
Autore: Paola Rondini
Pubblicato da Intrecci Edizioni - Giugno 2017
Pagine: 176 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura

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Tutto comincia con poche righe scritte su un foglio bianco, firmate “Crepapelle”. Nel momento in cui finiscono sul sedile dell’auto di Giacomo Selvi, noto chirurgo estetico del Paese, la sua vita e quella della sua paziente Greta non saranno più le stesse.

Pelle: la coperta di cellule che ci portiamo addosso, che cresce, si estende, si secca, che cede, che ci fa frutti lisci e tartarughe, che si allarga per difendere la vita, che si increspa a ogni dolore, che accoglie tutto, che assorbe le lacrime.
Giacomo Selvi ha una vita perfetta: è un chirurgo estetico di successo, ricco e sicuro di sé. Il suo appagamento quotidiano consiste nell’esaudire i desideri di coloro che non accettano l’avanzare del tempo: è il caso di Greta, donna cinquantenne reduce da un divorzio e da una vita priva di soddisfazioni. Finalmente è giunto il suo momento: si sottoporrà a un intervento chirurgico per rimuovere i segni del tempo sul suo viso presso la clinica Casa Monteverde. La mattina dell’intervento però, nel tragitto casa-lavoro, Giacomo fa un incontro destinato a sconvolgergli la vita. Un anziano signore di nome Edo, appostato al semaforo, abbandona sul sedile della sua auto un foglio con frasi incomprensibili firmate “Crepapelle”. Il turbamento interiore che investe Giacomo darà inizio a una serie di eventi che cambieranno per sempre la vita del chirurgo e della sua paziente.
A cinquant’anni non si è vecchi, si è adulti! Che si invecchia a fare se non si impara ad accettarsi?
Crepapelle è un libro che vuole stimolare la riflessione del lettore sull’accettazione di sé. L’attualità del tema risiede anche nella scelta sapiente dei personaggi: Giacomo Selvi è un chirurgo estetico, figura professionale sempre più importante nel mondo di oggi. Greta rappresenta potenzialmente tutte le persone insoddisfatte nella loro interiorità che sentono la necessità di “aggiustarsi” dall’esterno.
Crepapelle, pseudonimo di Edo, simpatico vecchietto della casa di riposo, rappresenta colui che, arrivato ad accettarsi, guarda gli altri dall’alto, quasi fosse una coscienza superiore. Non a caso distribuisce fogli con frasi incomprensibili al semaforo, nella speranza di incontrare la persona pronta a sospendere la frenesia della vita per riflettere.
Crepapelle è quindi di un libro molto attuale, poiché tratta il tema dell’aspetto esteriore e dell’accettazione di se stessi. Attraverso gli occhi del quotidiano, il lettore viene proiettato nella dimensione più delicata e intima dei personaggi, soprattutto in quella del dottor Selvi. Sebbene le storie che si intrecciano siano diverse, Paola Rondini riesce a farle incontrare e condividere un destino comune. Le vicende sono narrate in terza persona, eccetto per il vecchio Edo: sotto forma di pagine di diario racconta la sua infanzia accanto alla cara e amata Giselda. La lettura è spontanea, scorrevole e stimola la curiosità.
Approfondimento
Un motivo che ritorna spesso in Crepapelle è lo specchio, visto come oggetto di giudizio e di dialogo con una parte di sé stessi. La Rondini infatti descrive il rapporto dei personaggi con lo specchio come un vero e proprio confronto con l’altro “io”, quello che non si accetta e che si vuole cambiare, soprattutto nel caso di Greta. Lo specchio è il riflesso della sconfitta di fronte al tempo e al mutevole.
Altro particolare interessante sono le pagine di diario di Edo. Si distinguono dal resto grazie all’impaginazione: sembrano capitoli a parte, scanditi da uno spazio bianco che li isola dalle ultime righe del capitolo di cui fanno parte. La scelta del carattere corsivo inoltre dona un tocco di eleganza, intimità e ricordo.
Cindy Stefani
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