Autore: Christopher Bollen
Pubblicato da Bollati Boringhieri - Settembre 2021
Pagine: 592 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Varianti
ISBN: 9788833931418
ASIN: B09FF7GY2M
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Al suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Bledsoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte del padre. Il suo amico d'infanzia Charlie – ricco, esuberante, gratificato dal successo della sua nuova impresa avviata sull'isola – potrebbe essere la sua ultima speranza. A Ian Patmos sembra un sogno: giornate piene di sole trascorse sullo yatch di Charlie, la ricomparsa di una sua ex, e finalmente il lavoro di cui ha un disperato bisogno. Ma quest'isola bellissima nasconde un lato oscuro, e presto il sogno comincerà ad andare in pezzi. Quando Charles all'improvviso scompare, Ian si ritrova intrappolato in un inganno dopo l'altro. E mentre cerca di districare i misteri sollevati dall'assenza dell'amico, si ricorda che da ragazzi trascorrevano le ore immersi nel cosiddetto «gioco della distruzione» – un gioco, ora si rende conto, che forse non hanno mai smesso di giocare.
Ian, giovane rampollo di uno spregiudicato vicepresidente di una multinazionale nel settore omogeneizzati, non si è mai sentito a suo agio nei panni del “figlio di papà'” e fin dai tempi del College si è dedicato appassionatamente al volontariato per le famiglie indigenti scontrandosi con il padre che non ha mai visto di buon occhio il suo operato. Ora, fuggito in Grecia con il poco denaro che gli è rimasto, dopo la morte del padre gravemente malato, senza avvisare nessuno dei familiari, e oppresso da sensi di colpa, ricorda il suo ultimo tentativo di aiutare il prossimo facendosi assumere nella filiale di Panama dell’azienda del padre. Il suo obiettivo era, allora, di combattere dall’interno lo sfruttamento dei lavoratori locali, pur scontrandosi contro l’interesse aziendale. Purtroppo però frequentazioni pericolose lo avevano coinvolto in un traffico di droga, ed era riuscito a venirne fuori solo grazie ai legali della multinazionale.
Con la reputazione distrutta da questa esperienza non gli rimane che chiedere aiuto al suo amico d’infanzia Charlie, figlio di un magnate greco. Dopo averlo contattato telefonicamente gli chiede di aiutarlo, l’amico promette di dargli in qualche modo una mano, e lo invita a raggiungerlo nell’ isola di Patmos dove ha un’attività di chartering. All’inizio tutto sembra procedere per il meglio, Charlie gli affida un incarico, e Ian può tirare un respiro di sollievo. Ritrova, invitata da Charlie per fargli una sorpresa, anche Louise, una ragazza con la quale aveva avuto una relazione in passato, con la quale ritrova una rinnovata intesa. Ancor prima di cominciare il suo nuovo lavoro però Charlie gli chiede un favore… e questo sarà l’inizio di un susseguirsi di eventi drammatici tinti di giallo che avranno un inaspettato epilogo.
È il ricordo dell’affiatamento che ha sempre avuto con il suo amico Charlie e il gioco della distruzione, il passatempo che si erano inventati da ragazzi che consisteva nell’ immaginare di cercare, intrappolati nei più svariati ambienti, di sfuggire a cattivi incappucciati e armati fino ai denti, che spinge Ian a chiedere aiuto al vecchio compagno di giochi, anche se si sono persi di vista dai tempi della scuola. Non e facile per lui doversi in qualche modo umiliare nell’ammettere di ritrovarsi a quell’età, giovane, ma neanche tanto, senza nè arte nè parte, di mettersi nelle mani del suo ex compagno di studi e di giochi, anche lui figlio di una ricchissima famiglia greco-cipriota. Interessante ed evocativa e la descrizione dell’isola di Patmos. Famosa per aver accolto l’Apostolo San Giovanni in esilio, autore del quarto e ultimo Vangelo: Il libro dell’Apocalisse. Nel gioco della distruzione aleggia lo spirito di questo libro che in un certo senso, forse, ne spiega alcuni risvolti non certamente attesi.
Approfondimento
Ho trovato il romanzo Il gioco della distruzione molto interessante, anche se forse un po’ troppo particolareggiato nelle descrizioni degli ambienti, e delle situazioni.
Ci sono volute un bel po’ di pagine prima che il romanzo mi prendesse, come si suol dire, ma piano piano l’interesse è cresciuto pari passo all’apprezzamento verso l’autore per come ha sapientemente descritto il profilo umano e psicologico dei protagonisti, e il dramma politico e sociale che ha attraversato la Grecia. Impareggiabile a mio parere la descrizione dell’isola di Patmos. Ora mi sembra quasi, di conoscerla dettagliatamente, pur non essendoci mai stato!
Insomma, 592 pagine sono tante, ma vale la pena affrontarle!
Giorgio Aresca