Autore: Sylar Gilmore
Pubblicato da ErosCultura - 2019
Pagine: 117 - Genere: Erotico
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788869361692
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“E poi mi lasci andare. Mi lasci volare da questa rupe, come un uccello che spicca il volo, e vai avanti con la tua vita. È importante, davvero...” Un ragazzo si confida a cuore aperto con il suo compagno, apre il suo cuore a riflessioni lucide e realistiche. La storia di questo libro è un viaggio ruvido dentro l'omosessualità, ruvido e forte per le descrizioni e le immagini che spesso vengono descritte. Ma l'amore tra un uomo e un altro uomo non è poi così tanto difficile da capire, non è tanto differente da quello tra un uomo e una donna. Ci sono le stesse passioni fugaci, le stesse pulsioni sessuali, le delusioni e i sentimenti profondi che s'intrecciano in quest'opera scritta in una maniera impeccabile.
Finché non mi vedrai volare è il romanzo di Sylar Gilmore edito per la collana di narrativa erotica gay, devo dire che sono rimasto abbastanza sorpreso dall’opera, non essendo un genere da me seguito mi sono voluto immergere in questo libro liberandomi da tutti i pregiudizi possibili e immaginari, visto i tempi in cui viviamo. La mia non vuole essere retorica, ma credo che un libro del genere serva alle nostre generazioni e ai fanatici bigotti di fantomatiche fazioni politiche e religiose per capire che non c’è nulla di sbagliato nell’amore di un uomo verso un altro uomo. L’amore è un sentimento che va oltre ogni cosa, e nessuno può catalogare o decidere per noi chi, o come dobbiamo amare.
Ma il romanzo in questione non è una favola per piccini, è un romanzo erotico molto spinto, che racconta con dovizia di particolari l’omosessualità di S. e le varie vicende personali che si mescolano tra realtà e fantasia. La storia sembrerebbe autobiografica, la passione per la narrazione del protagonista fa intuire tutto questo, soprattutto quando rivolgendosi al lettore il personaggio principale dice: “Qualcosa tacerò, qualcos’altro inventerò e qualcosa colorerò delle tonalità della fantasia, per renderlo più divertente o meno aspro. Cercherò delle giustificazioni, dei significati, dei perché[…]”
S. è un ragazzo che affronta il sesso con altri uomini inizialmente con una certa timidezza, e con un po’ di nervosismo, ma poi esplode come un vulcano di passioni sfrenate. I suoi primi approcci sessuali con uomini molto più grandi di lui, avvengono proprio in un luogo pubblico, nella sala di un cinema. È tra quelle persone che impara i “primi rudimenti”, dove scoprirà che è facile ricavare dei soldi, prima adescando questi viziosi, per poi fargli pagare un conto salato.
Il suo è un gioco pericoloso, e sa che potrebbe finire come Marco, un altro ragazzo omosessuale che provava piacere nel farsi legare e torturare, se non fosse che poi fu ricoverato d’urgenza in ospedale con l’intestino bucato. Alcuni giochi erotici mettono in risalto le debolezze dell’uomo e mettono a nudo i desideri più crudeli. “Alcuni uomini sono proprio dei gran bastardi“ dice S.
Ieri invece, forse a causa della sua espressione, non mi è venuto di strusciarmi, ma anzi, d’impulso gli ho schioccato un bacio sulla guancia, chiedendogli che cosa fosse successo. “Che hai Lu’, tutto bene?” Lui mi ha abbracciato forte, come non aveva mai fatto, ed è stato per tanto tempo con la sua testa poggiata sulla mia spalla, guardando di lato, secondo me nascondendo anche qualche lacrima. “Non è niente, Chicco, sono solo un po’ pensieroso.” Il suo viso, con la barbetta incolta di qualche giorno, e i capelli che iniziano a farsi brizzolati, era particolarmente bello.
Naturalmente, quando lo vedo un po’ giù, e capita spesso visto il suo carattere silenzioso e riservato, mi basta strusciarmi un po’ a lui, come un gatto che fa le fusa, facendo finta di fare altro. A quel punto lui, se non ne ha voglia, si sposta e va a fare altre cose, altrimenti[…]
S. convive con Luca da quando il padre lo ha cacciato via di casa, era stato colto in flagrante facendo sesso a casa sua, con un ragazzo etero che le dava ripetizioni per superare l’esame di maturità. Il padre lo aveva aggredito e quasi gli spaccava la testa. Voleva lanciarlo giù dal balcone, solo l’intervento della polizia aveva scongiurato una tragedia.
Luca sembra essere il compagno ideale, è un uomo taciturno, ma quando dialoga con S. sa essere profondo come pochi, ha la passione per i vecchi film in bianco e nero, quelli con le grandi dive come Audrey Hepburn in Sabrina, la Bette Davis di Eva contro Eva, e Joan Crawford.
Sarà il rapporto con Luca a tenere viva la storia di questo romanzo, che si alterna tra le scappatelle segrete di S. con altri uomini, con le esperienze di masochismo e altre perversioni umane. Fino alla delicatezza dei ricordi d’infanzia di un bambino cresciuto all’apparenza come tutti gli altri. La scrittura mi ha portato ad immaginare certe scene, quasi come la visione di un film, mi è venuto facile il paragone al grande cinema di Pedro Almódovar, ad uno dei suoi film che più di tutti si avvicina alla storia del romanzo come “La mala educación”, uno spaccato umano di turbamenti adolescenziali e della scoperta della propria omosessualità.
Approfondimento
il romanzo è scritto in una maniera impeccabile, la scrittura è curata nei minimi dettagli, forse è la prima volta che non mi sono imbeccato mai in un refuso. Tornando al tema centrale di questo romanzo erotico che io definirei più “hard” nel vero senso del termine, colpiscono le scene di sesso ricche di particolari, così nitide e descrittive. Emerge trionfante questa capacità di dare alla scrittura una carnalità spudorata.
Tutti gli episodi mi sono sembrati molto realistici, l’unico che mi ha lasciato un poco perplesso è quello di una scena in un ristorante che ha come clientela in maggioranza omosessuali, dove il protagonista in compagnia di un amico si ritroveranno catapultati in questa “Dark Room” per prendere parte ad un’ammucchiata improbabile. Questo passaggio mi è sembrato abbastanza forzato, quasi banale, ma è ben poca cosa questo punto di demerito, visto che gran parte della storia regge benissimo il confronto.