Autore: Hildegard De Stefano
Pubblicato da La nave di Teseo - Aprile 2021
Pagine: 144 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le onde
ISBN: 9788834605677
ASIN: B091D2SN49
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“Iniziano le interviste, gli inviti, i concerti, durante l’estate la partecipazione a qualche festival, e alla fine decido, dopo un anno a Vienna, di ritornare in Conservatorio per il Master. Avverto intorno a me forze che premono, che spingono in varie direzioni. È la vita, le sue circostanze, a portarti più vicina al tuo vero destino, a decidere.”
Penso sempre che quando suono bene Bach è perché glielo devo.
50: 50 appunti sul diario, 50 riflessioni, 50 passi sulla corda di un violino.
Gli spunti e i pensieri giovanili contenuti nel romanzo Diario musicale sono tutti della giovane Hildegard De Stefano, musicista e attrice, che ha deciso di pubblicare alcuni dei suoi pensieri, raccolti negli ultimi anni fino a immergersi nel tempo pienamente presente. Ripercorrono i giorni di sole a Milano, dove si è laureata in Conservatorio, passano poi per Vienna, toccano la Germania e Roma con la fiction della quale è protagonista, infine arrivano ai mesi di lockdown e incertezza, dove l’unica chiave per resistere sembra essere la musica.
Hildegard è la giovane musicista che nella fiction di Rai 1 La compagnia del cigno interpreta Sara, brillante violinista del gruppo. I pensieri della ragazza seguono quindi la sua vita, la sua quotidianità, i suoi ricordi, le sue impressioni e riflessioni. Con sorprendente dolcezza e freschezza salta da un tassello all’altro del suo mondo interiore, percorrendo in tutto 50 passi e lasciando sulla via, di tanto in tanto, qualche brano che può essere ascoltato dal lettore scannerizzando il codice QR dal proprio cellulare. I pensieri della brillante musicista spaziano tra ciò che vede e ciò che sogna, tra ciò che vive e ciò che sente. Filo conduttore, incessante e mai spezzato, è la Musica. Amata come una Maestra di vita, Hildegard parla al lettore, e anche a sé stessa, facendo continuo riferimento all’entità che sembra accompagnarla sempre e a cui lei sembra tenere sempre stretta la mano. La Musica è gioia, insegnamenti, lavoro. In una parola, vita.
Diario musicale, tanto vale chiarirlo subito, non è opera di una scrittrice. Va letto, anzi, come flusso di coscienza di una musicista. È, infatti, la Musica a guidare la vita e i pensieri della voce narrante. Per questo è un libro acerbo, scritto di una scrittura che non lascia sorpresi, né rivela un futuro tesoro del panorama letterario. Racconta dove può portare la Musica, o forse quali passi si è disposti a fare per la Musica. O forse, ancora, che la Musica, una volta che la scegli, ti insegna che è per la vita. Ogni lettore può trovarci dentro la sfumatura che più sente vicina al proprio essere. È questa la carta vincente, che regge insieme il tutto: è un libro scritto da una musicista, ma non è solo per musicisti.
Approfondimento
I pensieri di Hildegard De Stefano sono energia pura, energia musicale. Lei stessa compone una melodia fatta di parole. Una melodia acerba, certo, ma che ha coraggio perché esce fuori da una solida comfort zone. Sarebbe stato forse più semplice, per una musicista del suo calibro, non staccarsi dal suo Primo e Grande amore, eppure non è così: la giovane musicista prova prima ad approcciarsi ad una nuova forma d’arte, la recitazione, diventando uno dei personaggi più amati della serie; tocca adesso alla scrittura, impresa più ardua e introspettiva. I suoi 50 passi, la sua “esatta metà del tutto” sono un insieme di disciplina, accortezza, studio, occhio critico. Allo stesso tempo, qui il suo bellissimo tratto, trasudano gioia, entusiasmo, voglia di mettersi in gioco e voglia di vivere. Voglia di suonare, di migliorarsi, di vivere di Musica.
È una lettura energica, che fa sorridere e riflettere, che non pretende certo di insegnare, ma ha la capacità di condividere. Una lettura consigliata a chi ha un sogno e a chi ancora non lo ha trovato, ma con un’avvertenza: non abbiate pretesa di trovare le risposte, gustate il viaggio. Gustate la musica.
Silvia Rodinò