
Autore: Christie Golden
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Dicembre 2016
Pagine: 352 - Genere: Fantasy
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Pandora

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Cullum Lynch e Aguilar de Nerha, due vite, due epoche, un unico destino. Attraverso l’Animus Cullam e Aguilar si incontreranno, si fonderanno nella stessa persona per lottare contro i nemici di sempre, i Templa-ri, e difendere la Mela dell’Eden. Templari e Assassini una battaglia che prosegue da anni.

È un’allucinazione. Non può essere vero. Quanto accade all’Animus non è reale, non mi tocca sul serio. È solo l’effetto osmosi.
Cal è sul braccio della morte, tra poco sarà tutto finito, un’iniezione letale metterà fine alla sua vita. Non sa che invece è solo l’inizio di un viaggio nel suo passato che lo porterà a compiere il suo destino.
Quando si sveglia è ancora stordito, strane percezioni, forse è davvero morto oppure no. La bella dottoressa Sofia Rikkin lentamente lo sveglia e gli spiega che si trova lì per aiutarlo, che si trova nel reparto convalescenti della Abstergo Foundation a Madrid. Eppure Cal si sente in trappola, sente che deve fuggire prima possibile. Nel tentativo di scappare viene braccato e condotto in una sala che sembra la stanza delle torture. È l’Animus, un marchingegno sperimentale per un viaggio spazio-tempo che mostra il passato, ma non si limita a far vedere, scaraventa nel ricordo facendo provare e sentire tutto ciò che ha vissuto il proprio antenato.
Cal scopre di discendere da una Confraternita di Assassini che da tempo lottano per difendere la Mela, tesoro nel quale è custodita la chiave del libero arbitrio. Regressione dopo regressione, rivive in Aguilar, suo predecessore, acquisendo abilità e conoscenze incredibili.
Nel frattempo Alan Rikkin, che osserva le proiezioni dei ricordi dagli schermi del suo ufficio, si vede sempre più vicino al suo obbiettivo: scoprire dove è custodita la Mela, recuperarla e consegnarla all’Ordine dei Templari. Quando Cal prende coscienza del diabolico piano del padre Alan e della figlia Sofia, è pronto a ribellarsi e combattere a costo della vita, perché la Mela rappresenta tutto.
Assassin’s Creed è un libro dedicato a tutti gli appassionati dell’omonima serie di videogame. Il linguaggio è molto semplice e il ritmo sempre incalzante. Siamo nel periodo dell’Inquisizione, in Spagna. La narrazione si alterna tra passato Aguilar e presente Cal, a volte ci si perde, si confonde il riferimento temporale, forse appositamente voluto da Christie Golden per rafforzare la fusione dei due personaggi che in realtà rappresentano un’unica figura: l’Assassino.
Da secoli i membri dell’Ordine dei Templari sono in cerca della mitica Mela dell’Eden: pensano che contenga non solo il seme della prima disobbedienza dell’uomo, ma anche la chiave del libero arbitrio. Trovandola, e decifrandone i segreti, avrebbero dunque il potere di controllare i pensieri di chiunque. Solo la confraternita degli Assassini intralcia il loro cammino …
Il libro lascia intendere che ci sarà un seguito. Questa lotta per contendersi la Mela, che dura nei secoli, finché esistono Templari e Assassini, entrambe le fazioni non si arrenderanno.
Approfondimento
Fantascienza non è il mio genere, eppure Assassin’s Creed si fa apprezzare. Curiose sono le regressioni nella parte finale che riguardano i compagni di Cal, che raccontano l’iniziazione di ognuno loro, la scoperta in qualche modo di essere destinati a qualcosa di grande.
In particolare quella di Lin, la cui antenata si scopre essere Jun, figlia di una concubina, concubina anche lei, cresciuta a palazzo dell’imperatore Zhengde. Lin è Jun, si trova a Pechino nella gabbia del sovrano circondata dalla rivalità delle altre concubine. Riesce a stringere amicizia con Zhang che diventerà più di una sua amica, con un senso di protezione verso di lei tale da prometterle di esserci in qualsiasi momento, anche quando Jun viene scelta dall’imperatore per fare la spia nel campo di guerra al Nord. Questa promessa nasce come precursore del Credo, fondamentale nella confraternita degli Assassini. Come se per Jun, l’amica Zhang rappresentasse la Mela.
Proprio queste briciole di regressioni incentrate su alcuni assassini, nella parte finale del libro, mi fanno pensare che la storia non finisca qui.
Valentina