- Maggio 2015
Pagine: 262 - Formato disponibile: Brossura
Collana: Scrittori italiani e stranieri
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L’Italian Bookshop di Hampstead (Londra) rischia di chiudere. Per Ornella, che da vent’anni ne è la direttrice, quella libraria non è solo una fonte di lavoro: è la sua vita. Non le resta che chiamare la Patti, la sua folle ed estroversa amica milanese, e affidarsi ai suoi consigli e al suo entusiasmo.
Non è mai tardi per gli eroi. Non si dimentichi che io ho fatto la guerra e so cosa vuol dire combattere. Tu puoi essere il tuo alleato ma anche il tuo peggior nemico. Quindi la prima cosa da sconfiggere è la paura.
A Londra c’è una libreria da salvare: una libreria che Ornella dirige da vent’anni e che sente ormai come una seconda casa. Ornella ha cinquantacinque anni e nella vita ha dovuto affrontare diverse sfide, alcune delle quali incredibilmente drammatiche. Avendo imparato a farsi male ma anche a risollevarsi, ha ora intenzione di combattere con tenacia ma non senza un aiuto… il suo aiuto, la sua luce in fondo al tunnel, la sua valvola di salvezza, si chiama Patti e vive a Milano. Patti, anzi “la Patti”, non esiterà un attimo a prendere il primo volo Ryanair per Londra carica d’idee, propositi e una notevole quantità di scarpe. Nell’angolo di mondo che ha saputo ritagliarsi a Londra, Ornella può contare anche sul sostegno di tre uomini: Diego, ragioniere napoletano, da poco giunto oltre la Manica, con il cuore a pezzi e la mente carica di dubbi; Mr. George, con i suoi modi pacati, la sua passione per Calvino e la capacità di leggere in fondo all’anima delle persone; e Bernard, il suo vicino di casa, che osservandola da lontano ha imparato a intuirne pensieri e sentimenti.
A occupare la mente di Ornella c’è il presente ma anche il passato: un passato con cui diventa indispensabile fare i conti. A bordo di una Seicento guidata dalla Patti, Ornella tornerà così in Italia pronta a scrivere l’ultima pagina di un capitolo della sua vita rimasto, per anni, interrotto.
Lo stile vivace e scorrevole, i dialoghi spesso surreali e la trama ben articolata, sono gli ingredienti che rendono il libro di Bianchini una lettura assolutamente piacevole. Dimmi che credi al destino è una storia dedicata a quanti, nonostante le sconfitte, vogliono continuare a sognare, perché hanno scoperto che, in fondo, per imparare a rialzarsi è indispensabile cadere!
Approfondimento
Ci sono persone che non ti dimenticano malgrado tu faccia il possibile per renderti invisibile. Loro non ti scordano, anzi mettono il tuo fantasma sopra un altarino sperando in una tua distrazione, o ricomparsa, o debolezza. Solo una persona che la amava veramente avrebbe lasciato la sua auto alla Patti.
Mentre leggiamo Dimmi che credi al destino, c’è un momento in cui ci sembra di vederle, Ornella e la Patti, su una traballante Seicento, lanciata a centoventi chilometri orari sull’autostrada per Firenze. Non è un caso se si ha la sensazione di avere davanti persone reali e non semplici personaggi: Ornella e la Patti esistano davvero! Certo, in una versione meno romanzata… ma forse ancora più straordinaria. Ornella Tarantola è una cara amica di Luca Bianchini, il quale ha deciso di scrivere questa storia per aiutarla, in qualche modo, a evitare la chiusura della sua libreria: la sua Italian Bookshop. Non solo i personaggi, ma anche i luoghi della storia sono reali. Non solo perché rintracciabili su una carta ma perché visti e visitati dall’autore con l’aiuto di chi, quei luoghi, ha imparato a conoscerli e ad amarli.
Dimmi che credi al destino è un racconto che cambia profilo seguendo le sfumature del cielo incostante di Londra. Un racconto che parla italiano, conservando l’intenso sapore del vero tè inglese.