Autore: Romana Petri
Pubblicato da Marsilio - Ottobre 2020
Pagine: 144 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Romanzi e racconti
ISBN: 9788829707928
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In un giorno qualunque un uomo fugge da Barcellona a bordo di un trattore rubato fino a Siviglia. Lì inizia a lavorare in un magazzino di granaglie, ma soprattutto legge, legge, legge. Quando ritiene di aver letto abbastanza, inizia a scrivere, ed ecco nascere il nuovo genio letterario spagnolo. Ma il novello scrittore a Barcellona ha abbandonato una figlia che, una volta adulta, si metterà alla sua ricerca, nonostante lo scrittore non ci pensi affatto a farle da padre.
Credeva molto in ciò che nella vita ci toccava, e in ciò che invece non ci toccava affatto.
Jorge Tripe, neppure diciottenne, incontrò dei falangisti sulla strada di casa, che lo graziarono evitando di fucilarlo, e si limitarono a colpirlo forte sulla nuca con il calcio del fucile. Ma forse fu proprio quel colpo in testa che, anni dopo, scatenò gli eventi: abbandonando la famiglia a Barcellona se ne salì su un trattore – rubato! – e arrivò sino a Siviglia, dove si fermò ed iniziò a lavorare in un magazzino di granaglie, ma soprattutto iniziò a leggere, e dopo a scrivere. Il suo genio venne notato dal signor Arroldez, titolare della casa editrice Salinero, e da lì iniziò un singolare rapporto di lavoro e amicizia, che portò il nome di Tripe alla ribalta come il nuovo genio letterario di tutta la Spagna.
La fama dello scrittore permette a Norama Tripe, la figlia abbandonata a Barcellona e ormai giovane adulta, di mettersi sulle tracce del padre e stanarlo; ma lo scrittore non ha alcuna intenzione di redimersi dal ruolo di pessimo padre, e soprattutto non ha desiderio che Norama metta mano ai suoi scritti, né ora né senz’altro in futuro. La convinzione mai venuta meno dello scrittore, è che ognuno sia vittima del destino che gli tocca, e poco o niente si possa fare per sfuggirgli. A lui è toccato essere un grande scrittore e un pessimo padre per Norama. Al contempo, proprio per il ruolo che la sorte le ha affidato di ascoltatrice paziente, e per la tenacia con cui ha aspettato per tutta la sua giovinezza un uomo che preferiva tornare a dormire tra le granaglie invece che passare le notti con lei, sarà alla sua compagna di vita Dolores che lo scrittore affiderà i suoi scritti inediti. Personaggi insospettabili entreranno ancora in gioco, perché “Jorge Tripe aveva un modo suo di concepire la vita, quello di dividerla in tanti brandelli che mai comunicavano tra loro.”
Cuore di furia è un libro che parla di letteratura, e questo fa già la felicità di ogni lettore. Ma parla anche di rapporti umani, e di quanto questi siano a volte deludenti e frustranti, anche contro le aspettative. E parla di destino: ha ragione Jorge Tripe, quando ritiene che ad ognuno di noi tocchi un destino a cui non è possibile sottrarsi, per quanto questo possa farci apparire addirittura abietti e detestabili agli occhi degli altri? Navigare contro questo destino non rischierà di renderci estranei a noi stessi? Il libro ci pone questi interessanti interrogativi, permettendoci anche di fare una riflessione su cosa consideriamo letteratura: sono solo i romanzi, con “personaggi veri e propri” come concepisce Norama, oppure tutto quel “riflettere continuo e spaventato”, senza un finale definito, che scrive suo padre?
Approfondimento
Il protagonista di Cuore di furia, Jorge Tripe, molto più spesso viene identificato nel romanzo come “il padre di Norama Tripe”; questa sottolineatura del suo ruolo di padre ci permette già di comprendere l’accenno biografico contenuto nel testo. Romana Petri, infatti, scrive una biografia fantasiosa e fantastica di Giorgio Manganelli, da lei considerato il suo padre letterario, e non a caso “Norama Tripe” è l’anagramma di nome e cognome dell’autrice, un altro delizioso espediente che ci indirizza in questa interpretazione.
Il romanzo si profila quindi anche come un inno alla letteratura, ripercorrendo in maniera fantastica le vicende personali e professionali di uno dei grandi nomi della letteratura italiana. Con un linguaggio estremamente curato, una scrittura incisiva e una divertente ironia, il romanzo ci incatena alla lettura con una trama avvincente, invitandoci nel frattempo alla riflessione su temi di importanza universale.
Valentina Bartoli