
Autore: Elena Contenta Patacchini
Pubblicato da Blonk - Ottobre 2018
Pagine: 110 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook

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A tutti sarà capitato di parlare con la propria “Anima”, di litigarci, di sentirsi dibattuti tra la propria decisione e quella che la nostra Anima ci “impone”, e di andare persino contro il Suo volere.
L’autrice, in questo romanzo, ha messo a nudo la propria di Anima, Anima che lei vede e considera come una persona in carne ed ossa, le parla - e ne parla - quasi fosse fisicamente presente tanto da far credere che sia realmente così.
Un libro che ha la capacità di farci guardare dentro, permettendoci di immedesimarci nelle parole che l’autrice ci regala.

52 Hertz: manuale d’istruzioni per anima danneggiata narra la fine di una storia d’amore, il cuore frantumato in mille pezzettini finiti chissà dove, l’apatia che prende il sopravvento, le giornate che trascorrono inesorabili tra la monotonia e il trascinarsi nella consueta routine, la voglia incontrollabile che “lui” torni, che la circondi in uno dei suoi abbracci rassicuranti del tipo “tutto andrà bene” e che tornino a baciarsi forte come facevano un tempo.
Mi manchi. F5. Se tu fossi qui la Tenebra sarebbe divisa in due, sparirebbero anche tutte le cazzate che dice, e noi faremmo quelle cose piccoline fatte di solletico, che due persone fanno perché la Tenebra se ne stia sempre spaccata, e le due metà non si incontrino mai, mai, mai e poi mai.
Le storie d’amore finiscono, si sa, e ogni volta diventa struggente e sembra quasi impossibile venirne fuori: uscirne “con il cuore tutto d’un pezzo e senza restarne danneggiati”. La protagonista di 52 Hertz: manuale d’istruzioni per anima danneggiata vive la fine della sua storia d’amore, descrivendo le proprie giornate alla ricerca di una via d’uscita alla sua sofferenza: lavarsi, vestirsi, continuare a lavorare, uscire di casa nella poco probabile speranza che “lui” torni o che, talmeno la chiami.
Tutto si disloca fra lei e la sua “Tenebra”, fra lei e i suoi “Morti”, con l’ingresso – e quindi l’uscita – di personaggi di spicco, il tutto descritto come se lei, la protagonista, vivesse “realmente” in compagnia di persone in carne e ossa che la consigliano, che la supportano, che le preparano persino da mangiare, dialoga con lo “spigolo” del bagno sui problemi che attanagliano il Paese; ama perdutamente la Città in cui vive, rimproverandola di non averle dato ciò che meritava mentre lei, lei le ha dato tutto!
È talmente presa da questa sua sofferenza, da questo distacco, che aiutata da una fervida immaginazione crede, in maniera vivida, che certe situazioni siano realmente accadute, tanto da non comprendere che probabilmente sono solo il frutto del suo malessere e del suo spasmodico desiderio di riavere “lui”.
Alla fine, però, grazie a un “urlo liberatorio” capirà cosa davvero è importante e che, in fondo, sola non lo è mai stata veramente.
52 Hertz: manuale d’istruzioni per anima danneggiata è un libro dal linguaggio fluido e poco articolato, semplice da comprendere, dove spesso l’autrice utilizza espressioni facenti parte della cultura dei giovanissimi, come ad esempio “ci divertiamo a pacchi”, “ridiamo forte” e spesso nelle articolazioni delle frasi utilizza le parole “va detto”.
Non si esime dall’inserire, per dare peso e valenza ai dialoghi, qualche parolaccia, che, diciamolo, non guasta, proprio perché nel contesto – e considerato il genere del romanzo – si incastra alla perfezione; anche perché, lo si ribadisce, il romanzo tratta della storia di una giovane donna, una ragazza, e il linguaggio utilizzato cade a pennello.
Approfondimento
L’autrice riesce a far toccare con mano, a rendere palpabili, visibili, le proprie angosce e le proprie paure, la sofferenza che le attanaglia “l’anima” e, in modo non meno importante, il cuore; suddivide il proprio romanzo in piccoli capitoli, dedicandone ognuno a personaggi letterari facenti parte sia della nostra letteratura sia della letteratura straniera, personaggi che lei si adopererà per farceli “vivere” in un modo oltre che particolare, anche piuttosto singolare, facendoli sentire come parte integrante del libro.
A conti fatti poco o nulla conosciamo di questa “storia d’amore”, non sapremo mai il colore degli occhi di questo “lui” e sapremo solo che la nostra protagonista ha i capelli ricci, ma è un libro che l’Anima te la tocca, che più lo leggi e più vuoi leggerlo; un romanzo che ti fa cogliere il reale stato d’animo che si cela dietro una storia d’amore e che non si limita al “come è potuto succedere?”, ma va al di là, ponendo l’attenzione su come l’Anima, la nostra Anima, reagisce in momenti particolari della nostra vita.
Alessandra Di Maio