Autore: Sonia Laredo
Pubblicato da Mondadori - 2014
Pagine: 348 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus
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Storia di una editor che dopo essere stata licenziata dalla casa editrice presso cui lavorava decide di reindirizzare la sua vita trasferendosi in un nuovo paese, Nuba, all’interno del quale occupa un nuovo impiego e trova l’amore. Elemento principale dello scritto è il forte legame della protagonista con i libri.
In E alla fine successe qualcosa di meraviglioso la quarantenne Brianda Gonzaga dopo una brillante carriera come editor viene improvvisamente licenziata. Tormentata da dubbi e desiderosa di orientare la propria vita verso un futuro diverso si affida a ciò che per lei si è sempre rilevata una fonte di salvezza, i libri: “Durante la mia esistenza, i libri mi hanno più volte salvato la vita. Gli scrittori, vivi e morti, sono diventati i miei amici dell’anima, coloro che non mi abbandonavano mai, che mi parlavano quando nessuno lo faceva, dal loro cuore al mio cuore tante volte spezzato”.
Lasciandosi ispirare dalla sua convinzione sfiorando con cura le pagine di un libro scelto a caso, interpreta le poche righe lette come un segnale che la spinge a partire, ad afferrare la vita che ha sempre desiderato avere con l’intenzione di non lasciarla andare.
Proprio a Nuba, luogo ameno lungo il Cammino di Santiago, Brianda troverà se stessa lavorando in una piccola libreria gestita da Lorenzo, storico librario della zona. Anche l’amore, dapprima sempre sbagliato o non corrisposto, busserà alla porta della nuova Brianda invitandola a lasciarsi andare verso emozioni travolgenti, che la porteranno alla scoperta di qualcosa di meraviglioso. Sonia Laredo, pseudonimo di un’autrice che preferisce riservare la propria reale identità, realizza con E alla fine successe qualcosa di meraviglioso un romanzo di formazione dalle sfumature rosa, ricco di reminiscenze letterarie e riflessioni. La protagonista, dapprima intrappolata in un’esistenza che non la rendeva felice, approfitta di un momento di smarrimento esistenziale per reindirizzare la propria vita utilizzando lungo il suo cammino l’ausilio dei libri, fedeli compagni di viaggio.
Vocaboli ricercati e continui riferimenti letterari rendono nel complesso la lettura non facile, ma sicuramente apprezzabile da tutti coloro che amano i libri e cercano più che una lettura leggera, uno scritto che lasci un’impronta più profonda.
Approfondimento
L’autrice ama i libri, ciò lo si evince dai continui riferimenti letterari presenti con notevole frequenza all’interno dello scritto e dall’accurata scelta dei vocaboli, ricercati e mai banali. La lettura nel complesso risulta di conseguenza non scorrevole, adatta più a un lettore in cerca di un romanzo di formazione che di un genere rosa, genere che si comprende al termine del romanzo piuttosto che dalla trama dalla quale si opterebbe per un romance di facile lettura. Escluse le ambiguità relative alla quarta di copertina, il romanzo nel complesso è scritto bene, presenta più volte passaggi che suggeriscono spunti di riflessione e presenta un andamento non monotono grazie alla presenza di colpi di scena, soprattutto verso la conclusione.