Autore: Francesca del Rosso
Pubblicato da Mondadori - Settembre 2016
Pagine: 201 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus
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L’amicizia che a sedici anni sembra eterna, improvvisamente finisce senza una spiegazione, ma Tessa ripensa alla sua grande amica del passato, Clara, proprio quando ne avrebbe più bisogno: il suo matrimonio è in crisi. Può questa amicizia avere una seconda possibilità?
Tessa e Clara erano migliori amiche negli anni del liceo: confidenze, feste, vacanze, e tutto quell’inventario di sciocche abitudini che rendono unica un’amicizia. Poi senza un vero motivo si sono allontanate, ma la ferita di questo strappo è ancora viva in Tessa, ora più che mai, anche dopo tanti anni. Infatti ha appena scoperto un tradimento di suo marito e sente la necessità di raccontare tutto a Clara, di come ami ancora Giorgio, ma di come la sofferenza la porti a fuggire, di quel progetto di scrivere un libro che non riesce a portare a termine e, soprattutto, del perché Clara non abbia mai risposto alla sua lettera di richiesta di spiegazioni, lasciando morire di inedia il loro rapporto.
C’è chi sostiene che a un certo punto il tuo passato e le tue origini ti richiamino come degli elastici. Ti hanno lasciato andare, ma prima o poi ti costringono a tornare indietro.
Tessa decide di prendere in mano la sua vita: cerca Clara tramite il club di tennis e fa in modo di incontrarla, tra loro c’è tensione e rimpianto, una certa freddezza e tante cose non dette, qualcosa che deve essere risolto e si trascina nei mesi della loro frequentazione, nelle vacanze con i mariti, nel rapporto fin troppo materno tra Clara e il figlio adolescente di Tessa.
La resa dei conti avverrà di fronte al melograno piantato insieme tanti anni prima, simbolo della loro amicizia, i nodi del passato finalmente si possono sciogliere, lasciando ogni persona libera dai vincoli del rancore.
E ricordati che non c’è sempre un perché.
Approfondimento
Il personaggio di Tessa in Breve storia di due amiche per sempre è molto realistico, con tutte le debolezze e le incoerenze di una quarantenne alle prese con la vita quotidiana. Ottima la scena in cui Tessa viene coinvolta, suo malgrado, in una esercitazione di cani salvataggio. È evidente che la grappa aiuta a fare cazzate è l’esilarante riepilogo dell’esperienza, ma in acqua, sola e triste, Tessa si chiede se realmente vuole essere salvata.
-Tessa sei salva!- Lo sono veramente?
Il riscatto di Tessa, che si considera una donna priva di ambizioni, avverrà proprio grazie alle esperienze vissute nell’ultimo periodo, per cui il messaggio trasmesso è che anche i brutti momenti insegnano a crescere.
Clara risulta all’inizio molto fredda nella sua perfezione di abiti e trucco, ma si capisce presto che quella è una maschera che nasconde una sofferenza legata al passato e la rende più umana e meno antipatica.
Gli altri personaggi sono resi in modo meno vivido, ma anche quelli minori vengono ricordati per qualche tratto peculiare, come la nonna che parla in dialetto abruzzese, o Giorgio, marito ambizioso ma pronto alle lacrime.
Molto apprezzabile la scelta di narrare in modo non cronologico gli avvenimenti del passato, che riemergono in concomitanza con luoghi, immagini, profumi del presente, proprio come i ricordi in un flusso di coscienza; gli anni ‘80 rivivono tra Guns’n’Roses, manifestazioni studentesche e abbigliamento tipico. Anche le citazioni di libri e brani musicali situano in modo preciso gli episodi di ieri e di oggi e movimentano le descrizioni.
Lo stile di Breve storia di due amiche per sempre è leggero, a tratti perfino umoristico, così che anche gli episodi più dolorosi risultano stemperati in un’atmosfera triste, allegra, serena, ansiosa, variegata proprio come la vita reale.
Complessivamente è un opera che si legge molto volentieri, e anche se non tratta temi alti, può fare riflettere sull’amicizia e sui rapporti tra le persone. L’epilogo riesce a strappare perfino qualche lacrima, anche se non lo ritengo in linea con lo stile del resto del romanzo.
Lo consiglio agli amanti della letteratura leggera e a chi vuole passare qualche ora in compagnia di episodi che riportano alla nostra adolescenza, agli anni ‘80 e alla spensieratezza di quando la tua migliore amica era il centro del mondo.
Elena Naldi