Autore: Miriam Toews
Pubblicato da Einaudi - Settembre 2022
Pagine: 288 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Einaudi tascabili. Scrittori
ISBN: 9788806251918
ASIN: B0BBPGW1WD
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In questa luminosa storia, dolore e amore si intrecciano profondamente. Ogni pagina versa lacrime e sorrisi, rivelando la bellezza persistente della vita. Elf, celebre pianista, brillante e amata, lotta per trovare vera felicità. Yoli, modesta e resiliente, trova gioia nonostante i fallimenti. Quando Elf cerca di porre fine alla vita, Yoli, ottimista ma realista, raduna un team di affetti per dimostrarle che la vita, nonostante le imperfezioni, merita di essere vissuta. Tuttavia, talvolta l'amore da solo potrebbe non bastare.
Come si fa per convincere una persona che vuole morire, a vivere? Questo è il pensiero fisso di Yolanda: vuole aiutare sua sorella Elf, ma oramai è esausta, è già passata per diversi ricoveri in ospedale, ma è stato inutile, ed ora non sa più cosa fare. Così Elf approfitta della situazione per convincerla a portarla in Svizzera per farsi praticare l’eutanasia. Sono momenti duri per Yolanda, consapevole che qualsiasi decisione prenda avrà ripercussioni sui membri della sua famiglia.
Yolanda è la persona che racconta questa storia, partendo da una camera di ospedale, in cui si trova dopo l’ennesimo tentativo di suicidio della sorella maggiore Elfrieda. Durante la narrazione Yolanda gioca con il tempo, passando dalla situazione presente a episodi del passato, che le permettono di spiegare in modo semplice come sono arrivate a vivere questa realtà. Vengono descritti i loro genitori, che facevano parte del gruppo dei mennoniti, che si caratterizzano per la rinuncia all’affermazione e alla propaganda violenta del regno di Dio, si limitano a cercare di realizzarlo entro la loro setta, strettamente separata dal mondo, da loro identificato con il peccato[1] . Le due ragazze, dunque, sono cresciute sotto questa dottrina molto rigida, dove la donna non viene considerata, non ha diritto ad ereditare niente, non è ben visto che studi, finché, in un’età ancora molto giovane, Elf decide di ribellarsi. Lei, amante della musica, che suonava il pianoforte sentendolo come uno strumento di liberazione, si oppone alla proibizione della congregazione, e dopo una performance inaspettata fatta per gli anziani, decide di lasciare la comunità, e dedicarsi completamente alla musica, diventando una grande interprete, e facendo concerti in diverse parti del mondo.
Sta implorando aiuto, anche se cerca di affermare un ultimo residuo di potere individuale sulla propria vita.
Vengono narrati episodi dell’infanzia e l’adolescenza delle due ragazze che mostrano come erano state segnate dal comportamento eccentrico di entrambi genitori: il padre era uno studioso molto sensibile che portava una tristezza esistenziale, aveva idee che lo mettevano in evidenza davanti agli anziani (mennoniti) e alla loro cittadina. Una di queste idee era di istruire i camionisti, vendendo nei ristoranti delle tovagliette con la stampa della storia canadese che lui stesso aveva disegnato; così si era proposto di andare in giro per tutto il Manitoba e l’Ontario fermandosi in tutte le aree di servizio, per offrire le sue tovagliette, e come compagna di viaggio si era portato Yolanda. Ma le vendite non erano andate bene, nessuno le aveva volute, neppure quando aveva provato a regalarle, nella sua ferma intenzione di istruire la gente del Canada.
Questi avvenimenti del passato di Yoli hanno contribuito a forgiare il suo carattere, inoltre l’insicurezza derivata dall’aver vissuto all’ombra di Elf, la portano a cercare l’affetto di uomini sbagliati, racconta la sua frustrazione per non capire il silenzio di sua sorella e la sua “stanchezza di vivere”, la delusione nel vedere suo padre rinunciare a vivere. Ora deve far fronte a un’altra realtà, i suoi due figli, un divorzio e un altro tentato suicidio di Elf: la metteranno a dura prova, e la porteranno ad accettare idee e compromessi che non avrebbe mai pensato di fare.
Approfondimento
Era un dolore privato. Per privato intendo dire inconoscibile. L’unica a conoscerlo era la musica, e custodiva segreti tali per cui la sua interpretazione era un puzzle, un sussurro.
Uno degli elementi graditi di I miei piccoli dispiaceri sono i personaggi, che l’autrice Miriam Toews ha costruito molto meticolosamente, con tutte le loro emozioni e tratti distintivi: la disperazione di Elf, la fiducia e sicurezza della madre, l’eccentricità del padre, e la rabbia, la frustrazione, la gelosia di Yoli; ogni singolo sentimento viene vissuto e sentito. La trama è leggera, anche se vengono presentati argomenti impegnativi, la lettura è fluida.
Leggendo questo libro mi sono ricordata di Tara Westover, L’educazione (altamente consigliato), per la forma in cui entrambi sono scritti, cioè con uno stile semplice, idee chiare e facilità nel coinvolgimento emotivo del lettore con quello che succede.
Miriam Towens riconosciuta scrittrice canadese, ha scritto più di sei libri, molti dei quali tradotti in italiano, in cui parla della sua vita, del tempo trascorso nella comunità dei mennoniti e la loro influenza; parla anche della sua famiglia, come nel suo libro Swing Low: A Life, che è una biografia di suo padre che si è suicidato. Con I miei piccoli dispiaceri Towens racconta eventi biografici de se’ e di sua sorella.
I miei piccoli dispiaceri è un libro che mette in risalto la debolezza umana: due anime tormentate che non riescono più a vivere in questo mondo, un dramma famigliare che Miriam Towens per mezzo dei suoi scritti ha deciso di condividere.
Agnese De Luca