
Autore: Simone van der Vlugt
Pubblicato da Ponte alle Grazie - Ottobre 2016
Pagine: 297 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Scrittori

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Nell'Olanda della fine del Seicento una ragazza forte e coraggiosa cerca di realizzare il proprio sogno, seppur con molte difficoltà e traversie. Un romanzo che parla di amore, fatiche e sogni che si realizzano.

Cathrjin ha appena vent’anni quando rimane vedova. Rimasta incinta, era stata costretta a sposare Govert, un uomo violento e ubriacone, e a subire le sue continue angherie che l’avevano portata anche a perdere il bambino che portava in grembo. Il paesino dove vive però le sta stretto. È una ragazza curiosa e piena di vita, sente il bisogno di uscire fuori, scoprire posti e cercare una sua dimensione, cosa che non può fare a casa, dove deve dare una mano alla famiglia nella campagna ed alla fattoria.
Questo è il cuore di ogni cosa, il punto d’incontro di realtà diverse. Mi fermo al centro della piazza, contemplo l’inebriante nuovo mondo che mi circonda e capisco che non tornerò mai più nel paese dove sono nata.
In città incontra Mattias, il quale le dà una mano a trovare lavoro, mandandola da suo fratello a fare la governante. L’attrazione tra i due è immediata e forte. Sentimenti e raziocinio si scontrano subito e ogni volta che rivede Mattias è tormentata dal desiderio per lui e dalla paura di essere semplicemente una delle tante ragazze di umili origini illuse da uomini ricchi e affascinanti. Mattias, inoltre, è un uomo che ama l’avventura e i viaggi, un uomo misterioso e affascinante agli occhi di numerose donne. Non è fatto per stare in un posto e mettere radici.
Ma ben presto, presa dalla vita quotidiana, l’amore sarà un pensiero quasi marginale nella vita della ragazza. Proprio quando sembra essersi ambientata ad Amsterdam, il passato ritorna a bussare alla sua porta e con esso gli scheletri nell’armadio che la ragazza aveva cercato di lasciarsi alle spalle. Costretta ad allontanarsi di nuovo, va a Delft dal secondo fratello di Mattias, che possiede una fabbrica di porcellane. Ed è proprio lì che Catrijn riuscirà a trovare finalmente quello che aveva sempre sognato da tutta la vita: lavorare come pittrice di vasellame. Non sarà facile, dovrà farsi strada in un mondo dove le donne svolgono altri tipi di mansioni e vengono spesso sfruttate e sottopagate ma grazie alla sua intraprendenza, alla forza interiore e alle sue straordinarie capacità riuscirà ad ottenere il rispetto dei suoi colleghi e molto altro.
Catrijn incarna l’immagine di una donna moderna e intelligente, con un’anima artistica e uno spiccato senso pratico. L’arte è alla base del romanzo Blu come la notte, permea tutte le pagine con l’intensità del famoso “Blu di Delft”, la descrizione accurata della cittadina nella sua quotidianità, nei giorni di festa, la delicatezza di una raffigurazione cinese sulla ceramica. Il tutto ci arriva in maniera diretta, semplice e con una narrazione che dosa bene momenti di suspense e altri di apparente quiete, descrivendo con maestria il naturale fluire della vita.
La protagonista conoscerà Rembrandt, diventerà amica di Vermeer, vivrà disavventure e gioie profonde, sullo sfondo di un’Olanda di metà Seicento, fatta di gente di buon cuore, dove tutti sono pronti ad aiutarsi e a sorreggersi nei momenti di difficoltà. Catrijn è il ritratto di una donna moderna, una donna fuori dagli schemi, libera e padrona di se stessa, con un carattere forte e tanta gioia di vivere.
A volte la vita, quando credi di averne capito gli alti e bassi, quando pensi che non possa più serbarti grandi sorprese, compie una svolta del tutto inattesa.
Blu come la notte lascia con sé, oltre a una piacevole storia, un messaggio importante: non bisogna mai abbandonarsi propri sogni. La vita potrà sembrare inclemente, ingiusta, priva di senso, ci metterà davanti scelte difficili e situazioni infelici ma alla fine ripaga sempre.
Approfondimento
Luoghi, personaggi e alcuni avvenimenti di Blu come la notte sono reali. Il pittore Rembrandt, ad esempio, che la nostra protagonista incontra una sola volta nel suo studio e ha la possibilità di ammirarlo durante il suo processo creativo. Altro elemento, le ceramiche di Delft sono famose in tutto il mondo, soprattutto il “blu di Delft”.
Questi piccoli particolari rendono il romanzo più interessante, consentendo al lettore di immergersi completamente nell’atmosfera dell’Olanda del Seicento. Un paese fatto di agricoltura, gente semplice e di cuore, ma anche di arte, di passione, di fervore culturale che porteranno presto il paese a un grande sviluppo e progresso artistico-culturale. Grazie alla penna di Simone van Der Vlugt ci immergiamo in questo mondo e sembra quasi di essere lì con Catrijn a passeggiare per la città la domenica mattina o a guardare le meravigliose ceramiche bianche e blu di Delft, siamo anche nell’atelier di Rembrandt e ammiriamo affascinati il suo lavoro e la maestosità con cui imprigiona la luce nelle sue tele.
Danila Pisano
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