Autore: Giovanni Maria Bellu
Pubblicato da Bompiani - Giugno 2021
Pagine: 240 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Romanzi Bompiani
ISBN: 9788830105218
ASIN: B096Y2ZNXF
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Bambini al tempo dello sbarco dell’uomo sulla luna e adulti disillusi oggi. Il gesto estremo di un militante ambientalista diventa occasione per ricostruire un pezzo di Storia e per raccontare la fine delle illusioni e il disastro causato dai non detti e dal silenzio di chi non è stato in grado di trasmettere alle generazioni successive memorie e ricordi fondamentali.
Ho conosciuto Angelo Di Carlo alla fine della mattina di sabato 11 agosto 2012, mentre mi asciugavo i capelli al sole del terrazzino e guardavo il telegiornale attraverso le stecche della tapparella. La polvere sospesa sulle sbarre di sole era la nebbia che avvolge il primo ricordo. Avevo fatto ripartire da lì il conto dei miei anni.
In un giorno di agosto del 2012, un cinquantatreenne vedovo e padre di un figlio, Angelo Di Carlo, detto Sgargy, militante ambientalista e attivista, a seguito del suo licenziamento compie un gesto eclatante: si dà fuoco davanti a Montecitorio, riportando gravi ustioni su gran parte del corpo. Muore in ospedale dopo otto giorni di terribile agonia. Questo terribile fatto di cronaca diventa il chiodo fisso di un reporter, specializzato in suicidi legati alla crisi, che ha la stessa età di Sgargy e si trova nella sua casa d’infanzia, nella quale ha trovato rifugio dopo che il giornale per cui lavorava ha chiuso i battenti. Il reporter intende ricostruire la storia di Di Carlo e, nel frattempo, riflettere sulla propria. Sì, perché i due uomini hanno molto in comune: appartengono alla generazione dei bambini della Luna. Sono cioè stati bambini nel luglio del 1969, data storica in cui l’uomo ha messo piede per la prima volta sulla luna; episodio di portata enorme, risultato di un periodo fecondo di profonda crescita e di intenso progresso scientifico e tecnologico; momento che ha concesso all’uomo di pensare che, da quel momento, tutto sarebbe stato possibile.
Il gesto estremo di Angelo Di Carlo rispecchia invece il fallimento di una intera generazione che, come l’autore Giovanni Maria Bellu spiega molto chiaramente “ha sfondato il debito pubblico, determinato l’inquinamento globale, sbranato tutto quello che si poteva sbranare. Forse la prima generazione che ha la responsabilità di aver distrutto il pianeta e nonostante tutto è incapace di fare i conti con le proprie responsabilità e non vuole farsi da parte.”
Quel che ne risulta è un mix tra reportage e romanzo, una biografia personale che diventa anche biografia generazionale e si sviluppa su piani narrativi diversi, che comprendono, oltre alla storia personale di Angelo e del reporter, anche l’istantanea di una generazione apparentemente libera, ma privata della memoria.
…Sgargy aveva creato uno skinhead, un naziskin o qualcosa di simile. Un tipo così convinto dei suoi macabri deliri da stamparseli sul cuoio capelluto…gente incattivita dalla sconfitta. Avevano perso rovinosamente la guerra, la dignità, l’onore e cercavano vendetta, seminando il terrore e falsificando la storia.
Approfondimento
Attraverso una meticolosa ricerca di testimonianze e fonti, da Anguillara a Forlì, Bellu racconta la storia di un uomo, figlio del suo tempo, che organizza la sua uscita di scena in ogni particolare. Nel manoscritto che Angelo lascia al figlio Andrea si legge:
Scusami Andre per il casino che ti sto creando. Sai ormai che la mia vita è diventata precaria come il lavoro che non si riesce a trovare. Per me è ancora più difficile per l’età che ho. Dopo la morte di nonna Adelina e poi la scomparsa di mamma Lia è diventato per me tutto più difficile. Vivere una vita soltanto per pagare le bollette e pensare di pagare l’affitto…
I bambini della luna è un libro che miscela in maniera perfetta realtà e finzione e diventa strumento necessario per mantenere viva la memoria del lettore su una storia troppo in fretta dimenticata, una storia che racconta una generazione e consente di comprendere appieno il percorso che ci ha condotto a ciò che siamo diventati oggi.