quanto accade è dovuto a un’unica causa, ma a svariate cause. I pessimisti hanno come specialità l’attaccarsi unitamente alla peggiore delle cause, e qui la discussione non avrà dunque luogo, concentratevi sulle cause che si possono cambiare. Se si è bocciati tre volte allo stesso esame, il professore non vi ha preso di mira, tra le svariate cause quelle che si possono cambiare sono ad es. una preparazione insufficiente… un esame particolarmente tosto!
Implicazioni… visto che le cose vanno sempre in questo modo, la realtà è contro di me. Magari è così, in parte, ma bisogna decatastrofizzare. Chiedetevi: quali sono le implicazioni? Una serata andata male, non implica automaticamente un divorzio!
Utilità… a volte le convinzioni di una convinzione sono più importanti della sua realtà. La convinzione può essere distruttiva. Es. quando si infrange la dieta, che con tanto sforzo si è poi deciso di seguire : “sono un’incorreggibile golosa/o!” è garantito che si abbandonerà la dieta. Impegnarsi a cambiare il cambiabile.
Frammentazione: quando le cose non vanno bene, è opportuno cambiare qualcosa.