
Autore: Michelle Magorian
Pubblicato da Fazi - Novembre 2021
Pagine: 300 - Genere: Letteratura per ragazzi, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9788893257190
ASIN: B09JDFGHH7

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Nel 1939 il governo inglese, temendo i bombardamenti tedeschi, decide di evacuare migliaia di bambini nei villaggi di campagna. Il piccolo William Beech lascia cosi Londra per recarsi a Little Weirwold dove ad attenderlo c’è il signor Tom, un taciturno uomo di mezza età. A Tom bastano pochi sguardi per rendersi conto delle condizioni difficili in cui versa Willie il quale, oltre ad essere malnutrito, ha chiaramente subito ripetute violenze fisiche e psicologiche. Durante la loro convivenza, Tom si prenderà cura del bambino con affetto sincero, regalandogli una felicità insperata.

Il cielo era cosparso di frammenti di stelle. Tom le osservò. Sembrava impossibile che ci fosse la guerra.
È la fine dell’estate del 1939: la Seconda guerra mondiale è da poco iniziata. Le Nazioni scese in campo non sanno ancora cosa aspettarsi. Sarà un conflitto rapido, destinato a una veloce conclusione? Presto ci si siederà attorno ad un tavolo per la firma dei trattati di pace? O sarà al contrario una guerra lunga e logorante, destinata a causare milioni di vittime? Difficile dirlo nei primi giorni di settembre, quando la spartizione del territorio polacco ad opera di Hitler e Stalin è solo agli albori.
In questo stato d’incertezza, il governo inglese inizia però a prendere alcune contromisure: temendo i bombardamenti tedeschi sulle grandi città, decide di evacuare i bambini nelle campagne, ritenute più sicure. Tra questi piccoli sfollati c’è William Beech che quasi senza rendersene conto si ritrova nel villaggio di Little Weirwold. La sorte ha scelto per lui la casa di Thomas Oakley, un solitario signore di mezza età. Il passato di Tom è avvolto dal dolore per la perdita della moglie Rachel e del loro figlio appena nato. Da quel momento niente è stato più come prima. Ma davanti a quel bambino così fragile, l’uomo capisce di non poter tentennare: Willie ha bisogno di aiuto. A testimoniarlo è il suo corpo martoriato e il terrore che si legge nel suo sguardo. Chiaramente nei suoi pochi anni di vita ha subito tante violenze da averlo portato a vivere in una situazione di continuo timore.
Willie si sente cattivo, sempre pronto a essere punito per le sue colpe. Tom inizierà a prendersi cura con affetto di quello scricciolo approdato alla sua porta. Curerà i lividi e le cicatrici, laverà le lenzuola costantemente bagnate durante il sonno. Lo introdurrà nel villaggio, facendogli conoscere i diversi abitanti. Così, Willie si ritroverà per la prima volta a festeggiare un compleanno circondato dagli amici. Sembra impossibile. Eppure non lo è. Con il passare delle settimane, il passato viene accantonato in un angolo mentre il presente si anima delle giornate a scuola, delle prove per la recita natalizia e della scoperta di un talento straordinario per il disegno.
Willie si lascia assorbire da quella nuova vita in cui tutto sembra risplendere ma a riportarlo indietro sarà una lettera della madre che gli chiede di tornare a Londra per assisterla. Willie non può far altro che impacchettare i suoi bagagli e partire non potendo immaginare quali terrificanti rivelazioni siano pronte ad attenderlo nella capitale.
Approfondimento
Michelle Magorian ha infuso un’incredibile tenerezza nel tratteggiare i suoi personaggi. Mentre leggiamo le vicende di Tom e del piccolo William gli occhi diventano spesso lucidi, mentre il nodo alla gola tende a farsi sempre più stretto. Non stupisce quindi che a partire dalla sua prima pubblicazione, nel 1981, questo testo sia stato amato da intere generazioni di inglesi. Ho preferito non aggiungere l’aggettivo “giovani” perché credo sia riduttivo definire Buonanotte, signor Tom un romanzo per ragazzi.
In queste pagine ci sono dolori laceranti e sentimenti profondi, perdite e lutti ma anche amori e affetti capaci di superare le difficoltà più gravose. C’è il percorso di crescita di un bambino costretto a guardare l’orrore negli occhi fin dai primi anni di vita. Un bambino che ha scoperto fin dove possa spingersi la malvagità umana ancor prima di imparare a parlare. Forse alcune soluzioni narrative appariranno un po’ semplicistiche e magari alcuni snodi potranno sembrare troppo orientati verso un sicuro happy ending ma niente di tutto ciò va ad intaccare il valore di questo libro. Per coloro che, come me, sono cresciuti un po’ troppo per potersi ancora definire dei teenager… questo romanzo è anche per noi. Per noi che nelle favole abbiamo imparato a non credere, sapendo che la vita non sempre regala un lieto fine, ma non per questo abbiamo smesso di sognare e di sperare in un futuro migliore. Per noi che, in fondo, abbiamo sempre tanta voglia di emozionarci.