
Autore: Georges Simenon
Pubblicato da Adelphi - Agosto 2020
Pagine: 176 - Genere: Gialli, Racconti
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Gli Adelphi
ISBN: 9788845935220

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Raccolta di racconti con personaggi complessi, dall'animo inquieto, davvero particolari. Annette è una di questi, una diciassettenne irrequieta che non conosce l'amore, ma vuole a tutti costi il bel Maurice. Personaggio emblematico rispetto a tutti gli altri che sfrutta l'inganno a suo favore.

Non si può essere nella propria pelle e al tempo stesso in quella di un altro; né si può, quando si litiga con qualcuno, vedere le cose dal proprio punto di vista e da quello opposto, altrimenti con ogni probabilità non si litigherebbe più. Quel giorno, come sempre, il dottore Joachim Troms aveva già abbastanza problemi con il dottore Joachim Troms; quando ad Anders Solstad, che tutti chiamavano Stor- Anders, cioé il Grande Anders, chi mai, al posto suo, si sarebbe preoccupato di trovare delle scusanti alla cattiveria del prossimo?
La maggior parte dei racconti si apre con una domanda (“Perché non avrebbe dovuto essere vero?”, “Potevano mai immaginare, quei due, che era questione di vita o di morte?”) alla quale l’autore non darà una risposta assoluta e definitiva, ma lascerà al lettore lo scioglimento del dubbio tramite la lettura delle brevi storie. I racconti sono costruiti sulla figura di alcuni personaggi dall’aria innocua con una vita normale. Sotto la loro facciata di marinai, venditori di case, giovani donne, ragazzi che giocano in strada, ci sono menti complesse e inquietudini che si dipanano nel corso di poche pagine, ma restano nella mente del lettore a lungo. I racconti non sono propriamente gialli: in alcuni i delitti sono presenti, ma il colpevole è già noto; in altri non ci sono veri e propri reati, ma piuttosto un misfatto, un segreto da nascondere che nella vita dei personaggi ha un peso equivalente a qualcosa di ben più grave. Il personaggio di sicuro più discutibile e ambiguo è Annette. “Annette e la signora bionda”, il racconto che dà il titolo all’intera raccolta, è la storia di una ragazza che gelosa della presunta rivale in amore, non solo infierisce contro di lei, ma riesce a orchestrare una messinscena ossessiva pur di ottenere il suo scopo. Annette è una ragazzina viziata con l’unico scopo di avere l’amore di Maurice, un uomo adulto che nemmeno la guarda. Eppure è il suo chiodo fisso e lei cerca disperatamente e con lucidità criminale di farlo suo. La donna bionda è l’antagonista, per la mente di Annette non all’altezza di Maurice. Ogni personaggio che compare nella storia è una pedina della mente manipolatrice di Annette e perfino l’avvocato e la polizia riescono a vedere in lei soltanto i lati positivi e la sua buona fede.
Gli altri racconti riescono a trasportare il lettore in piccoli paesi o grandi città con estrema leggerezza. La penna di Simenon è sempre al limite tra l’ironia e il reale, spesso rimane il sorriso sulla bocca anche di fronte ad atti estremi, omicidi, liti o piccoli drammi come i problemi economici di Bilot o quelli sentimentali nel racconto “La moglie del pilota”. Nella struttura dei racconti c’è sempre una leggerezza anche dal modo in cui vengono strutturati. La terza persona riesce a guardare le cose e descriverle con lo stesso sguardo del lettore. Il narratore si fa domande, segue ogni particolare, le descrizioni sono puntigliose e realistiche. Annette ad esempio viene prima descritta come una ragazza frivola al café con le amiche, avida di dolci e forse di affetto, un animo inquieto che fa quasi tenerezza. Il nostro giudizio invece cambia quando nel dialogo con l’amica finalmente si confida e le racconta la verità. A quel punto non è chiaro cosa sia realmente accaduto tra lei e Maurice e il perché del suo gesto vendicativo. Quello che accade dopo non la rende meno colpevole anzi, aggrava la sua posizione e possiamo conoscere anche la sua malignità che ha avuto dall’inizio della vicenda. La sua ossessione amorosa non è solo uno svago, ma un chiodo fisso frutto di una mente perversa.
Tutti i personaggi di questa raccolta hanno un punto debole: la moglie, i soldi, la carriera. Ognuno di loro è un potenziale “criminale” anche a fin di bene come nel caso del ragazzino nel racconto “La mattina dei tre funerali” che in cambio di una bicicletta apre un cancello ad un ladro, scoprendolo soltanto dalla lettura del quotidiano. Ogni racconto apre un piccolo mondo sulla complessità dell’animo umano e della mente di ognuno di noi, anche su ciò che non si vede. Insinuare il dubbio e cercare risposte è quello che una buona lettura dovrebbe fare e in questo caso ci riesce benissimo.
Approfondimento
Georges Simenon è uno dei più prolifici scrittori del Novecento e ha fatto propri moltissimi generi letterari. Il suo commissario Maigret , al pari del commissario Montalbano di Camilleri in Italia, è diventato un popolare personaggio non solo nei romanzi , ma anche in televisione. Il suo stile asciutto e scorrevole che riesce a coinvolgere anche lettori meno accaniti, si ritrova anche in questa raccolta di racconti. Le caratteristiche di alcuni personaggi si ritrovano anche in altri romanzi. I finali a sorpresa sono un modus operandi di Simenon e riesce a spiazzare il lettore. Questa raccolta l’ho trovata più variegata rispetto ad altre, forse alcuni racconti sono meno solidi, ma nell’insieme risulta brillante e quasi un divertissement dell’autore in alcuni passaggi.
Dal racconto “Annette e la signora bionda” è stato tratto un film del 1942, dal regista Jean Dreville, fatto dai tedeschi nella parte occupata di Parigi.
Gloria Rubino