Detective Blue
Autore: James Patterson, Candice Fox
Pubblicato da Tea - Luglio 2017
Pagine: 159 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura
Collana: Bookshots
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Un omicidio di una ragazza sulla sponda di un fiume vede impegnati il detective Harriet Blue, specializzata in reati sessuali, e un nuovo collega con cui non è facile lavorare, Tate Barnes. Quello che sembra un caso del serial killer a cui tutti danno la caccia, sembra avere un'altra spiegazione da ricercare negli ambienti della prostituzione.
Non sono un giustiziere. Ma a volte non mi resta altra scelta che prendere in mano la situazione. Erano cinque anni che mi occupavo di delitti sessuali, ed io ero stanca di vedere i predatori andarsene in giro liberi, perché non si riusciva ad incriminarli
Harriet Blue è una detective di Sidney impegnata nei casi di reati sessuali, la maggior parte dei quali non vengono riconosciuti di fronte ad un giudice e a volte deve fare giustizia da sola: viene presentata combattiva, alla ricerca della giustizia, dalla parte dei più deboli. Il caso di omicidio che dovrà risolvere in Detective Blue vede come vittima una giovane ragazza sulla sponda di un fiume e subito pensa possa avere a che fare con il serial killer al quale una task force della polizia dà la caccia, ma alla quale lei non è ammessa, pur essendo la sua più grande ambizione.
Una volta sul luogo del delitto scoprirà di dover dividere il caso con il peggior detective che avrebbe potuto immaginare: Tate Barnes. Lavorare con lui non sarà facile per vari motivi: usa metodi poco ortodossi e soprattutto viene definito un assassino per aver ucciso una donna con suo figlio all’età di sei anni senza aver avuto condanna.
Harriet Blue è un personaggio che non mi piace molto perché ricalca quel filone di donna poliziotto che ha deciso di affrontare la carriera in un mondo maschile e lottare contro di questo con le sue stesse armi, quali la violenza e l’arroganza. Crede di essere migliore di molti di loro, pratica la boxe e picchia i violentatori, vuole riscattarsi da un passato difficile che ha condiviso col fratello Sam. Lo trovo un personaggio abbastanza scontato e anche se si tenta di darle una dimensione più psicologica, non entra in empatia col lettore.
La trama di Detective Blue mi è sembrata molto semplice e banale, non c’è nessuna scena che mi ha colpita particolarmente, nemmeno la caratterizzazione del killer mi è piaciuta. Semplicistico pensare che cerchi un riscatto sociale ed economico dopo una vita orribile. Ad ogni modo scorre velocemente e non annoia, ma non lascia veramente tensione come un bel thriller dovrebbe.
L’unica nota positiva è nel personaggio di Barnes che interrompe la monotonia della storia ed è l’unico che mantiene un mistero da svelare. Il fatto che vengano osteggiati dai colleghi oppure il metodo narrativo di spezzare la narrazione nei due punti di vista killer/detective, sono solo espedienti narrativi per dare una marcia in più ad una trama abbastanza elementare.
Lettura da ombrellone, visto che è semplice seguire l’indagine e non c’è il rischio di dimenticarne gli sviluppi. Sicuramente seguiranno altri romanzi con questo personaggio come si deduce dalle ultime pagine e spero che si approfondisca il suo passato.
Per adesso, non mi ha incuriosito particolarmente questo nuovo detective di Patterson e la storia del romanzo non è riuscita ad essere così ad alta tensione come mi aspetto da un thriller.
Sembrava impossibile che un uomo, che aveva fatto quello che si supponeva avesse fatto lui da bambino, potesse essere così normale. Be’ simil-normale. Mi resi conto che all’inizio non ci avevo creduto davvero a quella storia. Adesso ero sconvolta dal fatto di potermi sbagliare così tanto sul conto di qualcuno.
Approfondimento
Sicuramente Detective Blue, come tutti i romanzi di Patterson, è scorrevole e piacevole da leggere, un’ottima lettura estiva. Però non ci sono colpi di scena che fanno salire la tensione, infatti già dalle prime pagine ci viene presentata quella che potrebbe essere la presunta fuggitiva e si intuisce che il serial killer non c’entra nulla. La parte più interessante è forse quella finale con maggiore azione ed eroismo e il filone narrativo legato al detective Barnes: capire se veramente è stato un assassino oppure no e il suo rapporto con Blue. Il colpo di scena finale relativo all’indagine sul serial killer non mi ha colpita, è facilmente intuibile quando il personaggio entra in scena, ma è funzionale per scoprire le implicazioni nei prossimi romanzi e quali saranno le conseguenze su Harriet Blue.
Gloria Rubino
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