
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2019
Pagine: 228 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Omnibus italiani
ISBN: 9788804709664

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Numidia, 62 d.C. Una carovana avanza nella steppa, scortata da soldati sotto il comando del centurione di prima linea Furio Vereno. Sui carri, leoni, ghepardi, scimmie appena catturati e destinati a battersi nelle venationes. La preda più preziosa e temuta, però, viaggia sull’ultimo convoglio: è una giovane, splendida donna con la pelle color dell’ebano, fiera e selvatica come un leopardo... e altrettanto letale.

Il nuovo romanzo di Manfredi, Antica madre, parla della Numidia, dove Voreno, ex gladiatore a servizio dell’Imperatore romano Nerone, sta portando a termine una missione: catturare e portare a Roma fiere e animali selvatici per le venationes, i giochi che precedono i duelli tra i gladiatori nelle arene. Ma accanto agli animali esotici, chiusa in una gabbia nel fondo della carovana, si trova il premio più ambito: una donna etiope dallo sguardo magnetico.
Quella superba creatura aveva i colori della natura. Il Bruno dei tronchi degli alberi e il verde delle foglie.
Verea, è questo il nome della donna, che significa “solitaria”, non passa certo inosservata, sia per la sua estrema bellezza che per le sue gradi capacità. Infatti, durante il viaggio di ritorno verso Roma non esita a tuffarsi in mare per salvare un leopardo appena caduto attirando su di sé l’ammirazione da parte dei soldati romani. Voreno si sente attratto da questa donna, ma non è l’unico. Appena arrivati nell’Urbe, infatti, le voci su Verea si diffondono rapidamente, fino a incuriosire l’imperatore Nerone. Verea però non è una donna accondiscendente come tutte le altre, e non cede alle avances dell’imperatore. Per questo motivo Nerone decide di farla lottare nell’arena. La donna però è forte e inaspettatamente si salva.
Voreno cerca in tutti i modi di allontanarla dall’arena e finalmente ci riesce, l’occasione si presenta quando viene incaricato dall’imperatore di partire per una nuova missione esplorativa. La nuova missione si svolgerà nel cuore dell’Africa alla ricerca delle sorgenti del Nilo che nessuno aveva ancora trovato.
Ed è proprio in questo viaggio, pieno di sorprese e paesaggi sorprendenti che Verea svelerà il suo grande segreto.
Approfondimento
In Antica madre, Manfredi descrive luoghi incontaminati, dove persistono ancora antichi rituali e tradizioni diverse rispetto a quelle dell’impero romano, spesso distrutte e sconvolte dalla bramosia di potere e ricchezza dell’imperatore. Il libro riprende gli eventi storici realmente accaduti, intrecciati alla storia di Verea e del soldato Voreno il quale, durante la spedizione in Africa, sviluppa una nuova sensibilità verso questo nuovo popolo. Diventerà più prudente meno impulsivo, soprattutto per amore di Verea.
Antica madre è accattivante, anche se spesso risulta sbrigativo, come se Manfredi avesse voluto concluderlo il prima possibile. Magistrali però le descrizioni, in particolar modo quelle paesaggistiche:
I colori del tramonto incendiano il paesaggio e quando si guarda dalla costa, il disco del sole sembra sanguinare sul mare. L’Africa, quella infinita e sterminata sormontata da monti che perforano il cielo e dove nelle notti d’estate una scia che attraversa il firmamento da un orizzonte all’altro vela milioni di stelle. L’Africa che risuona del ruggito del leone e trema sotto il galoppo di migliaia di alcelafi.
Ben descritti anche i personaggi, come Verea. Ritengo poco realistico Voreno, a volte troppo sensibile per essere un soldato romano; spesso rimane inerme e inconsapevole davanti alle situazioni che lo circondano. Ho trovato la trama forse troppo stereotipata a tratti deludente. Non definirei quindi Antica madre il lavoro migliore di Manfredi. Nonostante tutto il romanzo tiene compagnia.
Eliana Papa