Siamo nell´era del sociale, é ufficiale. Siamo di conseguenza nell´era delle notifiche. Avete presente quel clic che vi disturba mentre state facendo una cosa importante o spezza un momento di noia o vi fa compagnia in un weekend sgraziato? Proprio quello. Quel numerino rosso sulla barra blu, quell´icona e il messaggio sul display del cellulare, del tablet, quella distrazione nel nostro surfare tra le pagine internet. Beh non so voi, ma io ricevo decine di notifiche al giorno. Tizio ha commentato la foto, lo stato, qualcuno vuole essere mio amico virtuale, a qualcuno é piaciuto ció che ho scritto, qualcuno ha retwittato o condiviso un tuo contenuto, arriva la mail, arriva l´offerta del giorno. Insomma tutte cose senza le quali non potrei onestamente vivere. Tutte queste piccole particelle improvvise attirano la mia attenzione per tutto l´arco della giornata. Mentre colaziono, lavoro, esco a fare la spesa, leggo un libro o finalmente sono a letto. Non posso farle tacere. Sarebbe come far tacere le persone, ignorandole. Dunque dicevamo che siamo nell´era delle notifiche. Presumo dovrei iniziare a parlare notifichese. Per un attimo lo faró.
C´é una notifica che mi manca, sapete. E Dio sa quanto é vero. Non prendetemi per superficiale. Parlo di una gran bella notifica, una di quelle che appena la ricevi non capisci piú niente e tralasci tutto. Talmente grande che ci finisci dentro. Quella che dilata il tempo e restringe le pareti dello stomaco. Eh sí, hai capito bene. Questa notifica arriva in un posto solo, e ha i suoi tempi. Non esiste il ritardo e l´anticipo. Esiste che quando arriva la devi prendere cosí forte che la devi vivere. L´amore. Peró parlo di quello vero, che é raro. Spesso é molto piú semplice infatuazione o legame non altrimenti ben definito a metá strada da affetto e amore. Ma quello non basta, non vince la prova del tempo.
Non parlo nemmeno del mio amore. Perché quello che provo io lo so benissimo, non é una sorpresa, non é niente che arrivi all´improvviso per cambiarmi la vita, anzi matura dentro me nel corso del tempo. Stavolta sto parlando di un vero amore, del suo vero amore per me. Quello che decide di volermi donare dopo aver conosciuto i miei difetti, i miei modi, le mie abitudini, i miei pregi, i miei tempi, i miei punti deboli e quelli di forza. Un amore cosciente, convinto, che non si fa illusioni, che non sovrastima, equilibrato, in grado di sopportare non solo me quando é il caso ma anche le situazioni senza perdere il coraggio, la determinazione, la fiducia nella forza del sentimento.
In tutta la mia vita si é illuminata questa notifica solo una volta, sapete non sembra ma sono una delle cose rare, nonostante le varie opportunitá e le persone che hanno fatto parte della mia vita. Una volta, e sembrava potesse essere abbastanza. Il caso ha voluto che io non potessi, non riuscissi ad accettare quella notifica in maniera naturale, e non potessi conviverci. Grande e sbagliata, pesante da tenere su. Cosí con mio grande dolore dovetti ignorarla. Da allora in poi ho sempre archiviato, ho svoltato angoli, cambiato posti, mi son detto di rinascere, mi son fatto consolare. Non son dotato di improvvisazione, né di agilitá affettiva. Di solito dove mi sposto faccio un gran rumore, lascio spazi vuoti e donne che mi dicono “prenditi cura di te”. Chi mai potrebbe provare verso di me quello che io chiamo amore puro? Sono domande che é meglio non porsi almenoché non si desidera giocare con la propria salute mentale.
Sempre a un passo. O a un passo dalla bugia. Comunque mai vicini il tanto che bisogna. Il tanto che (come un´onda) travolge via verso nuovi confini. In fondo le persone si ripetono. Partono prima con il cuore che con la testa e poi quando non arrivano a destinazione si danno la colpa a vicenda. Sono posti squallidi in cui conviverci le coscienze. Alcune bruciano perché sanno di aver omesso qualcosa. Ma di certo non si danno la pena di finire i loro giochetti. Ma almeno qualcuno tace, sparisce, si ritira. La cosa piú triste é quando ti vogliono convincere che sí, la notifica é qui per te, con tutta la veritá di questo mondo. Che sta accesa e devi solo prenderla. Poi quando provi davvero a prenderla per vedere cos´é da vicino scopri che non c´era nessuna notifica per te. Quello che lampeggiava era solo la promessa di…Nessuna interruzione da far sussultare il cuore. Monta la rabbia, la negazione, la difesa della dignitá. E poi credi ancora, perché ti dici che giustamente non tutti sono uguali. E poi le persone si ripetono, come le storie. Ti sembra di stare ad un passo da una vita e contemporaneamente di aver perso da una vita. Il cambiamento si porta via le energie mentali, investire sui sogni ha anch´esso un prezzo, dare le chiavi del tuo cuore a qualcuno é una scelta irrazionale. E´giusta, forse, e un gran peccato, poi.
Nonostante tutto ho fatto pace col passato. Depennato. Ma passare avanti… é un processo piú lungo. Stancamente aspetto, ma non aspetto veramente, che tu mi notifichi l´amore.