
Autore: Aldo Cazzullo
Pubblicato da Mondadori - Settembre 2020
Pagine: 288 - Genere: Narrativa Italiana, Saggio letterario
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Strade blu
ISBN: 9788804732273

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Non un viaggio all’inferno, bensì nel tempo, perché Cazzullo rilegge le pagine del sommo poeta rivelandoci quanto siano attuali e quanto nella storia l’animo umano sia tormentato e consolato da sentimenti immortali. Un viaggio attraverso i pensieri di un uomo in grado riassumere concetti immensi in piccole gemme.

È grazie alla donna se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna.
A riveder le stelle è il titolo del libro di Aldo Cazzullo e ne è al tempo stesso la citazione di una citazione. L’autore non fa l’esegesi dell’opera di Dante Alighieri, estrapola dei brani e con chiarezza, semplicità e padronanza ne svela le origini, i retroscena storici. Svela al lettore la stupefacente attualità del pensiero dantesco e lo spinge in un vero e proprio viaggio, on the road, nell’Italia geografica e storica, dal medioevo a oggi.
Cazzullo ci parla di Dante, l’uomo che ha traghettato il Bel Paese dal medioevo al rinascimento, ci parla di un Dante dal temperamento irrequieto, iroso, di un Dante soldato che combatté in prima linea negli scontri tra bianchi e neri, guelfi impegnati in una lotta fratricida. Ci parla di un Dante sofferente in esilio.
Ci parla di un Dante che sogna un’unità nazionale, non solamente linguistica, che elevi l’uomo dagli orrori dei gironi infernali, spingendolo verso vette da cui gli interessi privati, i tradimenti politici, e peggio ancora, i tradimenti d’amore, sembrino piccolissimi e indefiniti punti sfocati facili da cancellare o da ignorare.
L’Italia ha questo di straordinario, rispetto alle altre nazioni. Non è nata dalla politica o dalla guerra. Non da un matrimonio dinastico, non da un trattato diplomatico. È nata dalla cultura e dalla bellezza.
L’approccio di Cazzullo è interessante, riesce sempre a regalare spunti di riflessione, non banali, anche su avvenimenti non direttamente legati alla Divina Commedia. Passiamo dai versi magnifici e terribili dell’inferno al dramma del Vajont, all’utopia dell’isola dei fiori, e a legare il tutto un sottile filo che solamente Dante fu in grado di tessere.
L’autore segue quel filo e ne immagina un proseguimento senza andare mai fuori tema o risultare inutilmente superfluo.
Approfondimento
…come l’uom s’etterna…
È difficile recensire un libro come A riveder le stelle senza cadere nell’errore di recensire, in qualche modo, l’inferno di Dante, ma questo libro non è la Divina Commedia. Aldo Cazzullo è stato abile tanto da rendere una lettura potenzialmente impegnativa veramente godibile. È stato tanto abile da non far trasparire i suoi meriti, come un ginnasta che fa sembrare un gioco da ragazzi compiere acrobazie impossibili. Per questo motivo cerco disperatamente di non riferirmi direttamente all’opera di Dante, la cui potenza rimane incontenibile, ma tento di rendere merito all’autore del libro.
Cazzullo è riuscito, a mio avviso, a dare un’idea chiara di alcune delle motivazioni che portarono Dante verso il proprio destino, fatto di gloria e di sofferenza, mescolando aneddoti della sua vita e quelli di una disgraziata Firenze, e non solo, al suo background culturale, fatto di miti e grandi poemi. Ha usato sapientemente Dante Alighieri come un ago pungente la cui cruna mantiene saldo il filo conduttore della poetica e della morale della grande Italia che Dante Alighieri stesso sognava, che rimane l’unica guida per districarsi in un labirinto sorvegliato da tanti Minotauro pronti a farci cadere in tentazione e smarrire la retta via. Ha reso efficacemente l’immagine di un uomo proiettato verso il futuro, anzi che fu egli stesso il futuro, tanto da essere stato probabilmente il primo uomo rinascimentale.
Il viaggio che Cazzullo fa intraprendere al lettore è cupo e a tratti soffocante, magico, romantico, e la conclusione verso cui ci accompagna ha il sapore di una liberazione. A rivedere le stelle.
Cristiano Dall’Asta