Tristezza, felicità
Una leggera lacrima ti riga il viso
separando la malinconia
dalla felicità
del tuo cuore.
Poi un’altra
un’altra ancora
piena, traboccante.
D’accordo e d’insieme escono
dalle tue palpebre alla prova
che sbattono ad intermittenza,
porte scorrevoli di guai.
Lentamente scivolano poi più giù
come gocce a rugiada e dolore a gocce
per gli zigomi
che mi ricordano
verdi colline inglesi.
Arrivate a metà strada temporeggiano.
Ora sorge il sole in te
che asciuga via ogni paura.
Sarà poi tutta una discesa.
Libera.
Non è la più bella come fattura, ma è quella che ha dato il via a tutto, tanti anni fa. Perciò è per me speciale. Fatemi sapere cosa ne pensate.
(Avete anche voi delle cose a cui date grande valore anche se riconoscete che non sono poi così tanto belle?)