
Autore: Davide Longo
Pubblicato da Einaudi - Gennaio 2021
Pagine: 280 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Stile libero big
ISBN: 9788806248130

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"Nella città di Torino si sono commessi diversi assassinati; le vittime si assomigliano tutte: donne giovani, magre e con capelli neri. Per vent’anni questi misteri sono rimasti irrisolti, senza nessuna impronta, o traccia, che aiutasse a rendere giustizia, finché qualcosa è cambiato e il caso si riapre; ma in fondo per l’ex commissario Bramard questo caso non si era mai chiuso."

Come può essere così leggero, il male?
Cinque donne uccise: sono state trovate legate, con dei tagli particolari sulle loro schiene, e alcune avevano anche le dita dei piedi amputate. Autunnale (soprannome messo al aggressore per la stagione in cui commette i suoi omicidi) ha lasciato viva solo ad una vittima.
Nel momento in cui accadono questi fatti, Corso Bramard era il commissario più giovane d’Italia, sicuro, intelligente, sempre pronto, un investigatore di tanto talento, e così i casi vengono affidati a lui, ma dopo poco tempo da persecutore di un serial killer passa a essere vittima dello stesso.
La vita di Corso cambia completamente e per un tempo il suo unico conforto è l’alcool. Lascia il lavoro, si rinchiude sempre in sé stesso, e i suoi giorni trascorrono con poca lucidità e fermezza. Alla fine, dopo più di vent’anni, poche cose sono tornate come prima: grazie a una vecchia laurea l’ex commissario ha trovato lavoro come professore part-time in una scuola superiore, il suo stato d’animo è la malinconia perenne, vive senza speranza, tra le montagne e la sua piccola casa, le sue giornate sono solitarie e le notti insonni. Sebbene cerchi di superare il suo dolore, non gli è possibile, infatti Autunnale gli scrive continuamente delle lettere, che arrivano a intervalli irregolari, da paesi diversi, portando i versi di una bella canzone.
Invano sono stati analizzati la grafia, la carta, i timbri postali: niente è fuori luogo, tutto pulito. Finché, nell’ultima lettera, si è ritrovato un capello. Subito si porta in laboratorio e si apre la possibilità di scoprire il proprietario del capello, sorge un’ipotesi, ma anche un dubbio: sarà questa una mossa intenzionale?
La gente pensa che la natura lavori in vista della perfezione.
Con l’aiuto del commissario Arcadipane, suo fedele collega e amico, Corso intraprende per la seconda volta questa traversia; come aiuto, il commissario gli presenta l’agente Isa Mancini, una donna bella, triste e un po’ matta. Insieme aprono le porte del passato, di un dolore mai superato, incontrando nuovi misteri e visitando vecchie conoscenze, perché come l’esperienza ha insegnato all’ex commissario Bramard sei casi su dieci possono essere risolti grazie a quella cosa che sa una puttana.
Approfondimento
La storia in viene raccontata in terza persona, i discorsi sono minimi. L’inizio di Il caso Bramard è confuso e lento; con il proposito di renderlo misterioso e dare al lettore un senso di inquietudine e trepidazione, lo scrittore oltrepassa quello precedentemente espresso, facendo perdere diverse volte la congiuntura della storia.
I personaggi sono molto elaborati, Davide Longo dona carattere e una personalità chiara a ognuno di loro. Ma durante la lettura, poche volte queste informazioni aiutano il lettore a creare un’intesa con il personaggio; poiché la narrazione è descrittiva, le azioni perdono potere e importanza. L’ambientazione ed i luoghi scelti da Longo per questa storia vengono dipinti nell’immaginazione del lettore in modo accurato e perfetto.
Il caso Bramard è il primo libro di una trilogia, inizialmente pubblicata da Feltrinelli nel 2014, quest’anno ci viene presentata da Einaudi. È adatta per gli amanti di thriller, suspense e mistero.
Agnese De Luca