Raccoglieva tutti i sassolini bianchi dal bagnasciuga. Capita di avere delle fissazioni, senza un apparente perché, dei gesti meccanici accompagnati da profonde convinzioni basate su qualcosa di poco chiaro. La sua era quella, raccogliere sassi bianchi, solo bianchi, perfettamente bianchi e levigati dall´ acqua marina per anni. Per sentirsi bianca, per lasciare entrare tutta la luce e tutto l´infinito, per sentirsi fresca, pulita, leggera. Bianca. Ma questo non lo sapeva. Diana faceva scrocchiare i ciottoli alla ricerca del prossimo, bianco, perdutamente bianco, da riporre nel barattolo di vetro.
C´erano state delle volte che aveva pensato al matrimonio. Ma piú che un pensiero era stato un sogno, no neanche, una illusione a cui mozzare la voce, rimboccare le palpebre e rimandare indietro prima che arrivasse a destinazione. Quelle poche volte si sentiva bene. E pensava che anche lui sarebbe stato bene, che sarebbe guarito da tutti i suoi mali, senza farlo davvero, ma l´illusione puó tutto. Ma serve il coraggio sotto ai pedi, serve agli occhi per non distogliere lo sguardo, serve in fila a pagare le bollette e dal medico a prenotare una dose di sollievo. Il coraggio di sparecchiare centinaia di volte e amarlo come la prima, il coraggio di soffrire insieme, il coraggio di lavorare e mettersi in gioco ogni giorno, il coraggio di non vedere il peggio, anzi vederlo meglio, per amarlo e sopportarlo quale che sia la sorte.
E´piú facile vivere di promesse che di coraggio. Le promesse si fermano prima, restano valide in campo teorico, non hanno bisogno sempre di essere dimostrate, fanno diventare gli intenti protagonisti invece che le azioni. Per le promesse non mantenute non ci si perdona, per il coraggio mancato sí.
Diana non sapeva amare. C´é chi vive con leggerezza questa inesorabile veritá. La fa diventare un punto di forza. Lei raccoglieva sassolini bianchi. Fino all´esasperazione. Aveva sbagliato troppo. Creduto troppo. Aspettato troppo. Doveva raccogliere i pezzi del cuore che non era riuscita a donare, per farne uno nuovo. Adesso erano bianchi, non c´era piú macchia di lui. Della sofferenza. Si sarebbe aperta un blog di cucina, avrebbe raccolto i fiori per strada, si sarebbe fotografata per piacere, avrebbe detto sí. Ma questo non lo sapeva. Si puó vivere, si puó sopravvivere, si puó fingere. Lei avrebbe vissuto. Avrebbe raccolto sassolini tutta la vita, a tutte le stagioni, col vento e baciata dal mare. Per sentirsi un po´meno infranta un po´piú decisa. Per lasciare entrare tutta la luce, del futuro. Tutto l´infinito. Bianca. Sarebbe stata bianca.