C’è sempre un motivo se ci s’incontra. C’è sempre un motivo se poi ci si perde. I motivi stanno lì, e gira che ti rigira non li cambi. Stanno fermi, ti guardano che se la spassano. Coi motivi non ci cambi una storia, non ci cambi due vite, una famiglia o il mondo. Quello che resta, è questo a importare. Dormi meglio la notte? Ti senti più libero? Non puoi giustificarti? Allora hai fatto la scelta migliore. Il percorso andava fatto e forse pure lo sbaglio e la marcia indietro.
C’è sempre un motivo se si è convinti di fare la scelta migliore, ed è semplice: nessuno si vuole del male a priori. Ognuno cerca il suo meglio. Relatività. Forse quel meglio lo attende per una vita intera. Ed aspettare costa. Non prendere il primo treno che passa. Conservare gli spiccioli dei sentimenti. E ognuno cerca di non porgere il conto. A nessuno. Se non all’ultimo. Quando la rabbia ti fa rovistare i cassetti pieni di scontrini. Perché gli scontrini, anche se non lo dici, li conservi sempre. Ci sono sempre i motivi. E sono belli grossi o belli piccoli ma ci inciampi alla stessa maniera su. Il tempo te li fa perdere per strada. Diventano appannaggio di piccoli momenti di vita, niente più.
Farsi male, non capirsi e poi dividersi. Non è questo il problema. Scoprire i motivi, catalogarli e ordinarli come pare a te, non è questo il problema. Il vero problema è non rincontrarsi dopo. Non guardarsi in faccia con il coraggio di chi ha sbagliato per insicurezza, cattiveria, indelicatezza, o per caso. Non riprendere lì da dove si era lasciato. Il vero problema è restare gli stessi anche quando si ha la certezza di dover cambiare. Chiudersi nei ricordi. Mancare di coraggio. Scegliere le cose più facili. Pensare che tutto sia perso. Scivolare via con l’odio. C’è sempre un motivo se resti a metà, e tenti di capire, ma effettivamente non vuoi, perché impreparato ad accettare. Ci sono i motivi a tutto. Ci sono anche i nostri, in mezzo a tutto. E ora che li sai, puoi buttarli via e vivere rincontrandomi domani.