Pubblicato da Bur - Gennaio 2016
Pagine: 284 - Genere: Racconti
Formato disponibile: Brossura
Collana: Best BUR
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Middleton, dopo essere andato in pensione e aver lasciato i servizi segreti militari, non riuscendo a starne fuori, decide di fondare un gruppo chiamato Volontari e dare la caccia ai peggiori criminali. È così che si troverà alle prese con lo Scorpione e a impedire lo scoppio di una nuova guerra.
Harold Middleton è un ex ufficiale dei servizi segreti militari americani. Dopo essere andato in pensione, e aver provato a fare l’insegnante di musica e il semplice consulente, si rende conto che la vita tranquilla non fa per lui, così decide di riunire alcuni componenti scelti, tra cui anche sua figlia, e creare un gruppo militare no profit e legato a nessuna associazione governativa, chiamata Volontari, per dare la caccia ai peggio criminali internazionali.
Ed è proprio mentre stanno dando la caccia a Sikari, un criminale indiano, che le cose si complicano. Sikari infatti ingaggia Jana e Balan, due sicari che lo vedono come un idolo e trattati da lui come dei figli per scoprire chi è lo Scorpione. Una figura misteriosa, che non si capisce se stia dalla parte di Sikari o contro, specialmente visto che è colui che ha permesso a Sikari, quando era un ragazzino, di diventare quello che è ora finanziandogli gli studi. I Volontari si ritroveranno così in mezzo a queste due forze, che peggioreranno ulteriormente quando Sikari verrà sostituito dal figlio, e dovranno decifrare rebus e segreti, girando per mezzo mondo, guardandosi sempre le spalle per impedire lo scoppio della Terza Guerra Mondiale.
Non poteva fare a meno di domandarsi come una donna potesse essere tanto disinvolta all’idea di uccidere un neonato.
Le descrizioni dei personaggi de Il braccialetto di rame sono spesso indirette, ma non per questo meno efficaci. In questa frase, ad esempio, traspare tutta la rudezza di Jana, ma vista attraverso il pensiero di Balan che si interroga sul suo comportamento anomalo.
“Chiunque con un minimo di buon senso avrebbe lasciato perdere. La situazione era oltremodo pericolosa, ma proprio per questo Orane ne era sempre più attratto: si sarebbe fatto ammazzare, piuttosto che mollare quella storia.”
Altra descrizione indiretta per spiegare al meglio la risolutezza e la testardaggine di Orane, in modo che il lettore abbia la sensazione che sia una sua percezione e un proprio pensiero sorto mentre approfondisce di persona la conoscenza del personaggio, come se lo stesse frequentando direttamente.
«La luna, come simbolo, è più antica dell’Islam. Bisanzio la scelse ben prima che Maometto facesse la sua comparsa, per così dire. Rappresenta la dea Diana. Era una cacciatrice – mi fermi se conosce già la storia – ma era anche la protettrice dei deboli e degli indifesi. Una luce divina nelle tenebre.»
Oltre alle bellissime e spettacolari descrizioni, che non riguardano solo i personaggi ma anche i luoghi, trasportando quasi fisicamente il lettore in giro per il mondo, gli autori hanno inserito anche molti fatti di storia reale, che oltre a rendere il romanzo più realistico, lo fa diventare anche istruttivo, così da essere ancora più interessante, e il tutto senza mai cadere in una narrazione monotona o noiosa, ma sempre briosa, attiva, vivace e coinvolgente.
Approfondimento
L’idea di Il braccialetto di rame è di Jeffery Deaver, che invece di scriverlo da solo ha voluto unire i sedici maestri del giallo internazionale facendo raccontare a ognuno di loro un capitolo, creando un romanzo sensazionale, adrenalinico, con grandi colpi di scena e soprattutto con una struttura narrativa talmente ben legata e omogenea che sembra scritto da un’unica mano invece di sedici, pur mantenendo però l’inequivocabile stile per ognuno di loro.