
Autore: Volker Kutscher
Pubblicato da Feltrinelli - 23/11/2017
Pagine: 477 - Genere: Giallo storico
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori
In una Berlino della fine degli anni venti, ancora ferita per la sconfitta subita in guerra, dilaniata tra lotte interne politiche ed economiche, il commissario Gereon Rath cerca di farsi strada tra gli ispettorati della Buoncostume e della Omicidi, indagando su misteriosi casi di omicidio che lo porteranno, suo malgrado, ad imbattersi con la criminalità sia tedesca che russa e che lo coinvolgeranno più di quanto spetta ad un poliziotto….

Anno 1929; il commissario Gereon Rath è stato da poco trasferito dalla Omicidi di Colonia alla Buoncostume di Berlino; per insabbiare il suo passato professionale burrascoso, suo padre, Engelbert Rath, alto funzionario di polizia, grazie alle sue conoscenze, gli ha procurato il nuovo incarico.
A causa di questa retrocessine di carriera, Rath sente il bisogno di un riscatto per rimettersi in gioco, e per dimostrare quello che vale a prescindere dalle amicizie di alto rango del potente genitore.
Il caso vuole che, su un omicidio avvenuto senza alcun testimone, lui abbia delle informazioni in più rispetto agli inquirenti che invece brancolano nel buio; questa e’ l’occasione che aspettava per farsi conoscere, decide pertanto di indagare da solo.
Comincia a girare nel locali notturni di Berlino, e facendo le domande giuste alle persone sbagliate, rimane coinvolto in una matassa sempre più ingarbugliata: i morti in circostanze misteriose aumentano e con loro anche i potenziali assassini.
Lo sfondo storico è quello della Germania del primo dopoguerra; la capitale è divisa tra i comunisti, i nazisti, la “fortezza rossa” dei comunisti dissidenti, i soldati che hanno servito l’esercito zarista, la nobiltà e la polizia sovietica….”Berlino poteva fare concorrenza a Chicago sotto ogni aspetto”
La polizia, l’esercito, la stampa e la criminalità coesistono fra loro in un precario equilibrio che Rath con la sua spavalderia, mette continuamente a rischio.
Tutte le varie organizzazioni, da quelle politiche a quelle criminali, sono collegate tra loro da una fitta rete di informatori e spie e Rath, anche se “di politica capiva poco”, sa che “qualche volta per aiutare la verità a venire fuori bisognava mentire”.
All’inizio si mostra come un personaggio con pochi scrupoli, pronto a far carriera sulle spalle altrui; nel corso della storia, anche se si svolge nel breve arco temporale di appena due mesi, dal 28 aprile al 21 giugno, si evolve perdendo un po’ della sua sicurezza, e necessitando di aiuto altrui (“la sua lotta solitaria non avrebbe portato da nessuna parte”).
A confonderlo è anche la vicinanza con la giovane Charly stenografa della polizia:
“Merda! Pensò. Hai già abbastanza problemi dimentica questa donna! Toglitela dalla testa! Non lasciarti trattare così!”
In questo romanzo la vera protagonista è la città di Berlino con tutte le sue peculiarità, tutti i suoi pregi e difetti. L’autore non si risparmia nel descriverne i palazzi e il dedalo di strade, i cui nomi sono stati lasciati, nella traduzione, in lingua originale (come anche varie associazioni e cariche politiche); per quanto questo possa creare un po’ di confusione al lettore, allo stesso tempo lo aiuta ad immergersi nella complicata ambientazione tedesca a cavallo tra le due guerre.
Lo sguardo di Rath vagò sul mare di tetti. Ancora non sapeva cosa pensare di quella città. Ma in estate Berlino aveva indubbiamente il suo fascino. Una città completamente diversa che d’inverno. Forse, in fondo, non era poi così male.
Vengono descritti in maniera minuziosa anche i rapporti e gli intrighi politici ed economici fra i molteplici personaggi che si susseguono all’interno del romanzo. In uno scenario in cui la democrazia fa sempre più fatica a sopravvivere, risulta più moderno e attuale di quanto si possa pensare.
AMELIA SARA MACCA