Autore: Louis-Philippe Dalembert
Pubblicato da Frassinelli - 2014
Pagine: 275 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa
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Aprile 2009: in Italia la terra trema. In un paese dell'Abruzzo, una coppia mista, Azaka e Mariagrazia, aspetta con gioia l'arrivo del primo figlio. Sotto lo sguardo di rimprovero degli uni, contrari alla presenza di stranieri nella regione, e la curiosità benevola degli altri. Se le scosse tendono a inasprire le tensioni, rammentano anche ad Azaka un episodio traumatico della sua infanzia: un altro sisma, all'altro capo del mondo, durante il quale lui rimase sepolto sotto le macerie. È la storia che si ripete? Ovunque si trovi, deve temere l'ira della Terra?
Siamo in Abruzzo,protagonista e narratore della storia è Azaka,giovane immigrato Haitiano sposato con l’abruzzese Mariagrazia,dalla quale aspetta con ansia e gioia l’arrivo del primo figlio. A disturbare la quieta paesana e la vita della giovane coppia sono i sussulti della terra,che trema impetuosa aumentando sempre più di intensità,facendo crescere il terrore a L’Aquila e in tutta la Regione. Mentre le scosse si fanno più ravvicinate e la tensione cresce Azaka ripercorre interiormente le diverse tappe della sua vita. A partire da come ha conosciuto quella che sarà la sua futura moglie,a come sia stato difficile farsi accettare dagli abitanti del paese prima e dai genitori di Mariagrazia poi,agli sforzi e le fatiche per costruirsi un lavoro dignitoso e il rispetto dei compaesani. Ma c’è una cosa ben più importante che le scosse del terremoto hanno risvegliato in lui,un evento accaduto molti anni prima dall’altra parte del mondo, quando era poco più che un bambino,evento di cui non farà mai parola con nessuno per non smuovere quella parte che per tanto tempo ha cercato di nascondere,quel dolore che adesso,a distanza di così tanti anni,sembra riemergere salendo a galla più prepotente di prima. Azaka è un sopravvissuto. Vivo per miracolo dopo essere rimasto sepolto vivo sotto le macerie per tre giorni e tre notti,senza bere né mangiare,senza parlare,tentando in tutti i modi di sopravvivere alla sua terribile sorte. E adesso,può davvero succedere di nuovo? Può a distanza di così tanti anni,sotto un cielo completamente diverso,essere ancora perseguitato dall’ira cieca della terra? Pochi secondi che sembrano infiniti possono cambiare tutto,per sempre.
Ballata di un amore incompiuto ci fa rivivere il terribile terremoto de L’Aquila,nell’aprile del 2009,quando in una manciata di secondi,centinaia di persone hanno perso tutto. Una ferita ancora aperta in tutta Italia,che difficilmente si rimarginerà completamente. Alla tragedia dell’Abruzzo viene affiancato un altro tema spinoso,ottimo spunto per una riflessione sociale,cioè il problema dell’immigrazione. A partire dal difficile inserimento di Azaka all’interno della comunità paesana, preclusa a qualsiasi tipo di novità,fino all’accettazione vera a propria dell’unione con Mariagrazia,che continua a distanza di tempo a generare curiosità da parte di alcuni,meri ed inutili pregiudizi da parte di altri. Dalembert riesce ad affrontare due argomenti così delicati con estrema disinvoltura,miscelando storia d’amore,fatti di cronaca e indagine sociale,creando uno stile struggente e angosciante ma allo stesso tempo divertente e assai piacevole.
Un romanzo toccante e commovente,con un finale che lascia l’amaro in bocca per quanto incredibilmente reale, come monito che ogni tanto la terra viene a ricordarti la tua fragilità di essere umano.
Viola Marchetti