
Autore: José Saramago
Pubblicato da Feltrinelli - Febbraio 2013
Pagine: 288 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Universale Economica

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Gli occhi di ogni persona sono diventati dei soli offuscati che non permettono di vedere. Gli uomini sono diventati ciechi ma non vivono nelle tenebre, come chiunque penserebbe: i loro occhi vedono davanti a loro solo una distesa di un bianco accecante.

Quella notte il cieco sognò di essere cieco.
Il libro Cecità ci propone una nuova umanità composta da uomini e donne che non vedono, ma badate bene: la loro cecità non è come quella che ciascuno di noi conosce. Non è una cecità buia e nera come le tenebre più profonde, questa malattia li ha portati in un mondo completamente bianco, un “mare di latte” forse più spaventoso e misterioso delle normali tenebre. È forse questo il lato più inquietante di questa vicenda, insieme al fatto che questo contagio da pochi casi è diventato pian piano un’epidemia a livello mondiale che costringe il governo ad attuare misure estreme e ai limiti di una dittatura. La storia personale, la professione e le esperienze di ciascun personaggio vengono messe da parte, chiunque soffra del “mal bianco” deve essere internato poiché considerato pericoloso per le persone ancora sane, ma servirà?
José Saramago ci porta nella quotidianità di queste persone, ci fa ascoltare i loro pensieri, ci rende partecipi delle loro paure e della loro follia, facendoci quasi credere di trovarci insieme a loro in questo manicomio esistenziale. Ciascuno di noi si trova quasi obbligato a scavarsi dentro e farsi domande che nella vita normale forse non si farebbe, poiché è altamente difficile trovarsi in una situazione come quella descritta in Cecità.
Cecità è una lettura cruda e realistica di una società che si trova a riscoprire se stessa da zero in seguito a un cambiamento radicale e viscerale di ogni essere umano. Forme di pensiero completamente diverse e a tratti opposte cercano di convivere o di sottomettersi una volta per tutte, secondo quella che è la legge del più forte (o forse del più scaltro). “Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone, almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali”: questa è una dolorosa constatazione che l’autore fa seguendo le vicende dei vari personaggi, una lettura crudele ma forse veritiera di quello che ci potrebbe aspettare se ci lasciamo andare all’egoismo e all’indifferenza verso l’altra persona. C’è ancora speranza per l’umanità o saremo costretti a soccombere di fronte al nostro lato animale?
Approfondimento:
La scelta stilistica proposta dall’autore risulta molto singolare: l’assenza di una punteggiatura, soprattutto nei vari dialoghi presenti nel libro, crea un testo fluido e allo stesso tempo caotico, poiché non sempre si riesce a capire quale personaggio sta esperimento il proprio pensiero. Caos che sembra voler sottolineare con forza quello che sta succedendo.
Un’altra particolarità è quella di non usare nomi di battesimo (considerati superflui) ma solo alcune caratteristiche fisiche, cosa che avviene solo per i primi personaggi presentati. Questa scelta sembra nascondere il desiderio dell’autore di fare in modo che il lettore si identifichi in qualcuno di questi personaggi e provi a ragionare su suoi possibili comportamenti in una situazione critica, come quella descritta in Cecità. Questa impressione rende il libro estremamente interessante e utile per un’introspezione personale. Un modo per scavare a fondo nel proprio subconscio e chiedersi cosa avrebbe fatto o farebbe ciascuno di noi se fosse colpito da questa cecità abbagliante.
Alice Chiesurin