
Autore: Roberto Ceresa
Pubblicato da Giunti - Luglio 2020
Pagine: 315 - Genere: Crime
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788809894662

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
Nicolò è un ragazzo di 19 anni, semplice e dai sani principi, che a seguito dell’incontro con uno scaltro sconosciuto, decide di dare una virata alla sua vita, cercando nella criminalità il modo di riscattarsi e di far fronte ai problemi economici in cui versa la sua famiglia dopo la morte del padre.

Sinceramente…Non so come mi stia succedendo. Sto vivendo una situazione alla quale non ero preparato. Mi sembra di essere stato investito da una cascata d’acqua a cui non riesco a opporre resistenza.
Vera protagonista della storia avvincente di questo romanzo, sullo sfondo di una Torino degli anni ’90, è una banda di rapinatori, i Cavalieri oscuri, messa su da Nicolò ed i suoi amici quasi per gioco, con un piglio di sfida che fa da spinta ad ogni colpo messo a segno. Ciascuno di loro ha il desiderio di rivalsa nella propria vita, la voglia di riscattarsi da una condizione economica e precaria che li relega nella mediocrità di provincia. Seguendo le indicazioni di Massimo, l’esperto rapinatore che costruisce la regia dei colpi della banda, i quattro amici si spingono in imprese sempre più rischiose, riuscendo a cavarsela ogni colta nel migliore dei modi: tutto va secondo i piani, la squadra si fa forte dei ruoli che ciascuno di loro ricopre con responsabilità e audacia. Nell’andare avanti sembra quasi di percepire nei protagonisti un incedere deciso e insaziabile verso una direzione di vita così lontana dalle loro origini, ma al contempo così desiderabile e sempre più irrinunciabile.
Era come se all’interno dello stesso corpo coabitassero due persone profondamente differenti tra di loro, ciascuna delle quali con una storia tutta sua da raccontare
La trama si fa più ritmata dall’apparire sulla scena della commissaria Mazzucchi, incaricata di seguire le indagini sulle rapine compiute dalla banda dei Cavalieri Oscuri: il romanzo cambia passo e si trasforma in una vera e propria sfida soprattutto con Nicolò, uno dei componenti della banda. L’epilogo dell’intera storia è prevedibile, già annunciato nelle prime pagine del romanzo, forse la parte del libro dove si coglie una vibrazione diversa, probabilmente dettata dalla nota autobiografica dell’autore rispetto alla sua esperienza carceraria come detenuto.
Approfondimento
Accadde a Torino risulta un bel romanzo, piacevole da leggere, scorrevole e con un ritmo incalzante, dove la descrizione degli eventi e il livello di dettaglio del racconto elicitano nel lettore scene visive: sembra, durante la lettura, di essere di fronte ad una serie televisiva poliziesca. Tale caratteristica incolla il lettore alle pagine, lo rende spettatore coinvolto nelle vicende dei protagonisti, quasi alleato delle loro malfatte, ritrovandosi a tratti fare il tifo per questi ragazzotti divenuti rapinatori un po’ per caso.
Piuttosto ridondanti e ripetitive le descrizioni delle rapine, dove tutto fila liscio, nessuna incertezza nei colpi messi a segno, una banda inafferrabile, quella dei Cavalieri Oscuri, che riesce a mettere in crisi l’intero sistema investigativo.
Il punto debole di questo romanzo, secondo il mio parere, risulta essere la scarsa introspezione che l’autore riserva ai protagonisti, che risultano essere quasi senza spessore, automi nelle rapine eseguite, come a recitare un copione sempre uguale e sempre vincente: mai un ripensamento da parte dei componenti della banda, mai un tentennamento su quanto fatto, mai una riflessione morale, presi così tanto dal vortice del desiderio di avere sempre di più. Fa eccezione il tratto di gentilezza e delicatezza che l’autore riserva ai componenti della banda nei confronti delle proprie vittime, tratto che cozza con la sfrontatezza e la freddezza delle gesta da essi compiute. Il personaggio di Nicolò è quello più curato, quello in cui al tratto più deviante del malfattore, l’autore contrappone un’anima delicata e sensibile, con un amore per la letteratura che il protagonista coltiva con le irrinunciabili lezioni private con la professoressa di lettere. Sembra che l’autore abbia voluto compensare l’infallibilità dei componenti della banda con la fragilità della commissaria Mazzucchi: in lei l’autore mette in luce le debolezze professionali e personali che la rendono, agli occhi del lettore, fallibile e dunque più umana.
Accadde a Torino ha vinto il premio “Segnalib(e)ro, concorso letterario che ha coinvolto otto istituti carcerari italiani.
Federica Di Pasquale