
Autore: Anna Nerkagi
Pubblicato da Utopia - Settembre 2022
Pagine: 144 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea, Romanzo di formazione
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Letteraria Straniera
ISBN: 9791280084156
ASIN: B0BDMBCPX2

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Dopo una tragedia che ha sconvolto la vita di Seberuj, cacciatore e allevatore di renne nella Siberia, la moglie e la figlia vengono brutalmente attaccate da un lupo solitario. Nonostante i vani tentativi di cacciarlo, la bestia semina terrore tra le mandrie. Dopo la morte della famiglia, l'anziano Seberuj si trova solo, accudito dai vicini. Nel tentativo di riunire la famiglia, scopre che la figlia Aniko, ora geologa in città da dieci anni, è all'oscuro della tragedia. Aniko, turbata, torna al suo antico accampamento, ma si scontra con un mondo estraneo e arcaico, provocando in lei dubbi e scelte difficili.

Quindi vorresti vivere in un appartamento pieno di comodità e lasciare che le altre donne nenec continuino a restare in eterno davanti al focolare? Sei una persona istruita, impegnati per migliorare le loro condizioni di vita.
Nogo Seberuj è un nenec, è abituato al clima aspro della tundra e conduce una vita tranquilla con la moglie e la figlioletta più piccola. La figlia più grande, Aniko, era stata portata via da un uomo, anni prima, per farle frequentare la scuola e da quel momento non l’aveva più rivista. La loro vita continua a procedere normalmente fino a quando Nekoci, moglie di Seberuj, e la figlioletta vengono ritrovate il morte dopo una tempesta di neve: le loro membra sono martoriate e la testa è l’unica parte rimasta intatta. Sanno bene che Cane Mozzo, il lupo, ha colpito ancora. A questo punto Seberuj si sente conto di essere rimasto solo, ma sa anche che deve avvisare Aniko della morte della madre e farla ritornare a casa. La giovane ragazza è confusa, si trova costretta a ritornare in un mondo che non le appartiene più, di cui non ricorda quasi più nulla.
Quattordici anni vissuti lontani dal suo popolo sono tanti, il suo carattere è cambiato, così com’è cambiata la sua visione del mondo e le sue abitudini. Il primo incontro con suo padre dopo tanto tempo non è dei più idilliaci, quasi non lo riconosce, lo sente un estraneo, non riesce a provare amore, ma solo forte compassione. Messa di fronte alle sue responsabilità, vorrebbe scappare, tornare nel suo mondo dove sta costruendo il suo futuro. Sa bene che non può allontanare per sempre le sue origini perché sono parte di quello che è, ma si rende conto che prima dovrebbe cercare di trovare sé stessa e quello che vuole davvero. Solo così potrà davvero tornare.
Aniko si può quasi considerare un romanzo di formazione, un percorso. Anche se compare nel mezzo della vicenda, Aniko ne è la protagonista. Da piccola ha lasciato la sua terra e il suo popolo e, quando si trova costretta a tornare a casa, sente di non appartenervi più, lo sente distante e sconosciuto. Aniko può essere il ritratto di un giovane, uomo o donna che sia, che cerca di trovare la sua strada allontanandosi dalla famiglia e dalle tradizioni. È un viaggio alla scoperta di sé stessi, un percorso di crescita. Percorso di crescita che il lettore non trova solo in Aniko o nel popolo nenec, ma che colpisce anche gli animali che vengono personificati.
Approfondimento
Il popolo nenec è una popolazione indigena della Russia, che vive nella tundra e trae il proprio sostentamento dall’allevamento delle renne. Con l’avvento delle comunicazioni i nenec hanno perso il loro famoso isolamento dal mondo che li trovò in parte impreparati. Con l’ascesa dell’Unione Sovietica i nomadi vennero costretti a stanziarsi e i giovani vennero allontanati dalle loro famiglie per ricevere un’istruzione scolastica. Questo provocò un grave danno all’identità culturale dei nenec.
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