Pubblicato da Mondadori - Luglio 2014
Pagine: 250 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le strade blu
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Il titolo del libro è così illogico che ci permette di affrontarlo con l’ottica giusta: le storie di tutti i giorni pos-sono trasformare la quotidianità in momenti di riflessione su concetti e valori importanti, il tutto condito dalla giusta dose di umorismo che ci permette di affrontare la vita, anche negli aspetti difficili, in maniera serena.
Non mi sfugge il fatto che, impegnato come sono a documentare la mia vita, non ho tempo di viverla davvero. Sono diventato come una di quelle persone che detesto, quelle che vanno al museo e, invece di ammirare un Brueghel magnifico, gli fanno una foto, riducendo l’arte a un appunto.
David Sedaris, in uno dei racconti di Esploriamo il diabete con i gufi, evidenzia l’importanza che ha per lui la compilazione di un diario, una sorta di rendiconto quotidiano delle cose che gli sembrano rilevanti. E per fortuna che Sedaris ha questa “mania”, perché poi, alcuni di questi frammenti di quotidianità diventano racconti, articoli, promemoria assortiti, che riscritti in chiave ironica, si trasformano nelle narrazioni che riempiono le pagine esilaranti di libri come questo.
Tra una risata e l’altra, scorrendo le pagine, troviamo un uomo che crede di avere il diritto di poter fare quello che vuole, fino ad arrivare a uccidere, solo perché anche i gay e le lesbiche hanno ottenuto il diritto di sposarsi nello stato di New York; o l’autore, nella spasmodica ricerca di un regalo particolare per il giorno di San Valentino, che lo porta ad acquistare un gufo impagliato in uno strano negozio di tassidermie di Londra, dove fra le altre cose gli viene mostrato il cranio di un pigmeo. Ma anche qualche nota biografica, attraverso alcuni ricordi di famiglia, come l’abitudine del padre di stare in casa in mutande, e tal volta di andare ad aprire la porta così vestito e causare quindi l’imbarazzo dei familiari; e la mania di voler far fare al figlio una colonscopia, che lo stesso Sedaris descriverà come un’ esperienza meravigliosa.
Proseguendo tra momenti trascorsi negli aeroporti, dove le persone diventano “mostri” e tirano fuori la loro arroganza e cattiveria contro il prossimo, con le vicissitudini burocratiche per poter avere un permesso a tempo indeterminato per il Regno Unito, farselo rubare insieme al computer con la conseguenza di essere “confinato” così in Inghilterra per 6 mesi, per poi vederselo recapitare a casa perché un “buon samaritano”, senza identità l’ha ritrovato e si è preso la briga di rispedirlo, arriviamo quindi al cuore di Esploriamo il diabete con i gufi, che ci stimola alla riflessione, partendo dalle storie di tutti i giorni, trasformate dalla penna di Sedaris in autentiche occasioni, per creare dei veri e propri interrogativi, seri e concreti.
Approfondimento
Consiglio questo libro, perché attraverso l’ironia e un ritmo incalzante che ci tiene incollati alle pagine, avidi di sapere quale storia strana ci aspetta nel racconto successivo, ci mostra uno sguardo della realtà molto profondo e stimolante.
Ricco di contraddizioni, proprio come la vita, la società e le relazioni con gli altri, ne rivela le incoerenze e le complessità. Specchio di una quotidianità che può essere codificata attraverso una satira audace e insolente, dove la vita, anche quella che può sembrare solo routine, in realtà, se la si ascolta attentamente e la si arricchisce con un po’ di finzione, può essere un viaggio intrigante e a tratti divertente. I racconti di Esploriamo il diabete con i gufi stuzzicano, intrigano, al punto da costringere il lettore a divorare letteralmente il libro, presi dalla curiosità di sapere in quali strane avventure ci accompagnerà Sedaris fino al punto finale.
Chiara Gradassi