
Autore: Alessandro Robecchi
Pubblicato da Sellerio - Marzo 2020
Pagine: 416 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: La memoria
ISBN: 9788838940507

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Due storie parallele che arrivano dal passato, un omicidio misterioso e sullo sfondo una Milano sotterranea, feroce e sorprendente che i due poliziotti Ghezzi e Carella battono palmo a palmo in un moltiplicarsi di domande, dubbi, colpi di scena. E intanto Carlo Monterossi, uomo di spettacolo che vive al di là della barricata, assiste incredulo e disarmato al racconto impietoso di un mondo lontano dal suo.

Il delitto, qualunque delitto, dalle botte al furto in casa, fino all’omicidio, crea una scia di dolore che non è possibile calcolare. Il sassolino nell’acqua ferma produce un cerchio, poi un altro, poi un altro, i cerchi si allargano.
Esiste davvero un confine tra il bene ed il male? Ed è vero che i cattivi restano tali e i buoni sono sempre buoni? Qual è il demone che ci anima dentro e ci fa scegliere una strada piuttosto che un’altra, che ci fa indossare una divisa o impugnare una pistola? I due poliziotti Ghezzi e Carella conoscono bene quanto dura sia la battaglia contro noi stessi, contro il dolore che ci portiamo dentro, contro i cerchi che la vita impazzita fa di noi. La loro lotta interiore, fatta di quotidianità e di coraggio, scivola dentro una Milano ignota, sfila nei locali dei boss, nelle macchine gran lusso parcheggiate sui marciapiedi; si fa strada nella ricostruzione di un omicidio su cui ancora la squadra si spacca la testa senza soluzione e sulla scomparsa di un delinquente di serie B, il Salina, che improvvisamente dal passato bussa alla porta del suv. Ghezzi, a ricordargli il tempo che passa. Ghezzi e Carella si muovono su due piani paralleli, su due casi apparentemente senza alcuna connessione e senza alcuna soluzione, e trascinano con loro storie e personaggi, mescolano i buoni e i cattivi, presente e passato. Al centro dell’indagine, c’è l’assassinio di un vecchio restauratore, molto noto nella Milano bene e dalla clientela assai facoltosa, massacrato di botte da qualcuno che era entrato nella sua bottega, senza rubare apparentemente nulla. Ghezzi invece viene chiamato da una ormai decaduta prostituta, la Franca, la quale non ha notizie del suo compagno, il Salina, un abile ladro che fu il primo arresto di Ghezzi, scomparso dopo averle lasciato un messaggio sibillino: aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto. Intanto, mentre i due casi sembrano senza soluzione, Carella ha – incredibilmente – chiesto le ferie, e gira per Milano con un costosissimo suv, pieno di soldi e frequentando gli ambienti più malfamati alla ricerca di un tale Alessio, appena uscito di prigione, dove era finito per aver quasi ucciso una giovane prostituta polacca. Le storie, dapprima lontane, finiranno per convergere e per intrecciare le strade dei due poliziotti, costringendoli a fare i conti con le loro vere identità
I cerchi nell’acqua è molto più di un giallo, è il racconto impietoso ed umanissimo di due uomini alle prese con loro stessi, a fare i conti con la propria vita e con le scelte fatte. Le indagini, che si muovono parallele, diventano il pretesto per indagare il cuore e l’anima dei due poliziotti; gli eventi, che rapidi passano dinanzi agli occhi del lettore, diventano interrogativi, azioni, domande, sono il pretesto per indagare dentro sé stessi e scandagliare le pulsioni più profonde che trasformano i buoni in cattivi. E mentre personaggi e fatti si alternano e si avvicendano come in un caleidoscopio, vi è un file rouge che lega tutti i personaggi del romanzo: è una malinconia sottile, appiccicosa, il rumore lontano di un rimpianto, di un’occasione sfumata, di una strada sbagliata, il suono sordo di un sassolino gettato nell’acqua stagnante che moltiplica onde all’infinito.
Approfondimento
Robecchi, con la sua prosa fluida e cristallina, ci racconta della Milano effervescente dei Navigli e degli aperitivi, con la sua copertina patinata e la sua vita luccicante, ma anche di un’altra Milano, quella delle periferie desolate, dove la vita sembra liquefarsi in appartamenti sordidi e monolocali fatiscenti dove lo sfruttamento e la prostituzione sono le uniche attività conosciute, dei bar e dei locali malfamati, con le luci al neon ed i loschi affari dei loro avventori. Milano, città dalle due facce e dalle tante anime, che incrocia i destini dei due poliziotti, che gioca con le loro vite, intreccia desideri e malinconie, ed alla fine ti lascia lì, a guadare ipnotizzato i cerchi nell’acqua.
È trent’anni che vede quelle vite lì, marce impaurite. Un rischio dietro ogni giorno del calendario, una paura mascherata da arroganza a ogni passo. Che fatica, che pena. E quanto ai cerchi nell’acqua ferma, non lo son anche loro? Le mogli, i figli? Vittime, vite grame, in cambio di cosa? Un po’ di soldi facili, una finta bella vita
Romina Celani