
Autore: Gabriel García Márquez
Pubblicato da Mondadori - Marzo 2024
Pagine: 120 - Genere: Classici
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Scrittori italiani e stranieri
ISBN: 9788804781868
ASIN: B0CSFF536C

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Ana Magdalena Bach è una donna affascinante che cammina nella propria vita agiata senza darle troppa attenzione. La sua vita, in simbiosi con il suo nome, scorre al tempo di un valzer, sulle tracce di un'esistenza familiare banalmente realizzata. Alla soglia dei cinquant'anni, non le manca nulla, ma sente dal di dentro un richiamo sovrannaturale a vivere veramente. L'annuale visita alla tomba della compianta madre diventa così, stimolata da un’impulsiva - ma colpevole - inconsapevolezza, una lenta crociera di introspezione che le mostrerà ciò che in quella vita manca e può essere ancora vissuto.

Si sentiva bene e ben trattata, ma in una notte senza futuro.
Il romanzo breve (o forse racconto lungo) di García Márquez accompagna la protagonista, Ana Magdalena, in un’intima riscoperta – molto più che una crisi – di mezz’età. L’incontro, periodico ed agostano, con la madre sepolta sull’isola caraibica, unico luogo “solitario dove non poteva sentirsi sola”, funge da portale per una realtà altra rispetto alla vita familiare e piatta della terraferma. Una vita isolana parallela dove sperimentare per (ri)conoscersi, a volte nel sesso, a volte nell’amore, ed a volte in entrambi. L’infedeltà diventa “moto di liberazione”, come descritta da Bruno Arpaia, traduttore del testo nella sua versione italiana.
Si triturò a fondo, si giudicò senza pietà, e si trovò quasi bella come si sentiva.
Il primo tradimento, inizialmente intrigante, eleva il suo spirito e la soddisfa, ma si conclude bruscamente. Un enorme malinteso del suo primo uomo la reifica, facendola ripiombare in una rabbia interna e piena di vergogna. La vendetta sentimentale che segue si consuma con eleganza e quel rischio che deriva da un atteggiamento di noncurante disattenzione. Il secondo incontro amoroso, al secondo viaggio, avviene con un uomo più giovane ed avvezzo alla modernità, bello ma dissimulatore. Un amore di forza bruta, anche violento, la cui avventura, di cui prende piena coscienza solo a posteriori, conferma in lei il senso attrattivo del rischio e della vita che vi abita dentro.
«Non ci ho pensato» disse lei. «Non importa, la aspetto di sotto per pensare.»
Gli incontri nei viaggi seguenti, amorosi o meno, a volte con uomini la cui bontà e codardia si confondono, si susseguono ed intervallano come le imprevedibili piogge torrenziali sull’isola della madre. All’eccitazione dell’avventura annuale si contrappone la piattezza della vita familiare a cui Ana Magdalena ritorna per il resto dell’anno, ogni volta sentendosi più estranea a sé stessa nella propria vita. Ha un marito burlone e consapevole del proprio fascino, “di una bellezza facile”, direttore del conservatorio della provincia. Scopre, con un’ingenuità postdatata, di essere stata tradita nel passato, e con lui si sfoga, più che per il tradimento in sé, per essersi lei stessa troppo spesso contesa tra decoro e tentazione. E poi un figlio modello, sulle orme della carriera del padre. Ed una figlia equamente talentuosa ma ribelle, come se l’anima della madre si guardasse allo specchio.
Negli anni, ai suoi incontri con uomini diversi fanno da sfondo attitudini ed ambientazioni distinte ed a volte opposte. Gli hotel in cui alloggia hanno umori, stili ed atmosfere diversi, ad accompagnare a volte il suo stato d’animo, a volte la sua condizione reale, a volte la coincidenza. I letti nelle camere sono però sempre enormi, come un tacito auspicio dell’isola per le sue avventure. Costanti nel suo percorso sono invece la musica – quella classica, di cui la sua famiglia e la sua cultura sono impregnate, e quella popolare, dei bar dell’isola – e la letteratura, quei romanzi sovrannaturali (come i suoi istinti) a cui si è dedicata nei suoi ultimi “turni” di lettura (Bram Stoker, John Wyndham, Agatha Christie, Daniel Defoe).
Ci vediamo in agosto si conclude con l’ultima visita alla tomba sull’isola, che con sorpresa disvela la madre e “l’astuzia postuma” del suo ruolo, non più pretesto iniziale, ma fonte originaria dell’inquietudine interiore della figlia, sovrapponendo le due donne ancora di più in un miracolo che non vince la morte, ma continua la vita.
Approfondimento
Il romanzo postumo di García Márquez, pubblicato a dieci anni dalla morte dello scrittore sudamericano, traccia la storia di una donna – e della sua famiglia – che ha la musica nel nome e nella vita, come la prosa con cui autore la descrive. Tracce del realismo magico a cui ci hanno abituato Cent’anni di solitudine e L’amore ai tempi del colera riaffiorano nell’ultima fatica del premio Nobel, tanto nell’attenzione per il lessico quanto per la poeticità delle espressioni, senza tuttavia avvicinarsi alle altitudini dei precedenti lavori, come anche ammesso dai figli nel prologo dell’opera.
Ci vediamo in agosto manca forse di un po’ di verve, e alcuni passaggi appaiono imperfetti, considerata anche la perdita di memoria che colpì García Márquez negli ultimi anni. Aspetto, quest’ultimo, che solleva la tematica – forse troppo vasta, se non per una breve riflessione – della pubblicazione di un’opera in divergenza rispetto alla volontà dell’autore, già vissuta con diversi altri celebri scrittori (Franz Kafka su tutti). Sulla bilancia dei pro e dei contro andranno messi da un lato la volontà dell’autore (contrario alla pubblicazione, nel caso di García Márquez) ed il rischio di intaccare la reputazione dell’opera stessa, come anche notato dal collega Salman Rushdie, che espresse preoccupazione in questo senso prima della pubblicazione di Ci vediamo in agosto; dall’altro il romantico e comprensibile egoismo del lettore, e lo “spreco letterario” che potrebbe essere considerata la mancata pubblicazione di uno degli autori più significativi del XX secolo. Il lato verso cui la bilancia penderà sarà probabilmente solo il tempo a svelarlo.
[…] era assurdo aspettare un anno intero per sottomettere il resto della vita alla casualità di una notte.
Matteo Quartieri